SERVIZI AMMINISTRATIVI TECNICI ED AUSILIARI IN SOFFERENZA : URGE INTERVENIRE
Documento per incontro Sen. Francesca Puglisi del 23/03/2016
Nella legge 107/2015 (la riforma della Buona Scuola, per tanti aspetti positiva e condivisibile) mancano (o quasi) i servizi strumentali di supporto indispensabili per le attività istituzionali delle scuole. Mancano i servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari e manca il personale che attende a questi servizi. Si tratta di mancanze "pesanti" che a lungo andare faranno sentire i loro effetti negativi sul buon andamento e sulla funzionalità delle scuole.
Tutto ciò che si programma, progetta, realizza e rendiconta nelle scuole passa necessariamente attraverso procedure e provvedimenti amministrativi, sempre più complessi, che richiedono adeguate professionalità in termini qualitativi e quantitativi.
Accanto a questa mancanza da più parti evidenziata, vi sono le norme della legge di stabilità 2015 (L. 190/2014) – non corrette dalla legge di stabilità 2016 (L. 208/2015) – che penalizzano i servizi in parola con riferimento alla riduzione degli organici (2.020 unità, che si aggiungono alle 44.500 ridotte dal Governo Berlusconi nel triennio 2009/2011), alla disciplina delle supplenze brevi (impossibili per gli Assistenti Tecnici, quasi impossibili per gli Assistenti Amministrativi e difficoltose per il Collaboratori Scolastici) e all’impossibilità di assunzioni a tempo indeterminato per effetto degli esuberi di personale da Province e Città Metropolitane.
La condizione descritta non può protrarsi ulteriormente. Deve essere rimossa attraverso interventi normativi, a completamento e implementazione della legge 107/2015, ed altri di natura amministrativa. È opinione dell’Anquap che sarebbe necessario:
- a) abrogare i commi 332, 333 e 334 della legge 190/2014 e ripristinare la disciplina previgente su supplenze brevi e organico del personale ATA;
- b) definire una disciplina che consenta un piano straordinario di assunzioni anche per il personale ATA, finalizzato alla copertura di tutti i posti vacanti e disponibili e all’introduzione dell’organico degli Assistenti Tecnici anche nelle Istituzioni Scolastiche del primo ciclo;
- c) sbloccare le immissioni in ruolo, per tutti i profili professionali del personale ATA, relativamente al corrente anno scolastico 2015/2016 a copertura delle cessazioni dal servizio già avvenute il 1° settembre 2015. La mobilità del personale di Province e Città Metropolitane in esubero si è ormai conclusa e non ha visto coinvolte (o quasi) le Istituzioni Scolastiche. Si ricorda che in attesa della risoluzione di questa vicenda sugli esuberi si è proceduto al conferimento anche sui posti vacanti e disponibili solo di supplenze sino al termine delle attività didattiche (30 giugno 2016). Questa condizione deve essere modificata in parte con le immissioni in ruolo e in parte con la trasformazione di queste supplenze (quelle su posti vacanti e disponibili) sino al termine dell’anno scolastico (31 agosto 2016). Non provvedere metterebbe migliaia di scuole in difficoltà, anche in considerazione che prima delle cessazioni al 30/06/2016 il personale interessato (circa 10.000 unità) dovrà usufruire delle ferie;
- d) stabilire nuove regole di reclutamento del personale ATA con superamento delle graduatorie provinciali permanenti, regolare e periodico svolgimento di concorsi ordinari e riservati (la mobilità verticale) per titoli ed esami. Non vi è impedimento alcuno al reclutamento dei Direttori SGA (concorso ordinario e riservato) su un numero di posti vacanti e disponibili che si è fatto obiettivamente rilevante (oltre mille unità) su tutto il territorio nazionale, con punte particolarmente significative in Lombardia (e segnatamente in Provincia di Milano). I posti vacanti e disponibili dei Direttori SGA sono da anni ricoperti con Assistenti Amministrativi facenti funzione. A questi Assistenti va garantita l’opportunità di passare al ruolo di Direttori SGA con rapporto a tempo indeterminato, attraverso apposita e specifica sessione di reclutamento (ovviamente selettiva). “L’usa e getta” non si addice ad uno Stato di diritto;
- e) prevedere la valorizzazione del merito anche per il personale ATA ed una apposita risorsa finanziaria per la formazione e l'aggiornamento individuale dello stesso personale;
- f) abrogare le norme che non consentono l’assegnazione in via esclusiva di un Dirigente e di un Direttore SGA nelle scuole sottodimensionate (quelle con meno di 600 alunni, o fino a 400 in determinate situazioni: montagna, piccole isole etc… etc…), o comunque definire un accordo Stato/Regioni che consenta il superamento di questa situazione;
- g) rinnovare il CCNL scaduto il 31 agosto 2015 per assicurare l'indennità mensile ai DSGA (spettante per legge) che lavorano in due scuole (circa 300 unità). È un pessimo datore di lavoro chi “sfrutta” le prestazioni del lavoratore subordinato senza remunerarle. Peraltro, l’indennità prevista dal CCNL scaduto (CCNL 10/11/2014) è assolutamente inadeguata, appena € 214,00 mensili lordi per tenere l’intera amministrazione di una seconda scuola;
- h) ripristinare la disciplina dell'indennità di funzioni superiori per gli Assistenti Amministrativi che sostituiscono il DSGA (facendo “rivivere” l'art. 69 del CCNL 4/8/1995). La legge di stabilità 2013, con decorrenza 1° settembre 2012, ha definito una normazione che porta taluni Assistenti Amministrativi (quelli con posizioni stipendiali più elevate e con posizioni economiche) a percepire una retribuzione superiore svolgendo le funzioni del proprio profilo che non assumendo quelle superiori di Direttore SGA. Una contraddizione sostanziale che rappresenta anche un vulnus dell’art. 36 della Costituzione;
- i) superare i servizi esternalizzati per pulizie e sorveglianza e ripristinare l’organico accantonato (11.857 unità) dei Collaboratori Scolastici;
- j) superare i contratti di CO.CO.CO. nelle segreterie scolastiche: una condizione inadeguata per le scuole ed insoddisfacente per gli interessati. Questo personale non può nemmeno avere le necessarie profilature e accreditamenti per operare attraverso il SIDI, non essendo personale dipendente delle scuole.
La realizzazione degli interventi analiticamente elencati farebbe compiere alle scuole un ulteriore salto di qualità.
Sarebbe doveroso che Governo, Parlamento e Ministero tenessero in debita considerazione quanto esposto nel presente documento.
Lì, 23.03.2016
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani