Camera

 

Assemblea

 

Lunedì 19 dicembre

 

Interrogazione

 

4-15018 Fedriga. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Premesso che: è importante portare all’attenzione la precarietà in cui sono costretti ad operare diversi istituti comprensivi e istituti statali di istruzione superiore (I.S.I.S.) della provincia di Udine, a causa della mancanza di dirigenti scolastici titolari, basti pensare che la percentuale di istituti scolastici in reggenza risulta del 30 per cento (22 istituti su 69 totali), contro una media nazionale che si attesta intorno al 15 per cento; la graduatoria regionale dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici, svoltosi nel 2011, è stata completamente scorsa già da alcuni anni e pertanto molti posti vacanti di dirigente vengono coperti mediante ricorso all’istituto della reggenza; le difficoltà nelle quali si trovano ad operare i dirigenti scolastici della regione Friuli Venezia Giulia compromettono in maniera particolarmente marcata la programmazione di una completa attività didattica, intesa anche nel senso della realizzazione di progetti in rete con amministrazioni pubbliche, associazioni del territorio e altro; non si può non esprimere gratitudine ai dirigenti scolastici in servizio che si trovano a « subire » le numerose reggenze presenti in regione, operando molto spesso su due sedi scolastiche (in titolarità ed in reggenza) poste a molti chilometri di distanza tra di loro; per di più la legge n. 107 del 2015 ha implementato i compiti e le funzioni dei dirigenti scolastici, con connesse ulteriori importanti responsabilità; l’ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia, dal punto di vista tecnico/amministrativo, sarebbe in grado fin da ora di espletare un nuovo concorso per dirigenti scolastici; le linee guida regionali per il dimensionamento della rete scolastica del Friuli Venezia Giulia (rifacendosi alla normativa nazionale, tra cui il decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009 e la legge n. 111 del 2011) prevedono « l’assegnazione di un dirigente scolastico ed un dirigente dei servizi generali ed amministrativi titolari »; limite minimo di n. 600 alunni, ridotto a n. 400 unità per le istituzioni scolastiche comprese nei territori montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche (friulano, sloveno e tedesco); limite massimo di n. 1.200 alunni per gli istituti comprensivi e n. 1.400 studenti per le scuole secondarie di II grado; le scuole di montagna si trovano quasi totalmente in reggenza. Come si può facilmente comprendere, queste stanno vivendo un momento particolarmente critico, in quanto al problema delle reggenze si aggiunge a quelli dello spopolamento dei territori, delle difficoltà nei trasporti pubblici, dell’alto grado di dispersione scolastica, e dell’elevato turn over del personale docente ed Ata; addirittura le amministrazioni comunali di Lestizza, Talmassons, Mortegliano e Castions di Strada hanno all’unanimità richiesto, con il parere favorevole della provincia di Udine e dell’ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, di poter accorpare gli istituti scolastici siti sui rispettivi territori, attualmente divisi su due istituti comprensivi, in un unico istituto comprensivo, con la speranza di poter interrompere la lunga catena di reggenze che li ha visti coinvolti negli ultimi anni

 

Chiede di sapere se e quali iniziative di competenza, anche eventualmente valutando il bando di concorsi, intenda adottare per risolvere le problematiche esposte in premessa.

 

Martedì 20 dicembre

 

Mozione (ex articolo 115, comma 3, del regolamento)

 

1-01453 Ciprini, Cominardi, Tripiedi, Lombardi, Chimienti, Dall’Osso, Cecconi, Grillo, Caso, Alberti, Agostinelli, Baroni, Basilio, Battelli, Benedetti, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Bonafede, Brescia, Brugnerotto, Businarolo, Busto, Cancelleri, Cariello, Carinelli, Castelli, Colletti, Colonnese, Corda, Cozzolino, Da Villa, Dadone, Daga, D’Ambrosio, De Lorenzis, De Rosa, Del Grosso, Della Valle, Dell’Orco, Di Battista, Di Benedetto, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Di Vita, Dieni, D’Incà, D’Uva, Fantinati, Ferraresi, Fico, Fraccaro, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Luigi Gallo, Silvia Giordano, Grande, L’Abbate, Liuzzi, Lorefice, Lupo, Mannino, Mantero, Marzana, Micillo, Nesci, Nuti, Parentela, Petraroli, Pesco, Pisano, Rizzo, Paolo Nicolò Romano, Ruocco, Sarti, Scagliusi, Sibilia, Sorial, Spadoni, Spessotto, Terzoni, Tofalo, Toninelli, Vacca, Simone Valente, Vallascas, Vignaroli, Villarosa, Zolezzi.

 

Visto l’articolo 94 della Costituzione; visto l’articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati; esprime la sfiducia al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, e lo impegna a rassegnare immediatamente le dimissioni.

 

Mercoledì 21 dicembre

 

Interrogazioni

 

5-10160 Pili. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Premesso che: si registrano in molte realtà scolastiche problematiche rilevanti relative alla continuità didattica e affettiva che riguardano alunni per i quali è stata assegnata una docenza di ruolo in assegnazione provvisoria su sostegno; esiste la forte esigenza di conservare la continuità di sostegno didattico per gli alunni/e che sono stati assegnati ai docenti con sostegno in deroga senza specializzazione nell’anno scolastico 2016/2017; è indispensabile permettere ai docenti già in ruolo di accedere al corso di formazione professionalizzante senza le prove di selezione all’ingresso; è necessario, per le oggettive difficoltà legate all’insularità della Sardegna, permettere ai docenti sardi di fare ritorno in Sardegna e/o rimanervi grazie alla specializzazione su sostegno; tutto ciò sarebbe un vantaggio per la stessa amministrazione scolastica, in quanto i docenti con sostegno in deroga senza specializzazione sono già docenti di ruolo; i docenti con sostegno in deroga senza specializzazione beneficiano di assegnazione provvisoria nel territorio sardo o sono titolari in altre sedi e potrebbero ottenere il riavvicinamento; i docenti di ruolo con assegnazione provvisoria possono rappresentare un vantaggio in quanto già formati sul campo prima di accedere alla specializzazione; la specializzazione su sostegno rappresenta per i docenti già di ruolo una scelta professionale a fronte di una precisa richiesta in tal senso.

 

Chiede di sapere se non ritenga alla luce del recente bando di specializzazione sul sostegno di assumere iniziative per far accedere i docenti di ruolo con assegnazione provvisoria su sostegno in deroga (privi di titolo specializzante) senza effettuare il test di accesso, considerando l’anno in corso come tirocinio; se non ritenga di dover promuovere una deroga con riferimento alla assegnazione provvisoria al sostegno anche per il prossimo anno scolastico, al fine di assegnare agli attuali docenti con sostegno in deroga senza specializzazione le stesse classi, evitando che debbano emigrare nuovamente in territori lontani dalla Sardegna e assicurando la continuità didattica.

 

5-10175 Pili. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Premesso che: alla luce di una richiesta formulata da diversi istituti si rende necessaria l’adozione di un provvedimento o di una formale interpretazione al fine di garantire concessione di aspettative ai docenti del comparto scuola inseriti nella graduatoria nazionale definitiva di cui alla legge n. 128 del 2013 (graduatoria definita ai sensi del decreto ministeriale n. 526 del 2014, modificata dal decreto del direttore generale n. 4137 del 28 novembre 2014) per la proroga dell’incarico di docenza a tempo determinato nei Conservatori statali di musica; in diversi conservatori sono presenti docenti (con contratto a tempo indeterminato nel comparto scuola), nominati a tempo determinato in virtù della graduatoria nazionale definitiva di cui alla legge n. 128 del 2013 (e ai sensi del decreto ministeriale n. 526 del 2014 modificata dal decreto del direttore generale n. 4137 del 28 novembre 2014); esiste la nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca A00DGFIS n. 12727 del 6 ottobre 2016 inerente alla conferma per l’anno accademico 2016/2017 dei contratti per il personale docente a tempo determinato stipulati per l’anno accademico 2015/2016; sono previsti (ai sensi delle norme sull’utilizzo delle aspettative per il personale docente a tempo indeterminato nel comparto scuola) dei limiti in merito alla concessione di aspettative per svolgere una diversa attività lavorativa a tempo determinato che riguardano anche alcuni docenti citati in premessa; è necessario garantire, anche con l’utilizzo dei docenti di cui in premessa, l’opportuna continuità didattica nell’erogazione dell’offerta formativa; è indispensabile esaminare la possibilità di concedere una deroga alle limitazioni sulla concessione delle aspettative per il personale a tempo indeterminato del comparto scuola, al fine di consentire anche per i docenti di cui in premessa l’applicazione della proroga dei contratti di cui alla predetta nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca A00DGFIS n. 12727 del 6 ottobre 2016 e garantire appieno l’opportuna continuità didattica nell’erogazione dell’offerta formativa; è necessario intervenire in merito alla concessione di aspettative (senza limitazioni di durata e rinnovabili di anno in anno) ai docenti del comparto scuola inseriti in graduatorie nazionali di merito in seguito a pubblici concorsi per l’insegnamento nel comparto degli istituti dell’Alta formazione artistica e musicale (Afam); tale richiesta scaturisce dalla necessità di non impedire ai docenti predetti di porre a frutto le proprie competenze, conoscenze e abilità e la propria professionalità (maturata con anni di studio e attività artistica, musicale, scientifica e didattica di alto livello) a servizio di altri comparti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e di non ostacolare la loro crescita professionale che in altri comparti viene garantita; nella maggior parte dei comparti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è possibile avere dei comandi e/o passaggi di cattedra e/o di ruolo e/o utilizzazioni in altri gradi di istruzione; addirittura, in merito alle utilizzazioni, non vi è alcun limite di tempo; pertanto, non si comprende perché un docente che è di ruolo nel comparto scuola ed è inserito a pieno titolo in apposita graduatoria nazionale (in seguito al superamento di un concorso pubblico per titoli) per il reclutamento del personale docente, non possa ambire ad un utilizzo senza limitazioni in altro comparto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Tale situazione crea per l’interrogante una concreta e iniqua disparità.

 

Chiede di sapere se non ritenga di dover assumere iniziative volte a consentire ai dirigenti scolastici di concedere aspettative (senza limitazioni di durata e rinnovabili di anno in anno) ai docenti a tempo indeterminato nel comparto scuola, inseriti nella graduatoria nazionale definitiva di cui alla legge n. 128 del 2013, (graduatoria definitiva ai sensi del decreto ministeriale n. 526 del 2014 e modificata dal decreto del direttore generale n. 4137 del 28 novembre 2014) che intendano accettare contratti a tempo determinato per l’insegnamento nei conservatori statali di musica (comparto Afam) mantenendo la titolarità del proprio posto di lavoro a tempo indeterminato e della relativa sede di servizio.

  

Senato

 

Assemblea

 

Martedì 20 dicembre

 

Progetti di atti e documenti dell'Unione europea, deferimento

 

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Migliorare e modernizzare l'istruzione" (COM (2016) 941 definitivo) (Atto comunitario n. 277), alla 7ª Commissione permanente e, per il parere, alle Commissioni 3ª e 14ª.

