( Viale Trastevere obbligato dal Consiglio di Stato impone fretta e furia )
Dopo quasi 16 anni dall'emanazione del D. Lgs. 233/1999 e 19 anni dall'ultima elezione del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (avvenuta nel 1996), si torna a votare per l'organo collegiale di livello centrale, che ha assunto il nome di Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
Il fatto è in se positivo - ancorché imposto da una sentenza del Consiglio di Stato - ma termini e modalità di elezione delle componenti elettive sono obiettivamente discutibili ,con particolare riferimento ad adempimenti e tempistica previsti dall'O.M. n. 7 del 9/3/2015, trasmessa agli UU.SS.RR. e alle istituzioni scolastiche con nota del 10/3/2015.
Le elezioni sono indette per il 28 aprile 2015 e gli adempimenti propedeutici iniziano con la costituzione e l'insediamento delle Commissioni Elettorali d'Istituto già dal 13/3/2015.
Il termine ultimo di presentazione delle liste dei candidati è fissato al 27 marzo 2015: tutto di corsa senza avere un tempo adeguato per prepararsi alla competizione elettorale e far comprendere l'importanza di questo "rinnovato" organismo, che contribuisce all'esercizio delle funzioni di Governo nel sistema istruzione.
Particolarmente critica (al limite dell'irrazionale) la ripartizione dei 15 componenti elettivi spettanti al personale delle scuole statali, che non tiene assolutamente conto delle dotazioni organiche di personale docente ed ATA, al quale ultimo viene riconosciuto un solo componente pur rappresentando oltre il 20 per cento del totale del personale della scuola nel corrente anno scolastico (205.554 unità su un totale di 927.144 unità).
Li, 12.03.2015
Il Presidente