PROSEGUONO LE PROTESTE E SI RILANCIANO LE PROPOSTE
NOI NON CI FERMIAMO: IL CONTRATTO SCUOLA VA CAMBIATO
Dopo il grande successo della giornata romana del 22/2/2018 (flash mob ed Assemblea)
Dopo il sostegno ricevuto da FP CIDA, CONFSAL, ANP e SNALS
Dopo le attenzioni ricevute da alcuni soggetti politici (Forza Italia e Fratelli d’Italia), gli altri erano assenti
Dopo il deludente incontro avuto al MIUR con il Vice Capo di Gabinetto Dr. Pinneri il 21/2/2018 (solo modeste aperture al confronto di merito sul concorso per Direttori SGA e sull’ordinamento professionale del personale ATA)
PROSEGUIAMO LE PROTESTE E RILANCIAMO LE PROPOSTE
Rinnoviamo al Governo la richiesta di riapertura delle trattative relative al Comparto Scuola con specifico riferimento ai Direttori SGA, ai Direttori SGA facenti funzione, agli Assistenti Amministrativi e Tecnici e al restante personale ATA. La riapertura delle trattative deve riguardare sia aspetti normativi che retributivi. Dichiariamo al Governo la nostra disponibilità per ogni approfondimento sui contenuti del nuovo contratto di lavoro.
Giudichiamo l’ipotesi di CCNL sottoscritta per il Comparto Istruzione e Ricerca “figlia” di un “accordo scellerato” sottoscritto il 30/11/2016 tra il Governo Renzi e le Confederazioni Generali di CGIL, CISL e UIL che hanno svenduto gli interessi di tutti i lavoratori del pubblico impiego, per riconquistare spazi di potere sindacale che fanno comodo solo a loro. Allora (30/11/2016) il Governo non aveva ancora deciso quanti finanziamenti inserire nella legge di bilancio 2017 e nella legge di bilancio 2018 e le citate Confederazioni gli facevano la cortesia di una modestissima richiesta di 85,00 euro mensili (lordo dipendente) a partire dall’ultimo anno del triennio del rinnovo contrattuale (il 2018).
In attesa che il Governo ci faccia conoscere le sue decisioni invitiamo i Direttori SGA, i Direttori SGA facenti funzione, gli Assistenti Amministrativi, gli Assistenti Tecnici ed il restante personale ATA a compiere azioni reali di protesta nelle singole istituzioni scolastiche.
In concreto proponiamo - per ora - le seguenti azioni a partire da lunedì 26/02/2018:
- astensione dal lavoro straordinario (dopo le 36 ore tutti a casa e tutti disconnessi);
- applicazione formale di quanto contenuto nei singoli profili professionali, senza andare oltre i compiti e le mansioni espressamente previsti (non “regaliamo” più le nostre esperienze e le nostre professionalità a chi non lo merita);
- segnalazione formale al MIUR ed ai Dirigenti Scolastici di tutte le criticità e le disfunzioni che si incontrano quotidianamente nell’attività professionale (“bombardiamo” il Palazzo, forse si accorgono della nostra esistenza e del nostro lavoro).
Lì, 24.02.2018
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: sulle modalità di adesione alle iniziative di protesta seguiranno istruzioni.