Mozioni

 

1-00704 BlundoSerraMontevecchiGirottoCastaldiCatalfoPugliaPagliniSantangeloMartelli

 

Il Senato, premesso che a febbraio 2016, ai sensi del comma 114 dell'articolo 1 della legge n. 107 del 2015 (cosiddetta Buona Scuola), sono stati banditi concorsi, per titoli ed esami, finalizzati all'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, anche di sostegno, presso le istituzioni scolastiche ed educative. In riferimento a tali procedure di selezione, ai sensi del comma 110 della medesima legge, "sono ammessi a partecipare alla prova concorsuale, per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto, solo ed esclusivamente i candidati in possesso del titolo di abilitazione all'insegnamento e, per i posti di sostegno per la scuola dell'infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado, solo i candidati in possesso del relativo titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità";

 

impegna il Governo:

 

1)    in conformità e a seguito di alcune sentenze di tribunali del lavoro e del Consiglio di Stato come quelle richiamate, ad adottare provvedimenti, anche a carattere normativo, affinché sia possibile prevedere un regime transitorio finalizzato a garantire l'ammissione in GAE a tutti i docenti non risultati idonei nell'ultimo concorso a cattedre, ma attualmente in possesso dei titoli abilitativi all'insegnamento, garantendo di fatto il giusto riconoscimento delle professionalità e competenze maturate in anni di servizio precario, nonché dei titoli acquisiti con la frequentazione di corsi professionalizzanti e a pagamento come le SISS, i TFA e i PAS e procedendo, di fatto, alla loro assunzione, perlomeno giuridica, a tempo indeterminato negli istituti scolastici;

2)    ad adottare, con sollecitudine, provvedimenti necessari, anche di carattere normativo, finalizzati:

a)      all'acquisizione dell'abilitazione per tutti i docenti, con almeno 36 mesi di servizio, inseriti nella 3ª fascia d'istituto;

b)      all'istituzione di percorsi abilitanti per i docenti di 3ª fascia, che non abbiano maturato il requisito dei 36 mesi di servizio, che prevedano il possesso di un titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento, nonché una procedura concorsuale ad accesso programmato e un tirocinio finale.

 

Interrogazione

 

3-03349 PetragliaDe PetrisBarozzinoCervelliniDe Cristofaro - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

 

Premesso che: in data 6 dicembre 2016 dal sito dell'ambito territoriale di Milano si apprende che le assunzioni a tempo indeterminato nella scuola primaria, con decorrenza giuridica 1° settembre 2016 e decorrenza economica 1° settembre 2017, sono 110 su posto comune e 18 su posto di sostegno, anziché 90, e contestualmente viene pubblicato l'elenco graduato per punteggio dei 128 beneficiari;

il dirigente dell'ambito territoriale di Milano con prot. n. 17814 del 18 ottobre 2016 ha disposto di dare attuazione ai provvedimenti cautelari notificati all'amministrazione entro il 20 settembre, ripubblicando le graduatorie ad esaurimento con le relative integrazioni e nei limiti temporali fissati. Dopo quella data non risultano pubblicati, né comunicati alle organizzazioni sindacali provinciali, altri aggiornamenti inserimenti nelle graduatorie ad esaurimento della scuola dell'infanzia e primaria. In base all'informativa sindacale dell'8 novembre numerose rimanevano le ordinanze notificate e non inserite per una quantificazione di almeno 1.300 docenti che avrebbero avuto diritto a valutazione della domanda e successivo inserimento in graduatoria ad esaurimento con riserva;

considerato che:

vi è una verifica in corso da parte di alcuni legali delle ordinanze notificate entro il 20 settembre 2016 da cui si evincerebbe che lo stesso termine non sia stato pienamente rispettato perché risultano inserimenti di ordinanze pubblicate, e quindi notificate, dopo quella data (per esempio i provvedimenti cautelari del TAR Lazio n. 5732 emessa in data 21 settembre 2016, n. 5764 e n. 5770 emesse il 26 settembre 2016);

risulta pertanto incomprensibile, a parere degli interroganti, come i provvedimenti cautelari riferiti alle date di pubblicazione del 21 e del 26 settembre 2016 possono essere ricompresi nel provvedimento dell'ambito territoriale di Milano MIUR AOOUSPMI registro ufficiale (U) 0017814;

ritenuto che, su tutta l'operazione, che sta ancora continuando per via dell'alto numero di ordinanze cautelari che interessano la provincia di Milano, è mancata, a parere degli interroganti, la trasparenza degli atti e delle operazioni, tanto che oggi la vicenda è al centro di articoli di giornali e di denunce alla procura della Repubblica da parte di legali che tutelano le parti lese.

