Dalle news del Quotidiano della PA
Il Ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione, Madia, ha firmato e reso esecutivo, per mezzo di una propria circolare, inviata a tutti i Ministri lo scorso 9 giugno 2015, l'avvio del sistema pubblico per l'identità digitale, denominato SPID.
Tale innovazione consentirà, alla platea degli utenti, siano essi privati cittadini, imprese, ovvero anche pubbliche amministrazioni, di accedere ai sistemi telematici esistenti nell'apparato della macchina pubblica, previo accesso "on line", per mezzo di una "unica identità digitale".
Al fine di dare attuazione e concretezza a quanto contemplato dalla legge delega, di riforma della Pubblica Amministrazione, per quanto riguarda, in particolar modo, la cosiddetta "cittadinanza digitale", nelle prossime settimane l'Agenzia per l'Italia Digitale interfaccerà tutte le Amministrazioni, sia quelle centrali che periferiche, per attivare la necessaria condivisione degli strumenti e relative linee guida, al fine di favorire l'adattamento di servizi on line, che allo stato già vengono offerti dalla PA a vari livelli ma in modalità disarticolata, con le innovate modalità di identificazione alla rete.
Probabilmente, stiamo assistendo alla messa in rete di un sistema/piattaforma tra i più avanzati al mondo, che concilia la garanzia di massima sicurezza, sia agli utenti che alle Amministrazioni Pubbliche, e al contempo permette una utilizzazione di estrema semplicità e uniformità. Ciò detto alla luce e rispetto ai percorsi digitali ottenibili dai più comuni terminali tecnologici, siano essi pc, tablet, smartphone, ecc.
Per "cittadinanza digitale" deve intendersi il diritto, che si riconosce ai cittadini ed imprese, di accedere a servizi pubblici in modalità progressivamente digitale. Per fare questo è necessario, però, il maggiore coordinamento possibile tra tutti gli Enti e servizi, nel quadro di una massimizzazione della collaborazione istituzionale.
Innovare, in conclusione, è un tasello fondamentale per far sentire, maggiormente connessi e tecnologicamente all'avanguardia, i cittadini e la collettività del nostro Paese, siano essi i cosiddetti nativi digitali ovvero siano i soggetti per cosi dire, old style.
Stefano Olivieri Pennesi
(25 giugno 2015)
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