Camera dei Deputati
Sindacato ispettivo
Nel corso della settimana in Commissione Cultura, scienza e istruzione si sono svolte le seguenti risoluzioni:
n. 7-00580 Santerini: Sulle modalità di attuazione del piano «La Buona Scuola»;
n. 7-00593 Simone Valente: Sulle modalità di attuazione del piano «La Buona Scuola»
Al termine si è deciso per la reiezione della risoluzione n. 7-00593 ed è stata approvata la risoluzione n. 8-00098 in cui si impegna il Governo a:
ad utilizzare al meglio i docenti da stabilizzare, dopo aver proceduto alla copertura dei posti vacanti e disponibili, disponendo che il nuovo organico non sia aggiuntivo bensì costituisca a tutti gli effetti espansione dell'organico e, per questo, sia stabile e fisso, correlato all'attuazione dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche o loro reti, attuazione a cui concorrono tutti i docenti, anche negli istituti comprensivi, superando schemi connessi alla titolarità di cattedra, bensì riconducibili ad una logica di organico pienamente disponibile per l'istituzione scolastica autonoma per un arco temporale non inferiore a un triennio;
ad operare per una complessiva revisione delle attuali classi di concorso finalizzata, in particolare, a garantire un ottimale utilizzo delle competenze professionali dell'organico superando le attuali rigidità;
a considerare la stabilizzazione come una misura necessaria ma non sufficiente per una strategia volta a dotare le scuole di risorse professionali competenti e motivate e a potenziare gli interventi di sviluppo professionale;
ad assicurare che l'organico funzionale delle scuole consenta, oltre alla copertura delle supplenze brevi, l'attuazione degli obiettivi di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e dell'integrazione, attraverso progetti stabili;
ad assegnare un organico funzionale potenziato alle aree a elevata complessità, da ridefinire ciclicamente tenendo anche conto dei caratteri della popolazione scolastica e dei risultati di apprendimento anche risultanti dalle prove standardizzate Invalsi;
a considerare gli effettivi bisogni rappresentati dalle scuole in relazione agli obiettivi da raggiungere individuati nel piano dell'offerta formativa, prevedendo che, su base territoriale, si realizzi il più possibile una corrispondenza tra le competenze professionali dei docenti e le specifiche esigenze formative, didattiche e organizzative delle scuole, consentendo a queste di esprimere gradimenti in ordine alle competenze stesse;
a valutare, in accordo con le Regioni, l'introduzione dei livelli essenziali delle prestazioni e di strumenti valutativi della qualità e quantità dei servizi erogati nella scuola dell'autonomia. Tali parametri possono facilitare l'utilizzo efficiente delle risorse e la verifica del rispetto degli stessi livelli essenziali delle prestazioni in tutto il sistema nazionale di istruzione, nonché della piena applicazione della legge sulla parità scolastica in tema di organizzazione, integrazione scolastica, performance formative, onde evitare eventuali inadempimenti;
a modificare i tempi delle procedure preparatorie dell'anno scolastico nella gestione del personale docente (mobilità, nomine in ruolo, conferimento supplenze annue/temporanee fino al termine delle attività) prevedendo come obiettivo finale di conferire entro l'estate le supplenze annue e fino al termine delle attività, per permettere il regolare avvio dell'anno scolastico;
a sostenere, in particolare, il segmento dell'Istruzione tecnica e dell'Istruzione e Formazione professionale per il quale, in accordo con le Regioni, pianificare una graduale riorganizzazione;
a valorizzare e disciplinare opportunamente la didattica laboratoriale anche in stage, assumendo iniziative per incentivare – anche fiscalmente – le aziende ad organizzare percorsi e alternanza scuola-lavoro, anche attraverso l'assunzione di personale specializzato per la formazione e l'investimento in spazi laboratoriali dedicati, e incrementando il numero di ore di alternanza;
a sostenere, anche con incentivi ed agevolazioni, l'innovazione didattica digitale in generale e gli interventi che le scuole attivano per sostenere e promuovere l'uso dei libri digitali, di cui all'articolo 6 del decreto-legge n. 104 del 12 settembre 2013;
a formare e qualificare i docenti assunti nelle competenze richieste dalla qualità dell'insegnamento, in particolare nella lingua straniera e nell'informatica, nonché nei compiti di prevenzione del disagio, rinnovamento delle metodologie didattiche, orientamento, sviluppo delle competenze, integrazione interculturale e interventi tempestivi per affrontare le difficoltà di apprendimento, anche attraverso l'utilizzo dei Dipartimenti e delle Facoltà universitarie;
a sostenere l'ingresso del personale docente immesso in ruolo utilizzando il già previsto anno di prova sia per la formazione di adeguate competenze che per la valutazione della conferma nei ruoli; ed a rivedere altresì la composizione del Comitato di valutazione prevedendo, oltre al dirigente e ai docenti, anche figure esterne;
ad attivare un sistema di formazione continua in servizio degli insegnanti che coinvolga scuola e università, per assicurare una cooperazione tra innovazione educativa, sperimentazione scolastica e ricerca universitaria; a perseguire, sia nella formazione iniziale, sia in quella continua, piena integrazione tra i saperi disciplinari, i metodi di insegnamento, le didattiche e le competenze pedagogiche;
ad accertare e monitorare da parte delle scuole il raggiungimento degli obiettivi di riduzione della dispersione e dei fenomeni di bullismo dichiarati nel rapporto di autovalutazione delle scuole, che dovranno compilare entro luglio 2015, prevedendo un'apposita attenzione al miglioramento, della scuola anche in collaborazione con l'Invalsi e, a tale scopo, a completare le anagrafi scolastiche con il concorso delle Regioni, indispensabili per la prevenzione degli abbandoni e della dispersione;
a prevedere di affrontare, nell'ambito di tale riorganizzazione dell'organico scolastico, la revisione dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, al fine di valorizzare l'acquisizione delle competenze sociali e civiche anche attraverso nuove modalità di valutazione degli studenti e autovalutazione delle scuole, l'individuazione di figure di coordinamento e una revisione curricolare e del tempo-scuola coerenti con la pratica effettiva del vivere a scuola da cittadini;
a riferire ai competenti organi parlamentari decorso un anno sullo stato e sull'esito dell'attuazione del Piano «La Buona scuola».
Senato della Repubblica
Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, A.S. 1779.
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Iniziativa
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Governativa
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Iter
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Assegnato alle Commissioni Riunite Affari Costituzionali e Bilancio
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Relatori
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Senatrice Doris Lo Moro (PD) e senatrice Federica Chiavaroli (NCD)
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Lavori parlamentari: Approvato definitivamente. Se ne attende la pubblicazione.
Termine per la conversione 1° marzo 2015
Disposizioni di interesse:
Assunzioni personale P.A.
L'articolo 1, comma 1, lettere a) e b), proroga al 31 dicembre 2015 il termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato in specifiche amministrazioni pubbliche.
In particolare, la lettera a) proroga al 31 dicembre 2015 il termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ivi compresi i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, le agenzie, ivi comprese le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, gli enti indicati all'articolo 70, comma 4, del D.Lgs. 165/2001 e gli enti di ricerca.
L'articolo 1, comma 2, proroga al 31 dicembre 2015 il termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, nelle agenzie e negli enti pubblici non economici, ivi compresi quelli di cui all'articolo 70, comma 4, del D.Lgs. 165/2001, in relazione alle cessazioni verificatesi nel 2013, previste dall'articolo 3, commi 1 e 2, del D.L. 90/2014 (che prevede limitazioni al turn over per determinate amministrazioni dello Stato ed altri enti per il quinquennio 2014-2018). Laddove previste, le relative autorizzazioni ad assumere possono essere concesse entro il medesimo termine del 31 dicembre 2015.
Mobilità personale delle province
L'articolo 1, comma 6, dispone che le risorse per le assunzioni prorogate ai sensi del medesimo articolo 1, comma 1, lett. b), e comma 2, per le quali non sia stata presentata, entro la data di entrata in vigore del decreto-legge in esame, apposita richiesta alle amministrazioni competenti, saranno utilizzate per la mobilità del personale degli enti di area vasta, ex L. 56/2014.
Sono comunque fatte salve le assunzioni in favore dei vincitori di concorso, del personale in regime di diritto pubblico (di cui all'art. 3 del D.Lgs. 165/2001) e del personale non amministrativo degli enti di ricerca.
L'articolo 1, comma 6, dispone che le province, per comprovate necessità, possono prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato fino al 31 dicembre 2015 (in luogo del 31 dicembre 2014).
