Monitoraggio legislativo 9 - 13 gennaio 2016

Camera

 

Assemblea

 

Lunedì 9 gennaio

 

Restituzione di un disegno di legge al Governo per la presentazione al Senato della Repubblica.

 

La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 5 gennaio 2017, ha chiesto che il seguente disegno di legge, presentato alla Camera dei deputati il 30 dicembre 2016, sia trasferito al Senato della Repubblica: «Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini » (4201).

 

Il disegno di legge è stato pertanto restituito al Governo per essere presentato al Senato della Repubblica ed è stato cancellato dall’ordine del giorno.

 

Mercoledì 11 gennaio

 

Interrogazione

 

4-15116 Laffranco. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Premesso che: la legge n. 107 del 2015, cosiddetta Buona scuola, ha previsto un piano straordinario di assunzioni dei docenti per gli anni scolastici 2015/2016 articolato in più fasi sulla base del quale la copertura dei posti di organico di diritto rimasti vacanti e disponibili dopo una prima tranche di assunzioni sarebbe stata effettuata esclusivamente tramite sistema informatico su posti risultanti disponibili per l’insegnamento interessato in qualsiasi provincia; la legge ha inoltre previsto, per l’anno scolastico 2016/2017, un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale per tutti i posti vacanti e disponibili, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014/ 2015, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia; i docenti di sostegno umbri della scuola dell’infanzia e secondaria di secondo grado che hanno partecipato alla fase nazionale di assunzione straordinaria si sono trovati nella condizione per cui, dopo anni di precariato vicino casa, hanno dovuto accettare un ruolo in province del nord, nonostante l’elevata disponibilità di cattedre in organico di fatto nella provincia di provenienza, di molto superiore al numero dei docenti trasferiti; il trasferimento di questi docenti in sedi fuori regione ha determinato, tra l’altro, l’interruzione della continuità didattica, aspetto di fondamentale importanza per gli studenti con disabilità, causando disagi alle famiglie e a più di 300 alunni disabili i quali, non solo non hanno potuto proseguire con gli stessi insegnanti il percorso di crescita intrapreso nell’anno precedente, ma in alcuni casi hanno iniziato la scuola senza docenti di sostegno, e hanno subito un continuo cambio di insegnanti che in alcuni casi è durato fino alla fine del 2016; a Perugia, in seguito alla mancata copertura di tutti i posti sul sostegno è stata prevista, per questo anno, l’assegnazione provvisoria su questi posti di docenti assegnati fuori regione; inoltre, alcune cattedre sono state assegnate a docenti non specializzati; è importante tener conto del fatto che lavorare come insegnanti di sostegno significa anche collaborare a stretto contatto con il territorio, servizi, dottori ed educatori che hanno in carico i bambini che quei docenti seguono, al fine di poter costruire un percorso educativo comune e condiviso; il territorio umbro ha una richiesta di docenti di sostegno di gran lunga maggiore rispetto agli insegnanti specializzati presenti

 

Si chiede di sapere:

 

  • se non ritenga di dover adottare iniziative volte a sbloccare il vincolo triennale della mobilità e di prevedere la trasformazione dei posti dell’organico di fatto in organico di diritto affinché si possa giungere all’effettiva utilizzazione del personale presente sul territorio e delle sue potenzialità, al fine di garantire un miglior servizio scolastico organizzato secondo i principi di efficienza e di buona amministrazione e di garantire « la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione », come recita la stessa legge n. 107 del 2015, al comma 181, lettera c), punto 2, dell’articolo 1;
  • quali iniziative intenda assumere al fine di consentire a chi è stato assunto lontano ma ha ottenuto l’assegnazione provvisoria nella provincia di appartenenza, di rientrare stabilmente nella provincia di assegnazione provvisoria, trasformando il posto occupato attualmente facente parte dell’organico di fatto in un posto convogliante nell’organico di diritto.

  

Senato

 

Assemblea

 

Martedì 10 gennaio

 

Informativa del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti.

 

Si scusa per l’espressione utilizzata il 19 dicembre 2016 e riportate dagli organi di informazione, riguardanti il tema dei giovani che lasciano l'Italia per cercare opportunità per il loro futuro all'estero.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la disoccupazione giovanile resta a livelli preoccupanti, anche se dal marzo 2014 a novembre 2016 è diminuita di 3,5 punti.

C'è poi, naturalmente, anche un tema di qualità del lavoro. L’impegno è stato ed è quello di aumentarne la stabilità e ridurne la precarietà. Con la riforma del mercato del lavoro sono stati aboliti una serie di contratti con forti connotati di precarietà, come i contratti di collaborazione a progetto e le associazioni in partecipazione. È stato ridefinito con più rigore il confine tra lavoro subordinato e lavoro autonomo per combattere il fenomeno delle false partite IVA.

I dati ISTAT confermano che l'incremento degli occupati è largamente ascrivibile al lavoro dipendente stabile. Infatti, dei 593.000 occupati in più rispetto a marzo 2014, 442.000 sono lavoratori permanenti. Su questo tema oggi è aperta una riflessione sull'utilizzo dei voucher. Ribadisce, come già peraltro affermato dal presidente del Consiglio Gentiloni e in relazione alle prime evidenze tratte dall'analisi dei dati di monitoraggio sull'uso dei voucher, che il Governo considera necessaria una revisione di questo strumento, al fine di riportarlo alla funzione per la quale era stato disegnato, ovvero di dare copertura previdenziale e assicurativa alle attività occasionali, portandole fuori dal lavoro nero.

 

Assegnazione Disegni di Legge

 

In sede referente

1ª Commissione permanente Affari Costituzionali

 

Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini (2630)

 

previ pareri delle Commissioni 2° (Giustizia), 4° (Difesa), 5° (Bilancio), 6° (Finanze e tesoro), 7° (Istruzione pubblica, beni culturali), 8° (Lavori pubblici, comunicazioni), 9° (Agricoltura e produzione agroalimentare), 10° (Industria, commercio, turismo), 11° (Lavoro, previdenza sociale), 12° (Igiene e sanita'), 13° (Territorio, ambiente, beni ambientali), 14° (Politiche dell'Unione europea), Commissione parlamentare questioni regionali; è stato inoltre deferito alla 1° Commissione permanente, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. (Assegnato in data 05/01/2017).

 

Interrogazione

 

4-06798 Centinaio - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 

 

Premesso che per quanto risulta all'interrogante:

con l'accordo firmato prima di Natale 2016 dal neo ministro Valeria Fedeli con i sindacati si elimina l'obbligo triennale per i professori entrati in ruolo di rimanere in una determinata sede, scardinando uno dei punti fondamentali della riforma, cosiddetta della Buona Scuola, del Governo Renzi;

la grande autonomia decisionale lasciata ai dirigenti scolastici, uno dei pilastri della riforma, nella scelta dei docenti in base al piano dell'offerta formativa triennale scelto, è stata di fatto vanificata dalla nuova politica del Governo Gentiloni;

i presidi, dopo aver lavorato tutta l'estate sui piani d'offerta triennali, il prossimo anno scolastico si troveranno con molti professori che chiederanno il trasferimento;

con la riforma della scuola del Governo Renzi per i presidi trovare i docenti è stato un vero e proprio calvario, i rifiuti continui, i certificati, i permessi, la ricerca di supplenti ed ora questa ennesima inversione di rotta; così si mina la stabilità della scuola, non si pensa minimamente al bene degli studenti, i veri utenti della scuola;

la Lega Nord, da sempre contraria alla riforma della scuola del Governo Renzi, aveva previsto fin dall'inizio tutto il caos che poi si è puntualmente verificato, a causa del concorso con graduatorie su base nazionale, che provoca lo spostamento dei docenti da un capo all'altro dell'Italia;

ora il tentativo tardivo di risolvere il problema in corsa si sta rivelando una presa in giro per i presidi che avevano già programmato il lavoro triennale, sulla base di quanto stabilito dalla legge n. 107 del 2015, ovvero docenti assunti che sono obbligati a rimanere nella sede per 3 anni.

 

Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, al di là di interventi tampone, limitati all'annualità, non ritenga di dover intervenire con una modifica normativa, che consenta di gestire le graduatorie del concorso unico nazionale su base regionale.

 

 

 


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Categoria: Lavori parlamentari Data di creazione: 13/01/2017
Sottocategoria: Monitoraggio legislativo Ultima modifica: 13/01/2017
Permalink: Monitoraggio legislativo 9 - 13 gennaio 2016 Tag: Monitoraggio legislativo 9 - 13 gennaio 2016
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