Dando seguito e riscontro ad alcune richieste di nostri dirigenti ed associati e facendo riferimento al contributo professionale sull’argomento già all’uopo predisposto e pubblicato sul sito nazionale ANQUAP il 10 aprile 2019, si procede ad un ulteriore intervento a supporto del lavoro delle II.SS. che lamentano, pur avendo proceduto alla comunicazione entro il 30 aprile 2019 dell'ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell’esercizio 2018, difficoltà operative per riuscire ad eliminare la mole di residuo “non pagato” di tutti gli anni precedenti al 2018.
All’uopo si ricorda che a norma del comma 867 dell’art.1 della legge di bilancio 2019 “… a decorrere dal 2020, entro il 31 gennaio di ogni anno le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n.196, comunicano, mediante la piattaforma elettronica di cui al comma 861, l'ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell'esercizio precedente. Per l'anno 2019 la comunicazione è effettuata dal 1° al 30 aprile 2019. Per le amministrazioni che ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio tesoriere o cassiere attraverso ordinativi informatici emessi secondo lo standard Ordinativo Informatico, di cui al comma 8-bis dell'articolo 14 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, l'obbligo del presente adempimento permane fino alla chiusura dell'esercizio nel corso del quale il predetto standard viene adottato …” e, dunque, che le II.SS. dovevano comunicare, entro e non oltre il 30 aprile 2019, l’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati al 31 dicembre 2018 per cui, ad oggi, non è più possibile procedere a tale adempimento.
Tanto ribadito e premesso, va detto che nella maggior parte dei casi sono stati riscontrati ampi scostamenti fra l’ammontare del debito rilevato dalla piattaforma (utilizzando il file in Excel presente nella sezione stessa della comunicazione) e l’importo risultante dalle evidenze contabili delle singole istituzioni scolastiche.
In presenza di tali scostamenti bisogna operativamente procedere all’allineamento delle informazioni registrate in piattaforma PCC alle scritture contabili delle scuole.
Dunque, posto che sia stato tempestivamente comunicato l’importo risultante dalle evidenze contabili, le II.SS. dovranno verificare tutte le fatture (e note di credito) presenti nell’allegato ed effettuare le operazioni necessarie per regolarizzare la posizione.
Diciamo subito che la piattaforma PCC si aggiorna periodicamente (la data di riferimento può essere facilmente rilevata in quanto indicata vicino all’importo dello stock risultante in PCC), quindi qualsiasi operazione che viene correttamente posta in essere verrà recepita nei tempi dovuti.
Per quanto attiene allo specifico degli “scostamenti” è utile sapere che possono essere molteplici e diversi i motivi che li hanno potuti generare, di seguito elenchiamo i più frequenti:
Ø malfunzionamento dell’automatismo SIDI (spesso anche per problemi tecnici della PCC)
Ø malfunzionamento dei flussi massivi dei software applicativi -Argo, Axios, Infoschool etc.- (spesso anche per problemi tecnici della PCC)
Ø istituzione scolastica che non usa SIDI Bilancio; è possibile in questi casi semplicemente che negli anni passati non si sia proceduto alla corretta registrazione manuale dei pagamenti delle fatture, ecc.),
al verificarsi dei quali è necessario:
- ove il pagamento non risulta caricato, procedere alla registrazione manuale dello stesso;
- ove si trovino caricate delle fatture rifiutate (magari perché sono state rifiutate dopo che il SIDI le ha trasmesse alla PCC), ricercare ogni singola fattura e chiuderla utilizzando la relativa funzione presente in piattaforma;
- ove si trovino caricate fatture e relative note di credito di pari importo, procedere a chiuderle utilizzando la relativa funzione presente in piattaforma;
- ove si trovino caricate soltanto note di credito a fronte di fatture non presenti perché rifiutate in tempo prima che il SIDI abbia avuto modo di trasmetterle alla PCC, procedere a chiuderle utilizzando la relativa funzione presente in piattaforma.
Ovviamente è impresa estremamente ardua, per non dire impossibile, riuscire a contemplare tutte le ipotesi, tuttavia è in ogni caso fondamentale in primis verificare puntualmente le scritture contabili delle II.SS., quindi confrontare quanto venuto ad evidenza con quanto risulta sulla PCC e, infine operare di conseguenza per allineare le posizioni.
Buon lavoro a tutti.
Attigliano, 10 maggio 2019
Il Responsabile e l’Addetto Ufficio Contabilità
Salvatore Gallo e Antimo Petrossi