LA SCUOLA DELL’UGUAGLIANZA E DEL MERITO COME PRIORITÀ DELLA NAZIONE.
(INTERVENTI URGENTI E ALTRI DI MEDIO O LUNGO PERIODO)
DOCUMENTO PER IL MINISTRO GIUSEPPE VALDITARA
Sig. Ministro,
come a Lei bene noto, l’avvio di una nuova legislatura - la XIX della Repubblica - impone al Parlamento, al Governo e ai singoli Ministeri un’analisi di contesto interno ed esterno per assumere le decisioni e i provvedimenti di rispettiva competenza, distinguendo tra interventi urgenti e altri di medio o lungo periodo.
Con il presente documento finalizzato allo svolgimento di confronti istituzionali, politici e sindacali (in primis con la S.V.), l'Anquap - nella sua connotazione di Associazione professionale a valenza sindacale che rappresenta in termini rilevanti i Direttori SGA e anche gli Assistenti amministrativi delle scuole - intende far conoscere la sua posizione su una pluralità di argomenti istituzionali, organizzativi, amministrativi e di disciplina del rapporto di lavoro del personale scolastico; argomenti che hanno effetto concreto sul corretto funzionamento delle scuole.
Contestualmente ci rendiamo disponibili per una proficua collaborazione e per ogni utile confronto, sia su aspetti urgenti e immediati nonché su quelli afferenti il medio/lungo termine.
In premessa dichiariamo senza remore di condividere le parole del Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, pronunciate nel discorso di insediamento alle Assemblee Parlamentari con riferimento all’istruzione quale “formidabile strumento per aumentare la ricchezza di una nazione, sotto tutti i punti di vista” e con l’impegno che “la scuola e l’università torneranno centrali nell’azione di governo”.
Condividiamo, altresì, la Sua proposta Sig. Ministro - presentata il 3 novembre u.s. nell’incontro con le OO.SS. - in ordine a una grande “Alleanza per la Scuola e il Merito”.
Sul piano concreto dei contenuti, l’Anquap ritiene urgenti i seguenti interventi (alcune dei quali andrebbero inseriti – almeno in parte – nella Legge di Bilancio 2023):
- il reperimento di ulteriori risorse finanziarie nella legge di bilancio 2023, per proseguire e integrare le trattative del CCNL 2019/2021 del Comparto Istruzione e Ricerca; trattative che hanno avuto una prima parziale conclusione con l’accordo in sede ministeriale del 10/11/2022 e la firma dell’ipotesi di CCNL in sede ARAN dell’11/11/2022. Le ulteriori risorse dovrebbero avere come specifica destinazione (almeno in parte) la reale valorizzazione giuridica ed economica dei Direttori SGA che svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento organizzativo, amministrativo e contabile delle scuole. All’interno del Comparto continua a sussistere una sperequazione stipendiale tra DSGA delle scuole e Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori che non ha nessuna ragion d’essere. Direttori SGA delle scuole e Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori dovrebbero essere collocati (de iure) nell’area delle elevate professionalità;
- la definizione di un organico dei Coordinatori Amministrativi quale figura intermedia tra il DSGA e gli Assistenti Amministrativi. Il profilo professionale dei Coordinatori Amministrativi è stato introdotto con il CCNL dell’8/3/2002 ma non ha mai visto la luce. La presenza del Coordinatore Amministrativo in ogni scuola risolverebbe in via definitiva l’annosa e mai risolta problematica della sostituzione del DSGA;
- l’ampliamento dell’organico degli Assistenti Tecnici di Informatica nelle scuole del primo ciclo. L’attuale dotazione di 1.000 unità su 5.338 scuole è del tutto irrilevante e non garantisce un servizio strumentale ormai indispensabile per le attività didattiche e amministrative;
- il superamento della condizione delle scuole sottodimensionate nelle quali non possono essere assegnati in via esclusiva i Dirigenti scolastici e i Direttori SGA. Di scuole sottodimensionate ne sono rimaste appena 151 unità nel corrente anno scolastico e la revisione di questa disciplina porterebbe solo benefici a costi contenuti;
- il pagamento dell’indennità mensile (appena 214,00 euro lordo dipendente) ai Direttori SGA che hanno operato e stanno operando nelle scuole sottodimensionate con doppio gravame lavorativo. È dall’a.s. 2019/2020 che questa indennità non viene corrisposta in palese violazione di legge e di ben due CCNL (10/11/2014 e art. 39 CCNL 19/4/2018);
- l’emanazione del bando di concorso ordinario e di quello riservato (Assistenti Amministrativi facenti funzione) per il reclutamento dei Direttori SGA. Nel corrente anno scolastico mancano oltre 2.200 Direttori su un totale di 7.985, con una situazione particolarmente grave in Lombardia (la Regione con il più alto numero di scuole dove i posti vacanti e disponibili superano il 50%).
L’Anquap ritiene altresì importanti, con una tempistica di medio periodo, i seguenti interventi strutturali:
- una profonda riflessione sulle condizioni dell’autonomia scolastica dopo oltre vent’anni di esercizio con non poche difficoltà e sofferenze. La legge istitutiva dell’autonomia scolastica (art. 21 L. 59/97) prescrive l’obbligo per il Ministro di presentare al Parlamento ogni quattro anni una relazione sull’andamento della nuova configurazione giuridica e di autonomia funzionale. In tutti questi anni nessun Ministro l’ha presentata e il Parlamento non l’ha nemmeno richiesta;
- una revisione del decentramento amministrativo (forse è meglio dire della deconcentrazione burocratica) che ha invaso progressivamente le segreterie scolastiche, alle quali il Ministero e una pluralità di amministrazioni pubbliche chiedono sempre di più e in tempi sempre più stringenti. È doverosa un’analisi dettagliata sui contenuti e l’applicazione dell’art. 14 DPR 275/99, per verificare se confermarlo o modificarlo. È, comunque, evidente che per esercitare le attribuzioni assegnate alle scuole vi è bisogno di un sostanziale cambiamento delle condizioni di esercizio: organici adeguati per quantità e qualità, reclutamento del personale con vere procedure selettive per titoli ed esami, nonché progressioni di carriera verticali finalizzate a riconoscere il merito e l’esperienza;
- una radicale riforma delle governance delle scuole ancora ferma ai decreti delegati del 1974, con organi collegiali (Consiglio di Istituto, Giunta Esecutiva e Collegio dei Docenti) del tutto inadeguati e incoerenti rispetto al contesto autonomistico e alla presenza di organi individuali di gestione. Il Consiglio di Istituto è costituito nella quasi totalità delle scuole da diciotto componenti elettivi e uno di diritto (il DS) con una consistenza addirittura superiore a quella dei Consigli Comunali di città con 20.000 abitanti (sedici Consiglieri più il Sindaco);
- una totale riscrittura del Testo Unico di cui al D. Lgs. 297/1994 che ha nel tempo subito profonde modifiche e abrogazioni implicite ed esplicite.
Lì, 21.11.2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani