Alla ultra decennale vicenda dell'inquadramento retributivo dei Direttori SGA che hanno conseguito il ruolo in data 1/9/2000 si aggiunge un ulteriore tassello: quello della recente risposta della Commissione Europea alla denuncia presentata dalla FLC CGIL; una risposta purtroppo non positiva come la precedente fornita all'Anquap - su identica iniziativa - il 29/7/2011.
Positivo, invece, il fatto che la FLC CGIL nel dare ieri la notizia della risposta (vedi loro sito) comunichi la volontà di "continuare questa battaglia per ricercare una soluzione politica-sindacale che possa soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori interessati".
A questa "battaglia" partecipiamo da sempre con molteplici e ripetute iniziative, anche in sede giudiziale, e continueremo a farlo in compagnia di chiunque voglia essere della "partita" per raggiungere un positivo risultato.
A tal fine, per andare oltre le generiche affermazioni di principio, si indicano alcune soluzioni possibili:
- promuovere l'interpretazione autentica delle norme contrattuali succedutesi nel tempo in tema di inquadramento retributivo dei Direttori SGA (art. 34 CCNL 26/5/1999, art. 8 CCNL 15/3/2001, artt. 87 e 142 CCNL 24/7/2003, art. 66 commi 6 e 7 CCNL 4/8/1995, art. 4 DPR 399/1988 ecc. ecc.), come previsto dall'art. 2 del vigente CCNL 29/11/2007;
- in subordine, inserire un'apposita clausola con valore retroattivo nel CCNL del triennio 2016/2018, le cui trattative saranno avviate nei prossimi mesi;
- in ulteriore subordine, rilanciare e sostenere l’istanza di riesame presentata dall'Anquap il 29 luglio 2015, avverso la deliberazione della Corte dei Conti n. SCCLEG/17/2015/SUCC del 30 giugno 2015.
L'Anquap è comunque interessata a vagliare e sostenere anche altre possibili soluzioni atte a conseguire il risultato del corretto inquadramento retributivo dei Direttori SGA.
Lì, 26.10.2016
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani