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Audizione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sull'implementazione delle misure de "La buona scuola", sull'assunzione dei docenti e sulle classi di concorso
Nel corso dell’audizione il Ministro Giannini conferma in premessa la disponibilità a intervenire nuovamente sugli altri argomenti segnalati dalla Commissione. Con riferimento all'attuazione della legge n. 107, fa presente che si soffermerà su tre aspetti: il piano straordinario di assunzioni, lo stato di avanzamento degli atti propedeutici alle prossime procedure concorsuali nonché le ulteriori fasi attuative previste dalla legge.
In merito al primo aspetto, afferma che il piano straordinario ha garantito la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili dell'organico di diritto, a cui si è aggiunto l'organico di potenziamento. Nel segnalare che le operazioni di nomina si sono concluse nei tempi previsti, riferisce che circa il 96,8 per cento dei docenti ha accettato la nomina in ruolo nella cosiddetta "fase B", e che tale percentuale raggiunge il 97,3 per cento nella cosiddetta "fase C". Pertanto, ad eccezione della scuola dell'infanzia per cui non è previsto il potenziamento, tutti i docenti hanno ricevuto una proposta di nomina in ruolo, per un totale di circa 86.076 proposte accettate. Nel mettere a disposizione della Commissione un prospetto analitico riguardante le assunzioni dei docenti e la relativa distribuzione sul territorio, rileva che a conclusione del piano straordinario la consistenza delle graduatorie ad esaurimento si è ridotta di due terzi, determinando quindi una positiva contrazione del precariato.
La seconda fase del reclutamento, prosegue il Ministro, prevede il concorso pubblico nazionale su base regionale che tiene conto del fabbisogno delle scuole rispetto al piano dell'offerta formativa triennale. Dopo aver precisato che, in via transitoria, si applicheranno le norme del Testo unico sulla scuola inerenti le assunzioni attraverso il cosiddetto "doppio canale", pone l'accento sulla novità costituita dai concorsi anche per i posti di sostegno, che garantiranno una formazione specialistica dei docenti.
Ricordando che le graduatorie avranno una durata di tre anni, dà poi conto degli atti propedeutici alla pubblicazione dei bandi di concorso tra cui cita il regolamento sulle classi di concorso, di cui è imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In proposito, ricorda che le precedenti 168 classi di concorso sono state ridotte a 112 e sono stati revisionati i relativi criteri. Dopo aver portato alla luce alcuni esempi di classi di concorso revisionate per quanto attiene fra l'altro le materie letterarie e la musica, comunica che il Dicastero ha accolto sul tema anche le osservazioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione, reso finalmente operativo a dicembre scorso.
Informa quindi che sono previsti tre bandi, rispettivamente per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, per la secondaria di primo e secondo grado e per il sostegno, in modo da coprire tutti i restanti posti vacanti e disponibili in un'ottica di qualità. I criteri della selezione saranno basati tanto sul doppio canale, quanto sulla stima dell'effettivo fabbisogno di docenti nel prossimo triennio nonché sulla quantificazione dei posti di sostegno a seguito dei pensionamenti e delle assunzioni già realizzate. Riepiloga dunque il numero di insegnanti che saranno assunti nel triennio a seguito del piano straordinario e delle procedure concorsuali, pari a più di 90.000 unità. Dopo aver richiamato il concorso riservato ai docenti abilitati, dettaglia i punteggi attribuiti a ciascuna delle tre prove previste, sottolineando che sarà anche svolta una prova didattica.
In relazione agli altri step attuativi della legge n. 107, rende noto che è stata distribuita la carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo e sono stati raddoppiati i fondi per il funzionamento delle scuole, passati da circa 110 milioni di euro del 2012 a 235 milioni di euro nel 2016. Quanto all'alternanza scuola-lavoro, fa presente che sono destinati 100 milioni di euro strutturali dal 2016 e sono stati stabiliti nuovi criteri per l'assegnazione diretta agli istituti, basati tanto sulla consistenza numerica degli alunni quanto sulla tipologia di attività. Dopo aver fornito dettagli sulla distribuzione dei fondi per il 2015, rivendica positivamente l'aumento di risorse per tale capitolo di bilancio, cui si aggiungono circa 19 milioni di euro per la legge n. 440 del 1997.
Nell'evidenziare gli ulteriori finanziamenti a valere sul Piano operativo nazionale (PON) di competenza, comunica che è stata distribuita nelle scuole secondarie di secondo grado una guida operativa sulle modalità di costruzione dei percorsi di alternanza, che tiene conto delle esperienze regionali e della necessità di integrare scuola e aziende. E' peraltro previsto un registro nazionale per censire le imprese che dichiarano la propria disponibilità ad accogliere gli studenti. Cita inoltre i protocolli di intesa sottoscritti dal Dicastero con altre Amministrazioni, tra cui in particolare il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo proprio per la formazione dei docenti.
In merito agli istituti tecnici superiori, informa che è stato concluso il relativo accordo in Conferenza unificata per il riparto della quota premiale, non inferiore al 30 per cento. Pone altresì l'accento sul piano straordinario di verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica, cui si affiancherà l'anagrafe dei docenti in servizio presso le scuole paritarie.
Soffermandosi indi sul piano nazionale per la scuola digitale, dà conto di un accordo siglato con il Ministero dello sviluppo economico per inserire le scuole nel piano nazionale per la banda ultra larga, finalizzato a garantire la connettività di tutti gli istituti entro il 2020. In tale azione sono peraltro ricompresi anche fondi strutturali europei al fine di assicurare la realizzazione di ambienti digitali. Detti stanziamenti, prosegue il Ministro, si aggiungono ai 45 milioni di euro che la legge n. 107 prevede per i laboratori territoriali. Reputa inoltre che la formazione digitale degli studenti presupponga una classe docente altrettanto formata, anche per evitare i rischi connessi all'uso della rete. Sarà pertanto incentivata anche la parte della formazione inerente il digitale con l'individuazione di referenti in tutte le scuole.
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