Assemblea
Martedì 2 agosto
Interrogazioni:
n. 3-03081 Romano - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che: con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 15 luglio 2011, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con decreto del direttore generale del 13 luglio 2011, ha indetto una procedura concorsuale per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi, per 2.386 posti complessivi, di cui 224 per la Campania; nel 2011, circa 50 ricorrenti hanno partecipato, avendone i requisiti, e superato, tutte le prove valutabili del concorso per dirigenti scolastici in Campania e sono stati esclusi dalla procedura concorsuale dopo 6 mesi dal termine delle operazioni di ratifica.
Si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo ritenga opportuno intervenire per sanare la situazione dei candidati ricorrenti campani che hanno partecipato e positivamente superato tutte le prove valutabili del concorso per dirigenti scolastici del 13 luglio 2011 e sono stati esclusi dalla procedura concorsuale;
quali siano le motivazioni della disparità di trattamento rispetto ai soggetti candidati ricorrenti di altre regioni che sono stati inseriti nella graduatoria di merito.
n. 3-03079 Mancuso - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che: la legge n. 107 del 2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione ha previsto un'assegnazione della sede di lavoro dei docenti in relazione agli ambiti territoriali e ai risultati di un piano di mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Tali disposizioni, per essere pienamente operative e non essere foriere di eventuali problemi in sede di attuazione, necessitano di appositi atti di indirizzo applicativo; risulta all'interrogante che nella Regione Siciliana si sono verificate situazioni particolarmente critiche nella gestione delle domande di mobilità.
Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno intervenire, con lo strumento reputato più idoneo e nel modo più rapido possibile, per assicurare che le operazioni di mobilità previste dalla legge siano svolte in modo che sia assicurata ai docenti una risposta per l'assegnazione della propria sede di lavoro basata su criteri uniformi e caratterizzata da modalità paritarie di attribuzione dei punteggi.
n. 4-06227 D'Ambrosio Lettieri - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che: le assunzioni nella scuola, a partire dall'anno scolastico 2016/2017, dovrebbero essere regolate solo dal nuovo bando di concorso e dallo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento (GAE); le assunzioni programmate per il mese di settembre 2016 e quelle del prossimo triennio prevedono la graduale immissione in ruolo dei docenti dalle graduatorie ad esaurimento secondo il criterio della spartizione duale. Nelle regioni settentrionali, a differenza di quelle meridionali, essendo le GAE costituite da pochissimi iscritti, si registrerebbe una grande richiesta di personale docente.
si chiede di sapere:
- quali provvedimenti urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare, prima dell'avvio dell'anno scolastico 2016/2017, al fine di evitare che si verifichi, in base alle modalità adottate per le assunzioni programmate nel prossimo triennio scolastico, un'emigrazione in massa del corpo docente dalle regioni meridionali verso il Nord del Paese ovvero se intenda limitare la mobilità almeno alle regioni limitrofe;
- se e in quali modi intenda intervenire per valorizzare il lavoro svolto dagli insegnanti, ovvero se e quali modalità valutative e premiali intenda introdurre.
n. 4-06247 Centinaio, Arrigoni, Calderoli, Candiani, Comaroli, Consiglio, Crosio, Divina, Stefani, Stucchi, Tosato, Volpi - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che, nonostante il contingentamento dei tempi offerti ai candidati e la palese mancanza di rispetto per la professionalità dei commissari costretti a lavorare a ferragosto, è in svolgimento un concorso per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato del personale docente nelle istituzioni scolastiche ed educative statali, come previsto dal comma 114 dell'art. 1 della legge n. 107 del 2015; considerato che, a quanto risulta agli interroganti: numerose sarebbero le segnalazioni di falle procedurali, sia livello organizzativo che tecnico.
Si chiede di sapere come il Ministro in indirizzo intenda intervenire, a fronte delle numerose anomalie che stanno caratterizzando la procedura concorsuale, e se intenda prevedere un regime transitorio, che possa garantire i candidati che saranno giocoforza fuori dalla graduatoria di merito di questo concorso, alla luce dei numerosissimi esposti inoltrati alle Procure della Repubblica di competenza.
Giovedì 4 agosto
Mozione
n. 1-00615 Bellot, Munerato, Bisinella, Bencini, Maurizio Romani, Bertacco, Amidei, Marin, Vacciano, Molinari, Piccoli, Conte, Dalla Tor, De Poli
Il Senato,
premesso che: l'Ufficio scolastico regionale del Veneto ha richiesto la disponibilità di organico di 48.530 posti per sopperire al reale fabbisogno per l'anno scolastico 2016/2017 di insegnanti, in considerazione delle criticità già evidenziatesi in sede di determinazione dell'organico di fatto per l'anno scolastico 2015/2016; si tratta dell'assegnazione in organico di fatto per l'anno scolastico 2016/2017 di almeno 468 posti aggiuntivi all'organico di diritto, ferma restando la copertura obbligatoria delle ore residue rapportate a cattedra e delle cattedre di strumento nei licei musicali.
Impegna il Governo a provvedere a coprire completamente il fabbisogno dei posti in organico della Regione Veneto, secondo le richieste avanzate di 473 posti in organico di fatto.
Interrogazione
n. 3-03103 Serra, Blundo, Paglini, Lezzi, Mangili, Martelli, Giarrusso, Puglia, Scibona, Cappelletti, Moronese - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che: in data 4 luglio 2016 venivano pubblicati gli esiti della prima fase (denominata "fase A") relativa la mobilità dei docenti della scuola secondaria. Dai dati pubblicati, si riscontrerebbero numerose irregolarità, individuate in tutto il Paese, in relazione all'assegnazione dei docenti alle scuole; le numerose situazioni critiche, che si stanno evidenziando, spaziano dalla scomparsa di insegnanti dagli elenchi alla mancata attribuzione delle tutele previste dalla legge n. 104 del 1992, dalla dubbia applicazione del principio di vicinanza al luogo di origine, il tutto, in assenza della pubblicazione, da parte degli uffici scolastici territoriali, dei movimenti distinti per fasi.
Si chiede di sapere:
- quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo, al fine di procedere al controllo e alla verifica dei movimenti della scuola primaria e dei relativi algoritmi, anche in previsione della pubblicazione imminente dei movimenti del personale di scuola secondaria di primo e secondo grado;
- se non consideri che sia doverosa l'applicazione puntuale del contratto collettivo nazionale di lavoro, siglato l'8 aprile 2016, per la mobilità per l'anno scolastico 2016/2017;
- se non consideri di dover rinviare le scadenze fissate nella nota n. 2609 del 22 luglio 2016 sulle indicazioni operative per l'assegnazione dei docenti dall'ambito alla scuola.
Interrogazioni con richiesta di risposta scritta
n. 4-06267 Di Biagio - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che: sussistono forti criticità in capo al personale docente precario con un'anzianità pari o superiore a 36 mesi di servizio presso le istituzioni scolastiche italiane; la Corte europea, nella sentenza "Mascolo" del 26 novembre 2014, ha sancito il contrasto della normativa italiana con quella europea, in merito all'assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, in quanto il nostro attuale sistema non prevede misure dissuasive e preventive dell'abuso di contratti a termine; nella sentenza n. 187 del 2016 sul precariato scolastico la Corte costituzionale ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale della normativa che disciplina le supplenze del personale docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (art. 4, commi 1 e 11 della legge 3 maggio 1999, n. 124) nella parte in cui autorizza, in violazione della normativa comunitaria, il rinnovo potenzialmente illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, senza che ragioni obiettive lo giustifichino"; al fine di porre rimedio a tali criticità superando le evidenze della Corte europea, la legge n. 107 del 2015 (cosiddetta Buona scuola) ha previsto all'art. 1, comma 131, che "A decorrere dal 1° settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi"; il dispositivo normativo, lungi dall'aver risolto il problema, sta definendo una situazione di forte criticità in capo al personale docente, giacché configura una situazione in cui di fatto coloro che abbiano già maturato nell'insegnamento un'anzianità di servizio, come supplenti, pari a 36 mesi, ma non siano rientrati ancora in un piano di stabilizzazione assunzionale, non possano proseguire nell'insegnamento e si vedano scavalcati da personale con una minore esperienza professionale.
Si chiede sapere:
- se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno avviare le opportune iniziative di monitoraggio, anche di concerto con le associazioni di categoria, della situazione del precariato scolastico finalizzate a definire un quadro realistico delle criticità attualmente vigenti e offrire soluzioni di rettifica quanto più rispondenti agli obiettivi di tutela e rispetto della professionalità e dell'esperienza maturata;
- quali iniziative intenda attivare al fine di rettificare la situazione evidenziata, dando seguito agli impegni presi in sede di legge di stabilità, per consentire ai precari della scuola di proseguire nel loro lavoro nel rispetto dell'esperienza e professionalità maturata, soddisfacendo allo stesso tempo le esigenze di organico delle istituzioni scolastiche.
n. 4-06270 Centinaio - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che: si sono concluse da poco le valutazioni delle prove scritte relative al concorso per assegnare 63.712 posti a cattedra nel corso del triennio 2016-2018, così come stabilito dalla legge n. 107 del 2015, meglio nota come "la Buona Scuola"; a tal proposito numerose sono già state le segnalazioni di inefficienze e di pressapochismo che hanno caratterizzato la gestione di tutto il concorso dalle sue fasi iniziali fino ad oggi;
Si chiede di sapere:
- quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro in indirizzo, al fine di assicurare il regolare svolgimento del concorso;
- se non ritenga necessario ripetere il concorso, vista, ad avviso dell'interrogante, la quantità di errori e comportamenti illegittimi che lo hanno caratterizzato durante tutte le sue fasi.
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