 

Chiede di sapere:

-        se il Ministro in indirizzo non voglia appurare i fatti descritti e garantire l'esercizio dei normali diritti;

-        se non ritenga di redigere l'immediata rettifica della disposizione pubblicata in data 6 dicembre 2016 "Scuola Primaria - Convocazione assunzioni con contratto a tempo indeterminato";

-        se non intenda procedere alla pubblicazione della graduatoria ad esaurimento scuola primaria aggiornata, tenendo conto di tutti i provvedimenti cautelari pubblicati e notificati o comunicati dopo il 20 settembre 2016;

-        se non voglia tener conto, ai fini dell'assunzione con decorrenza giuridica 1° settembre 2016 e decorrenza economica 1° settembre 2017, della versione più aggiornata delle graduatorie ad esaurimento e comunque di tutti i provvedimenti cautelari favorevoli, con il riconoscimento ai docenti interessati del diritto ad avere tutte le informazioni e i chiarimenti relativi alle procedure adottate.

 

3-03358 Piccoli, Amidei - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

 

Premesso che: nel corso dell'anno scolastico 2015-2016, nella fase d'immissione in ruolo dei docenti nella Regione Veneto, sul totale di 2.066 posti disponibili, 984 sono stati assegnati e 1.082 sono rimasti vacanti;

con la legge n. 107 del 2015, il Governo pro tempore Renzi ha inteso assumere in ruolo 102.734 persone, di cui 55.258 docenti per il potenziamento dell'organico scolastico e, in Veneto, 6.202 docenti sono stati assunti per concorso o da graduatorie ad esaurimento;

nella Provincia di Belluno sono rimasti vacanti 102 posti per la fase B e 87 per la fase C della legge, perché alcuni non avevano l'abilitazione ed altri non avevano fatto domanda, a causa della farraginosità della procedura;

si ritiene quindi, per quanto riguarda la Regione Veneto, che le assunzioni effettuate con la legge n. 107 del 2015 (cosiddetta Buona Scuola) non abbiano risposto: a) al miglioramento reale dell'offerta formativa nelle scuole. Si consideri che le assunzioni del potenziamento non hanno risposto alle richieste delle scuole circa le assunzioni su classi di concorso in esubero o attribuzioni di classi di concorso non presenti nell'indirizzo scolastico (solo la scuola primaria ha tratto giovamento dall'operazione del potenziamento) e ci vorranno anni per una distribuzione funzionale delle classi di concorso negli ambiti di afferenza; b) alle aspettative dei docenti, che da anni lavorano nelle scuole bellunesi e sono inseriti in seconda fascia, dunque abilitati, che sono rimasti esclusi dalle assunzioni;

tutto ciò è avvenuto a causa di una mancata programmazione ed organizzazione per la copertura dei posti liberi, utilizzando a giudizio dell'interrogante un meccanismo poco rispettoso degli artt. 1 e 4 della Costituzione;

da notizie in possesso dell'interrogante, risulterebbe difficile per i dirigenti scolastici assicurare efficienza nell'erogare il sevizio che gli utenti si aspettano nella propria scuola, se si continua ad attingere a graduatorie falsate, ove possono inserirsi docenti provenienti da tutta l'Italia (ad esempio, visto che si devono aspettare giorni, affinché il docente supplente raggiunga il posto di lavoro per coprire un collega assente a causa di malattia);

