A leggere i resoconti sindacali dell’incontro di ieri in sede ARAN, sull’ordinamento professionale dei Direttori SGA e del personale ATA, restiamo stupefatti (in senso negativo).
Nulla di quanto già previsto nel CCNL di Funzioni Centrali, Sanità e Funzioni Locali in tema di Area delle Elevate Professionalità è presente nelle trattative in corso per il Comparto Istruzione e Ricerca.
In argomento abbiamo presentato il 5/9/2022 una specifica proposta alla quale ci riportiamo integralmente.
Sentir parlare per i DSGA – ancora – di indennità di direzione e di limiti di accesso ai fondi contrattuali (e non solo) è assolutamente inaccettabile, così come l’improponibile rimando di un incremento della parte variabile dell’indennità di direzione ad una successiva contrattazione nazionale integrativa.
L’attuale indennità di direzione è già povera rispetto alla funzione direttiva apicale che si esercita e qualcuno (buontempone) pensa addirittura di rinviarne ulteriormente l’aumento.
Siamo sempre più convinti che per i Direttori SGA si debba passare ad una retribuzione di posizione sostanziosa, così come si deve eliminare ogni vincolo di accesso a qualsivoglia finanziamento per prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo.
Confidiamo che nel prosieguo delle trattative vi sia una radicale “inversione di rotta”.
E’ il momento di adeguare la realtà “di chi è il DSGA e soprattutto cosa fa” con inquadramenti giuridici ed economici corrispondenti. Non c’è più tempo da perdere.
È evidente, ma lo affermiamo a chiare lettere, che non siamo disposti a tollerare ulteriori mortificazioni sul piano giuridico ed economico per i Direttori SGA (ed anche per gli Assistenti Amministrativi).
Lì, 15.09.2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani