Difronte ad un progetto di riforma della scuola italiana che presenta sostanziali e positive novità – accanto ad alcune evidenti criticità – la risposta non può essere lo sciopero.
NOI non scioperiamo e ad un tempo facciamo appello al Governo e al Parlamento di operare per apportare al testo originario alcuni importanti correttivi, salvaguardando le parti fondamentali del testo in discussione su: rafforzamento dell’autonomia, assunzioni straordinarie (anche del personale ATA), formazione in servizio, programmazione triennale dei fabbisogni, carta elettronica e valutazione del merito, potenziamento dell’alternanza scuola/lavoro e processi di digitalizzazione.
Per quanto riguarda i correttivi da apportare rimandiamo al testo della memoria, con emendamenti, presentata il 10 aprile 2015.
Lì, 30.04.2015
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: a tutti i lavoratori italiani buon primo maggio.