a giudizio dell'interrogante, sarebbe molto più facile, per gli uffici di segreteria, nominare docenti nell'ambito provinciale o regionale, in cui gli stessi insistono scorrendo le graduatorie, riducendo i tempi di attesa ed assicurando la continuità di servizio, specialmente per quelle classi che devono affrontare esami di Stato, qualifiche professionali o aspirare al diploma di fine percorso;

considerato che a quanto risulta all'interrogante:

alla fine del mese di novembre 2016, nelle scuole della Provincia di Belluno, mancavano ancora molti docenti così come dichiarato da sindacati, dirigenti e genitori;

non è possibile inserire in organico docenti nel corso dell'anno scolastico, perché questi ultimi, in Provincia di Belluno e nel nord del Paese sono stati respinti al concorsone organizzato dal Ministero in indirizzo e, quindi, di fatto non ve ne sono di disponibili;

non è concepibile che ogni anno si perpetri tale disservizio, ossia che si scorrano le graduatorie, non trovando in loco docenti con titolo da nominare, mentre quelli provenienti da fuori regione, con titolo, non accettano l'incarico per motivi famigliari o altro, a discapito dell'utenza, come è successo in particolare a Santo Stefano di Cadore (Belluno);

inoltre, per la validità dell'anno scolastico, sono necessari 200 giorni di lezione ed è difficile comprendere come in una tale grave e perdurante situazione si possano portare a compimento,

 

Chiede di sapere:

-        se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario che sia bandito, quanto prima, un nuovo concorso regionale, gestito dalla Regione Veneto, in sintonia con l'Ufficio scolastico regionale, per colmare i posti disponibili esistenti in Provincia di Belluno e in Veneto, informando e preparando i docenti che intendono sostenerlo, nonché promuovendo, in base ai criteri selettivi, le competenze dei meritevoli e al fine di assicurare l'opportuna qualità del servizio;

-        se non ritenga che, per poter parlare di "Buona Scuola" e per poter fornire celermente alle istituzioni scolastiche i docenti che necessitano per migliorare il servizio che si attendono genitori, alunni e dirigenti, ai fini dello stesso funzionamento delle scuole, le graduatorie debbano essere regionali e nella scelta dei docenti debbano essere privilegiati i residenti aventi titolo delle medesime.

 

Interrogazioni, da svolgere in Commissione

 

7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport):

3-03349, della senatrice Petraglia ed altri, sulle assunzioni di docenti nella scuola primaria e dell'infanzia nell'ambito territoriale di Milano.

 

Mercoledì 21 dicembre

 

Mozione

 

1-00706 Barozzino, De Petris, Bocchino, Cervellini, Campanella, De Cristofaro, Petraglia, Mineo, Vacciano, Casaletto, Simeoni, De Pin, Mussini, Bignami, Centinaio, Calderoli, Candiani, Arrigoni, Consiglio, Tosato, Stefani, Divina, Mastrangeli, Airola, Santangelo, Buccarella, Montevecchi, Catalfo, Cappelletti, Cotti, Mangili, Martelli, Morra, Lucidi, Lezzi, Moronese, Blundo, Gaetti, Donno, Endrizzi, Puglia, Castaldi, Scibona, Paglini, Bulgarelli, Bottici, Cioffi, Bertorotta, Petrocelli

 

visto l'articolo 94 della Costituzione e visto l'articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica, esprime la sfiducia al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni.

 

  

L’Attività parlamentare riprenderà lunedì 9 gennaio 2017


» Documenti allegati:
   Documento allegato ... QUI il monitoraggio legislativo


 
Categoria: Lavori parlamentari Data di creazione: 23/12/2016
Sottocategoria: Monitoraggio legislativo Ultima modifica: 23/12/2016
Permalink: Monitoraggio legislativo 19 - 23 dicembre 2016 Tag: Monitoraggio legislativo 19 - 23 dicembre 2016
Autore: Pagina letta 1033 volte

  Feed RSS Stampa la pagina ...