Dirigenti Agenzie Fiscali
L'articolo 1, comma 8, proroga dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno 2015 il termine per il completamento delle procedure concorsuali indette dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli e dall'Agenzia delle entrate per il reclutamento di dirigenti di seconda fascia.
Assunzioni MIBACT
L'articolo 1, comma 9, consente al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di effettuare, nel 2015, assunzioni in deroga al blocco previsto dall'art. 2, co. 11, del D.L. 95/2012 (L. 135/2012), limitatamente ai profili professionali specialistici.
Scioglimento Consigli Enti Locali per mancanza approvazione bilancio
Il comma 1 dell’articolo 4 proroga per l'anno 2015 l'applicazione delle procedure previste per lo scioglimento dei consigli degli enti locali nei casi di mancata approvazione del bilancio nei termini previsti, ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera c) del TUEL, e per l'attribuzione al Prefetto dei relativi poteri sostitutivi ai fini dell'approvazione del bilancio di previsione e della verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Consiglio superiore della pubblica istruzione
L'articolo 6, comma 1 dispone la proroga (dal 31 dicembre 2014) al 30 settembre 2015 del termine per le elezioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione (CSPI) - organo che, in base al d.lgs. 233/1999, doveva succedere al Consiglio nazionale della pubblica istruzione (CNPI) - nonché la proroga (dal 30 marzo 2015) al 31 dicembre 2015 del termine entro il quale sono da considerarsi non dovuti i pareri (obbligatori e facoltativi) dell'organo collegiale consultivo nazionale della scuola.
Edilizia scolastica
Il comma 4 differisce ulteriormente (dal 30 aprile 2014) al 31 dicembre 2014 il termine per l'affidamento dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici statali – previsti dall'art. 18, commi da 8-ter a 8-sexies, del D.L. 69/2013 (L. 98/2013) –, nonché (dal 30 giugno 2014) al 28 febbraio 2015 quello per l'affidamento dei medesimi lavori nelle regioni nelle quali sono intervenuti provvedimenti di sospensione delle procedure a seguito di contenzioso. Al contempo, dispone che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca provvede al trasferimento delle risorse agli enti locali per permettere i pagamenti entro il 31 dicembre 2015 (e non più entro il 31 dicembre 2014), secondo gli stati di avanzamento dei lavori debitamente certificati.
Il comma 5 proroga (dal 31 dicembre 2014) al 28 febbraio 2015 il termine – stabilito con delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014 – per l'affidamento dei medesimi lavori a valere sulle risorse assegnate dal CIPE ai sensi dell'art. 48, co. 2, del D.L. 66/2014 (L. 89/2014).
Il comma 5-bis dell’articolo 6 differisce (dal 31 dicembre 2014) al 31 dicembre 2015 il termine di durata dei poteri derogatori attribuiti ai sindaci e ai presidenti delle province, che operano in qualità di commissari governativi, per l'attuazione degli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali (di cui all’articolo 18, commi da 8-ter a 8-sexies, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98).
Dirigenti scolastici
Il comma 6 proroga (dal 31 dicembre 2014) al 31 marzo 2015 il termine per l'indizione del primo corso-concorso nazionale per il reclutamento di dirigenti scolastici, previsto per le esigenze di copertura di posti vacanti nelle regioni nelle quali sia esaurita la graduatoria del concorso del 2011.
Collaboratori scolastici
Il comma 6-bis dell’articolo 6 proroga al 31 dicembre 2015 i rapporti convenzionali in essere attivati dall'ufficio scolastico provinciale di Palermo a seguito del subentro dello Stato nei compiti degli enti locali (ai sensi dell'articolo 8 della legge 3 maggio 1999, n. 124), e prorogati ininterrottamente (fino al 31 dicembre 2014), per lo svolgimento di funzioni corrispondenti a quelle di collaboratore scolastico. A tal fine dispone che il termine del 31 dicembre 2014, di cui all’articolo 1, comma 745, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), è differito al 31 dicembre 2015.
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Nel corso della giornata di ieri si è svolta l’Audizione del Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sugli esiti della consultazione pubblica la "Buona Scuola".
Nel corso dell’audizione il ministro ha sottolineato che gli imminenti provvedimenti legislativi che il Consiglio dei ministri si accinge ad adottare raccolgono il frutto di circa un anno di consultazione e sono finalizzati a passare dalla prospettiva della scuola possibile ad una nuova prospettiva incentrata su "la scuola che vogliamo".
Tale mutamento prospettico implica l'attivazione di un'effettiva autonomia scolastica, concedendo agli istituti l'organico dell'autonomia, ossia quello adeguato al perseguimento degli obiettivi didattici ed educativi. Pertanto, il primo punto cardine del decreto-legge di imminente adozione consiste in un piano di assunzioni straordinario volto a stabilizzare le figure di docenti di cui la scuola ha bisogno, valorizzando e potenziando alcune discipline didattiche e ponendo altresì l'accento sull'inclusione e sull'integrazione.
Il ministro ha poi ricordato che, tra le esigenze didattiche da soddisfare, risulta imprescindibile il potenziamento delle competenze nelle materie letterarie, scientifico-matematiche oltre che nell'ambito artistico, comprensivo dell'educazione sia artistica che musicale il cui insegnamento va impartito già nella scuola primaria.
Il piano di assunzioni sarà poi abbinato alla possibilità, da parte delle scuole e degli studenti, di realizzare il curriculum personalizzato all'interno delle linee guida nazionali.
Un ulteriore intendimento consiste quindi nel rafforzamento della dimensione applicativa e pragmatica rappresentata dall'alternanza scuola-lavoro e dalla formazione tecnica e professionale, valorizzando i relativi percorsi nella scuola secondaria di secondo grado, anche attraverso un incremento del monte ore a disposizione. A tal fine, verranno stanziati 100 milioni di euro per consentire alle scuole di coprire i relativi costi, ponendo anche in essere una semplificazione burocratica per la gestione degli studenti nei centri di formazione e per favorire un incontro scuola-lavoro.
La finalità della consultazione sulla "Buona Scuola", secondo il Ministro Giannini, risiede altresì nella creazione di una scuola inclusiva e integrativa attraverso l'istituzione, con apposito decreto ministeriale, di una classe di concorso specifica per la formazione di insegnanti preposti all'alfabetizzazione e all'insegnamento della lingua italiana in favore degli alunni stranieri, distinguendo tra quelli nati in Italia e quelli arrivati nel nostro Paese dopo la nascita.
Una politica inclusiva propriamente intesa implica poi uno speciale piano educativo per gli alunni con disabilità, prendendo a modello i centri di eccellenza presenti in Italia per l'insegnamento della lingua dei segni.
Un ulteriore elemento cardine dell'attività riformatrice è rappresentato altresì dal piano di formazione degli insegnanti, che risulta propedeutico sia alla crescita professionale dei docenti sia alla valorizzazione degli istituti scolastici.
Non sfugge poi l'importanza della figura del dirigente scolastico per il quale sarà previsto un sistema di valutazione che consenta di verificare i risultati della sua funzione di garante dei processi scolastici e dei percorsi organizzativi.
Altresì, occorre integrare, come già viene fatto in molte scuole, l'attività didattica frontale con altri metodi sperimentali di insegnamento.
Nel precisare che gli interventi sopra delineati troveranno collocazione nel decreto-legge, il ministro ha evidenziato quindi che, attraverso lo strumento del disegno di legge delega, verranno affrontati ulteriori temi come la revisione degli organismi collegiali delle scuole, il capitolo della disabilità, quello dell'abilitazione, nonché la rivisitazione organica del sistema integrato di istruzione, con particolare riferimento alla fascia di età da 0 a 6 anni, per giungere poi alla predisposizione di un apposito testo unico.
Sindacato ispettivo
Nel corso della settimana è stato presentato il seguente atto di sindacato ispettivo:
interrogazione a risposta orale n. 3-01702 con prima firmataria la senatrice Alessia Petraglia (SEL) in cui si chiede di sapere come vengano suddivisi complessivamente i fondi statali tra le diverse Regioni e quali di questi finanziamenti siano destinati alle scuole paritarie degli enti locali;
se il Ministro in indirizzo abbia effettuato un serio monitoraggio delle istituzioni scolastiche paritarie sul piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti, sulla gestione e la pubblicità dei bilanci e sul rispetto dei contratti di lavoro del personale, spesso retribuiti con stipendi molto bassi.
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