Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Sen. Stefania GIANNINI – ROMA
Al Capo di Gabinetto del MIUR
Dott. Alessandro FUSACCHIA – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Capo dipartimento: Dott.ssa Rosa DE PASQUALE – ROMA
Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico
Direttore Generale: Dott.ssa Maria Maddalena NOVELLI – ROMA
Oggetto: emergenza Direttori SGA . Analisi, proposte e richiesta confronto.
Sig. Ministro, Sig. Capo di Gabinetto , Sig. Capo Dipartimento e Sig. Direttore Generale per il Personale Scolastico,
i recenti (accorati) interpelli di diversi dirigenti ministeriali di alcuni Uffici Scolastici Regionali del centro nord - per reclutare su tutto il territorio nazionale i Direttori dei servizi generali e amministrativi su posti vacanti e disponibili nelle istituzioni scolastiche delle province di Massa Carrara, Novara, Venezia e Pisa - segnalano una emergenza che occorre affrontare con la massima urgenza e determinazione. Ciò al fine di evitare che il fenomeno dilaghi mettendo a serio rischio la funzionalità amministrativa e contabile delle scuole, stante le innumerevoli delicate e complesse funzioni (e responsabilità) che l'ordinamento nel suo complesso attribuisce alla figura direttiva apicale dei Direttori SGA.
La circostanza che il fenomeno si allarghi è più che realistica poiché il totale dei posti vacanti e disponibili su tutto il territorio nazionale nel corrente anno scolastico è pari a 1.221 unità (su 8.072 posti in organico di diritto) e le autorizzate immissioni in ruolo pari a 216 unità hanno avuto un effetto molto parziale (poche decine di unità), stante l'esaurimento di tutte le graduatorie che potevano consentire l'immissione in ruolo (vecchi concorsi per Coordinatore e Responsabile Amministrativo e mobilità professionale dall'area B all'area D svoltasi nel 2010).
Si è arrivati a questa deplorevole situazione per una colpevole distrazione della politica e degli stessi vertici della burocrazia ministeriale che in oltre 16 anni dall'istituzione della categoria dei Direttori SGA (01/09/2000) non hanno mai bandito un concorso ordinario e svolto un solo concorso interno (la citata mobilità professionale).
In verità nell'aprile del 2011 la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - aveva autorizzato (congiuntamente a quello per i Dirigenti Scolastici) un concorso a 450 posti di Direttore SGA. Il concorso dei dirigenti si è giustamente fatto, mentre quello dei direttori è caduto inspiegabilmente nel dimenticatoio (misteri "ingloriosi" della politica e della burocrazia di Viale Trastevere).
Porre rimedio alla situazione contingente nel corrente anno scolastico non è facile, ma avviare i percorsi (e le procedure) per il concorso ordinario e per la mobilità professionale verticale è un dovere istituzionale che non può essere violato, con l'obiettivo di arrivare in tempo utile per l'inizio dell'a.s. 2017/2018.
La proposta dell'Associazione scrivente è quella di bandire un concorso ordinario ed una mobilità professionale verticale - entrambi di valenza triennale- riservando 750 posti al concorso e 750 posti alla mobilità (la quantità dei posti indicati tiene conto delle cessazioni dal servizio nel periodo considerato).
Con riguardo alla mobilità professionale sarà inevitabile tener conto che in questi anni centinaia di Assistenti Amministrativi - con corrispettivi economici irrisori - hanno coperto i posti vacanti e disponibili dei Direttori SGA: a questo personale va garantita la possibilità di partecipare al percorso selettivo di mobilità professionale (l'usa e getta sarebbe inaccettabile).
Altre problematiche "affliggono" l'esercizio delle funzioni (e condizioni) dei Direttori SGA ed anche su queste occorre superare la "politica dello struzzo" in voga da troppi anni. In estrema sintesi ci riferiamo a:
- l'assurda condizione funzionale delle scuole sottodimensionate ove non è possibile destinare in via esclusiva un dirigente e un Direttore. Peraltro, ai Direttori SGA obbligati a lavorare in due scuole non si paga nemmeno la prevista (per legge) indennità mensile (irrisoria , appena 214 euro mensili) la cui copertura contrattuale (CCNL 10/11/2014) è scaduta il 31/8/2015;
- il danno retributivo subito dai Direttori SGA della prima ora (quelli del settembre 2000) inopinatamente inquadrati con la "temporizzazione" in luogo della "ricostruzione";
- le contraddizioni normative nei rapporti con il Dirigente, che espongono il Direttore al rischio di esautoramento nella gestione dei servizi amministrativi e generali e del personale ATA, anche su aspetti di natura squisitamente "tecnica" sui quali la professionalità specifica dei direttori è fortemente caratterizzata;
- l'esigenza di una valorizzazione delle funzioni direttive in ambito amministrativo e contabile, che la prima stesura della legge di riforma sulla buona scuola (quella governativa) aveva previsto e che il testo approvato (L.107/2015) ha incomprensibilmente escluso.
Su tutti gli aspetti evidenziati si chiede un confronto urgente con il vertice politico e l'alta dirigenza ministeriale, per tutti gli approfondimenti necessari e con la disponibilità a fornire tutti i contributi possibili.
Distinti saluti
Lì, 21.09.2016
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani