Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Sen. Stefania GIANNINI – ROMA
Al Capo di Gabinetto del MIUR
Dott. Alessandro FUSACCHIA – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Capo dipartimento: Dott.ssa Rosa DE PASQUALE – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Capo dipartimento - Dott.ssa Sabrina BONO – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico
Direttore Generale: Dott.ssa Maria Maddalena NOVELLI – ROMA
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per le risorse umane e finanziarie
Direttore Generale: Dott. Jacopo GRECO – ROMA
Oggetto: la buona scuola procede ma perdurano rilevanti criticità.
Sig. Ministro, Sig. Capo di Gabinetto e Sig.ri Dirigenti Ministeriali,
sin dal documento denominato della Buona Scuola e poi nelle successive fasi di approvazione ed attuazione della Legge 107/2015 (e correlata Legge di Stabilità 2015) abbiamo manifestato positivo apprezzamento sui contenuti di una riforma che ha doverosamente riportato la scuola al centro dell’attenzione dell’intero sistema Paese.
Accanto a valutazioni positive sull’aumento dei finanziamenti destinati alle scuole, sulle assunzioni straordinarie per i docenti, sul rafforzamento dell’autonomia ed altro ancora, abbiamo espresso motivate critiche su manchevolezze e limiti che impattano negativamente sul corretto funzionamento delle scuole. Purtroppo, queste manchevolezze e questi limiti continuano a permanere e si riflettono soprattutto sui servizi amministrativi tecnici ed ausiliari e sul personale preposto ai servizi medesimi.
Torniamo a chiedere che si intervenga su queste criticità attraverso le seguenti misure:
- immissioni in ruolo del personale ATA e concorso per Direttori SGA su tutti i posti vacanti e disponibili;
- revisione degli organici del personale ATA per introdurre anche nei riguardi di questo personale un organico dell’autonomia come per i docenti (posti rapportati alle attività istituzionali e all’insieme delle attività di ampliamento dell’offerta formativa). Nel frattempo è urgente l’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto per recuperare (e non solo) i 2.020 posti tagliati con la Legge di Stabilità 2015;
- nuova disciplina delle supplenze brevi per consentire il ricorso alle stesse relativamente alle assenze di medio/lungo periodo;
- superamento delle scuole sottodimensionate ove non è possibile destinare in via esclusiva un Dirigente e un Direttore. Nel corrente a.s. le scuole sottodimensionate sono 385 mentre nel prossimo (2016/2017) ve ne saranno ancora 334. Peraltro, nelle scuole sottodimensionate l’indennità mensile prevista per i Direttori SGA che lavorano in due scuole è “scaduta” il 31 agosto 2015 (CCNL 10/11/2014) e a tutt’oggi non è stata ancora rinegoziata. È inaccettabile che un datore di lavoro pubblico quale è l’amministrazione dello Stato violi così apertamente le leggi, imponga ai suoi funzionari un doppio lavoro e non provveda poi al pagamento della prestazione imposta.
La Buona Scuola sceglie giustamente di investire:
- sui Docenti (assunzioni straordinarie, organico dell’autonomia, 500 euro per la formazione individuale, bonus premiale etc… etc…);
- sui Dirigenti (maggiori funzioni e responsabilità, nuova valutazione, una specifica dotazione finanziaria).
Sbaglia nel non prestare attenzione alcuna ai servizi amministrativi tecnici ed ausiliari e al personale che di essi si occupa.
Trattasi di 203.534 unità di personale, di cui 8.072 Direttori SGA e 46.822 Assistenti Amministrativi (dati dell’organico di diritto dell’a.s. 2016/2017).
È ormai maturo il tempo di porre rimedio alle descritte criticità.
Distinti saluti.
Lì, 08.08.2016
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani