Assemblea
Martedì 10 gennaio
Informativa del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti.
Si scusa per l’espressione utilizzata il 19 dicembre 2016 e riportate dagli organi di informazione, riguardanti il tema dei giovani che lasciano l'Italia per cercare opportunità per il loro futuro all'estero.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la disoccupazione giovanile resta a livelli preoccupanti, anche se dal marzo 2014 a novembre 2016 è diminuita di 3,5 punti.
C'è poi, naturalmente, anche un tema di qualità del lavoro. L’impegno è stato ed è quello di aumentarne la stabilità e ridurne la precarietà. Con la riforma del mercato del lavoro sono stati aboliti una serie di contratti con forti connotati di precarietà, come i contratti di collaborazione a progetto e le associazioni in partecipazione. È stato ridefinito con più rigore il confine tra lavoro subordinato e lavoro autonomo per combattere il fenomeno delle false partite IVA.
I dati ISTAT confermano che l'incremento degli occupati è largamente ascrivibile al lavoro dipendente stabile. Infatti, dei 593.000 occupati in più rispetto a marzo 2014, 442.000 sono lavoratori permanenti. Su questo tema oggi è aperta una riflessione sull'utilizzo dei voucher. Ribadisce, come già peraltro affermato dal presidente del Consiglio Gentiloni e in relazione alle prime evidenze tratte dall'analisi dei dati di monitoraggio sull'uso dei voucher, che il Governo considera necessaria una revisione di questo strumento, al fine di riportarlo alla funzione per la quale era stato disegnato, ovvero di dare copertura previdenziale e assicurativa alle attività occasionali, portandole fuori dal lavoro nero.
Assegnazione Disegni di Legge
In sede referente
1ª Commissione permanente Affari Costituzionali
Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini (2630)
previ pareri delle Commissioni 2° (Giustizia), 4° (Difesa), 5° (Bilancio), 6° (Finanze e tesoro), 7° (Istruzione pubblica, beni culturali), 8° (Lavori pubblici, comunicazioni), 9° (Agricoltura e produzione agroalimentare), 10° (Industria, commercio, turismo), 11° (Lavoro, previdenza sociale), 12° (Igiene e sanita'), 13° (Territorio, ambiente, beni ambientali), 14° (Politiche dell'Unione europea), Commissione parlamentare questioni regionali; è stato inoltre deferito alla 1° Commissione permanente, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. (Assegnato in data 05/01/2017).
Interrogazione
4-06798 Centinaio - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che per quanto risulta all'interrogante:
con l'accordo firmato prima di Natale 2016 dal neo ministro Valeria Fedeli con i sindacati si elimina l'obbligo triennale per i professori entrati in ruolo di rimanere in una determinata sede, scardinando uno dei punti fondamentali della riforma, cosiddetta della Buona Scuola, del Governo Renzi;
la grande autonomia decisionale lasciata ai dirigenti scolastici, uno dei pilastri della riforma, nella scelta dei docenti in base al piano dell'offerta formativa triennale scelto, è stata di fatto vanificata dalla nuova politica del Governo Gentiloni;
i presidi, dopo aver lavorato tutta l'estate sui piani d'offerta triennali, il prossimo anno scolastico si troveranno con molti professori che chiederanno il trasferimento;
con la riforma della scuola del Governo Renzi per i presidi trovare i docenti è stato un vero e proprio calvario, i rifiuti continui, i certificati, i permessi, la ricerca di supplenti ed ora questa ennesima inversione di rotta; così si mina la stabilità della scuola, non si pensa minimamente al bene degli studenti, i veri utenti della scuola;
la Lega Nord, da sempre contraria alla riforma della scuola del Governo Renzi, aveva previsto fin dall'inizio tutto il caos che poi si è puntualmente verificato, a causa del concorso con graduatorie su base nazionale, che provoca lo spostamento dei docenti da un capo all'altro dell'Italia;
ora il tentativo tardivo di risolvere il problema in corsa si sta rivelando una presa in giro per i presidi che avevano già programmato il lavoro triennale, sulla base di quanto stabilito dalla legge n. 107 del 2015, ovvero docenti assunti che sono obbligati a rimanere nella sede per 3 anni.
Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, al di là di interventi tampone, limitati all'annualità, non ritenga di dover intervenire con una modifica normativa, che consenta di gestire le graduatorie del concorso unico nazionale su base regionale.
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