PROPOSTE
La legge di stabilità 2016, presentata dal Governo ed ora all’esame del Senato della Repubblica (A.S. 2111), contiene misure importanti per la crescita ma nulla o quasi per il sistema istruzione, diversamente da quanto avvenuto con la legge di stabilità 2015 (legge 190/2014). Questa legge ha istituito un apposito fondo per la "buona scuola" accanto a misure di riduzione della spesa particolarmente rigorose, per l'organico e le supplenze brevi del personale amministrativo tecnico ed ausiliario e per le supplenze brevi del personale docente.
Il fondo per la "buona scuola" ha generato la riforma di cui alla Legge 107/2015, mentre le misure di riduzione dianzi citate stanno producendo inconvenienti di rilievo che condizionano negativamente l’attuazione della riforma.
Ciò premesso e considerando che la stessa legge di riforma, pur apprezzata e positiva, ha determinato una incomprensibile dimenticanza dei servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari, si formulano le seguenti proposte che potrebbero, a giudizio dell’Associazione scrivente, trovare inserimento nella legge di stabilità 2016:
- 1. previsione di uno specifico articolo, potrebbe essere il 16-bis, avente ad oggetto "Implementazione della legge 107/2015 e modifiche alla legge 190/2014 ". In questo articolo sarebbe utile prevedere :
- a. l'abrogazione dei commi 332, 333 e 334 della legge 190/2014, con ripristino della disciplina previgente in tema di supplenze brevi e organico del personale ATA ;
- b. l’inserimento di una disciplina che consenta un piano straordinario di assunzioni per il personale ATA finalizzato alla copertura di tutti i posti vacanti e disponibili;
- c. nuove regole di reclutamento del personale ATA con superamento delle graduatorie provinciali permanenti, regolare e periodico svolgimento di concorsi ordinari e riservati (la mobilità verticale) per titoli ed esami;
- d. la valorizzazione del merito per il personale ATA ed una card per la formazione e l'aggiornamento dello stesso personale;
- e. appositi stanziamenti per l'indennità mensile ai DSGA che lavorano in due scuole, ripristino della disciplina dell'indennità di funzioni superiori per gli Assistenti Amministrativi che sostituiscono il DSGA (facendo “rivivere” l'art. 69 del CCNL 4/8/1995) e inquadramento retributivo per i DSGA in servizio dal 1/9/2000 con la regola della ricostruzione di carriera, in luogo della penalizzante temporizzazione.
I maggiori costi derivanti dai descritti interventi potrebbero trovare copertura nel "bonus migranti" riconosciuto dall’Unione Europea, che consente una maggiorazione flessibilità in termini di deficit;
- 2. eliminazione di quanto previsto dall'art. 33 comma 23 del D.D.L. di stabilità 2016, prevedendo la destinazione dei 60 milioni in giacenza nelle casse delle Istituzioni Scolastiche ad incremento del MOF per l'a.s. 2015/2016. Le scuole restituiscono i soldi al MEF che li gira sui POS delle Istituzioni Scolastiche, in conto MOF, per essere gestiti attraverso il sistema NoiPA.
Lì, 04.11.2015
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani