Assemblea
Lunedì 16 gennaio
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento)
2-01584 Gli on. Pannarale, Fratoianni, Giancarlo Giordano, Scotto chiedono di interpellare il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Premesso che: da diversi anni ormai nella regione Puglia viene svolto il progetto regionale cosiddetto « diritti a scuola », rifinanziato con risorse del Fondo sociale europeo nell’ambito del programma operativo 2014-2020, allo scopo di « realizzare interventi per qualificare il sistema scolastico e prevenire la dispersione, favorendo il successo scolastico, con priorità per gli studenti svantaggiati »; il suddetto progetto è realizzato nell’ambito della frequenza delle scuole dell’obbligo della regione Puglia con ottimi risultati i termini di prevenzione e recupero della dispersione, come peraltro confermato dall’assegnazione del premio « Regiostars 2015 » da parte della Commissione europea che lo ha riconosciuto quale best practise europea nell’ambito di riferimento; nell’ambito del suddetto progetto da tempo veniva impiegato, sulla base di convenzioni stipulate annualmente dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dalla regione Puglia, il personale docente e Ata inserito nelle graduatorie provinciali e, in subordine, di circolo/istituto utili al reclutamento dei supplenti in ciascuna qualifica; coerentemente con quanto accaduto negli anni scolastici 2009/10, 2010/11 e 2011/12 in forza delle disposizioni contenute nei commi 2,3e4 dell’articolo 1 della legge n. 167 del 2009, al personale scolastico destinatario degli incarichi lavorativi a valere sul progetto « diritti a scuola », viene riconosciuta la valutazione del servizio prestato; la valutazione del servizio negli anni scolastici successivi, a partire dal 2012/13 e seguenti, è riconosciuta in forza della previsione normativa contenuta nel comma 4-bis dell’articolo 5 del decreto legge n. 104 del 2013, convertito dalla legge n. 128 del 2013, al personale docente all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, e delle corrispondenti graduatorie di circolo/istituto e al personale Ata nelle graduatorie permanenti di cui all’articolo 554 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, negli elenchi provinciali ad esaurimento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 75 del 19 aprile 2001, nonché nelle graduatorie d’istituto; nei decorsi anni scolastici le convenzioni stipulate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dalla regione Puglia contenevano l’espressa previsione della valutabilità del servizio svolto sia a beneficio del personale docente che del personale Ata, come desumibile dal protocollo d’intesa sottoscritto da regione Puglia e Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 15 gennaio 2015 per lo svolgimento delle attività progettuali nel corso dell’anno scolastico 2014/15; si evidenzia che per le attività svolte nell’anno scolastico 2015/16, la convenzione stipulata da Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e regione Puglia il 16 dicembre 2015, al punto 4), fa espresso riferimento alla valutabilità del servizio svolto esclusivamente dal personale Ata prevedendo testualmente che: « Al personale ATA è riconosciuta la valutazione del servizio, ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie permanenti di cui all’articolo 554 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, negli elenchi provinciali ad esaurimento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 75 del 19 aprile 2001 nonché nelle graduatorie d’istituto. Al personale ATA nominato dalle graduatorie d’istituto, ai fini dell’attribuzione del punteggio, è riconosciuta la valutazione del servizio prevista dal Decreto Ministeriale 717 del 5 settembre 2014 »; il protocollo d’intesa appena richiamato, tacendo in merito alla valutabilità del servizi svolto dal personale docente nelle graduatorie ad esaurimento e in quelle di circolo/istituto, potrebbe: 1) determinare un’evidente ed indebita disparità di trattamento tra personale docente, che prestando servizio nell’ambito del progetto regionale, ha ottenuto negli scorsi anni la regolare valorizzazione ai fini dell’inserimento nelle cosiddette « graduatorie 24 mesi » previste dall’articolo 554 del decreto legislativo n. 297 del 1994, e personale Ata e tra lo stesso personale docente impiegato nelle stesse attività progettuali in annualità differenti; 2) risultare sottoscritto in palese contrasto con una norma di legge che in nulla distingue le due qualifiche di personale scolastico in merito alla valutabilità del servizio svolto; 3) determinare (cosa che sta, peraltro, avvenendo) un massiccio ricorso a contenziosi che darebbero luogo a una prevedibile soccombenza dell’amministrazione scolastica con probabile condanna alle spese che graverebbero sull’erario; 4) penalizzare proprio il personale docente precario, destinatario delle disposizioni della legge n. 167 del 2009, ideata proprio, per sostenere le posizioni dei lavoratori della scuola che non ricevevano alcuna o scarse proposte di contratto
Chiede di sapere se il Ministro interpellato non intenda assumere iniziative per modificare il dettato della convenzione sottoscritta con la regione Puglia allo scopo di ricondurre gli accordi regionali nell’alveo del rispetto delle norme di legge; per quale ragione il servizio prestato dal personale ausiliario tecnico e amministrativo nell’ambito di detto progetto non debba essere considerato utile ai fini della maturazione del titolo di servizio minimo necessario per l’accesso alle graduatorie provinciali per i diversi profili della qualifica.
Martedì 17 gennaio
Annunzio del conferimento del titolo di Vice Ministro a sottosegretari di Stato.
Si comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha inviato, in data 16 gennaio 2017, la seguente lettera:
« Onorevole Presidente, informo la S.V. che, con decreti del Presidente della Repubblica in data odierna, adottati su mia proposta, previa approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, delle deleghe di funzioni conferite dai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dell’interno, dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle politiche agricole alimentari e forestali e delle infrastrutture e dei trasporti, è stato attribuito il titolo di Vice Ministro ai rispettivi Sottosegretari di Stato presso i medesimi Dicasteri dottor Mario Giro, senatore dottor Filippo Bubbico, onorevole dottor Luigi Casero, dottor Enrico Morando, onorevole Teresa Bellanova, senatore professore Andrea Olivero e senatore Riccardo Nencini. Firmato: Paolo Gentiloni ».
Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.
La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 16 gennaio 2017, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1, commi 180, 181, lettera b), e 182, della legge 13 luglio 2015, n. 107, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione (377). Questa richiesta, in data 16 gennaio 2017, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 17 marzo 2017.
La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 16 gennaio 2017, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1, commi 180, 181, lettera d), e 182, della legge 13 luglio 2015, n. 107, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale (379). Questa richiesta, in data 16 gennaio 2017, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 17 marzo 2017.
Svolgimento di interrogazioni
3-02651 Bechis e altri - Intendimenti in merito all’adozione del bando per un nuovo concorso per dirigenti scolastici.
Risposta del sottosegretario di Stato per l’istruzione, l’università e la ricerca, Vito De Filippo.
Gli onorevoli interroganti propongono l’assunzione di iniziative finalizzate ad agevolare lo svolgimento delle numerose e fondamentali funzioni che questo personale è chiamato ad adempiere e chiedono, in particolare, di conoscere entro quali tempi verrà bandito il nuovo corso-concorso per coprire gli attuali vuoti di organico che determinano il fenomeno delle cosiddette reggenze. Si ricorda, al riguardo, che le procedure relative all’indizione e allo svolgimento del concorso a posti di dirigente scolastico sono stati oggetto di diverse modifiche normative, che si sono succedute negli ultimi anni. Il comma 217 della legge di stabilità per l’anno 2016 ha nuovamente trasferito, direi finalmente, la competenza relativa al corso-concorso per dirigenti scolastici dalla Scuola nazionale dell’amministrazione al Ministero, stabilendo che, con decreto del Ministro, siano definite le modalità di svolgimento della procedura concorsuale, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati che saranno ammessi. L’Amministrazione, dopo questa scelta normativa, ha pertanto provveduto a definire il relativo Regolamento, che è stato trasmesso al Consiglio superiore della pubblica istruzione. Si è, infatti, ritenuto opportuno avvalersi anche della consulenza tecnico-scientifica del Consiglio superiore della Pubblica istruzione, nonostante il relativo parere non sia nel caso in questione prescritto dalla legge. Il Consiglio superiore si è pronunciato in data 13 luglio 2016. Anche il Consiglio di Stato ha espresso il prescritto parere e, quindi, il regolamento potrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo la comunicazione, che avverrà a brevissimo, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e il visto e la registrazione della stessa Corte dei conti. Terminato questo iter, si procederà a chiedere al Ministro della funzione pubblica e al MEF l’autorizzazione a bandire il corsoconcorso. Quindi, si indirà. Io seguirò personalmente, anche in termini di tempi, questa procedura, così da completarla veramente nel giro di pochissimo tempo. È intenzione del Ministro bandire il corso-concorso per tutti i posti vacanti disponibili nell’anno scolastico 2016-2017, nonché per quelli che si renderanno tali nel successivo triennio. Questo dovrebbe consentire di eliminare l’annoso fenomeno delle cosiddette reggenze. Si ricorda, inoltre, che, per questo anno scolastico, sono state autorizzate 285 immissioni in ruolo. In conclusione, si evidenzia che il Governo e l’Amministrazione prestano la massima attenzione nei confronti di questa categoria e ciò proprio per le considerazioni che sono state anche elencate e suggerite proprio nell’atto parlamentare. Questo è testimoniato anche dalla norma – che sarà nota sicuramente ai parlamentari che hanno presentato l’interrogazione – che è stata introdotta proprio con l’articolo 1, comma 86, della legge n. 107 del 2015: quella norma definiva che, in ragione delle competenze attribuite ai dirigenti scolastici, il Fondo unico nazionale è stato incrementato per la retribuzione di posizioni fisse e variabili, anche per la retribuzione di risultato di questi dirigenti.
Interrogazione
4-15237 Albanella. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Premesso che: con provvedimento prot. MIUR.AOODRSI.REG.UFF. n. 11163 del 24 giugno 2016, la direzione generale per la regione siciliana emanava le indicazioni per le operazioni di attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici relative alle conferme, mutamenti e mobilità interregionale con decorrenza 1o settembre 2016, operazioni disciplinate dagli articoli 19 e 25 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni, dagli articoli 11 e 13 del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area V della dirigenza scolastica e dalle disposizioni contenute negli articoli 7 e 9 del Contratto collettivo nazionale di lavoro; in attuazione delle disposizioni sopra richiamate sono state presentate molte domande di mobilità e sono stati adottati provvedimenti, fra i quali, ad esempio, quello che riguarda la nomina del dirigente scolastico dell’istituto d’istruzione superiore I.T.N.-I.T.G.-I.T.C.-I.P.S. di Riposto, che ad avviso dell’interrogante presenterebbe profili di dubbia legittimità; il provvedimento di mobilità sopra citato risulterebbe esser stato adottato sulla base del criterio della scadenza del contratto senza valutare alcun altro elemento in relazione alla sede richiesta e al vissuto professionale degli aspiranti alla mobilità; illogica, pertanto, appare all’interrogante la scelta della amministrazione che, pur potendo scegliere senza alcuna forzatura e nella piena legittimità, ha deciso di non avvalersi di competenze uniche maturate in decenni, competenze ampiamente note alla stessa amministrazione, sia periferica, sia centrale
Chiede di sapere
- se il Ministro interrogato ritenga prevalente per l’attribuzione degli incarichi dirigenziali basarsi solo su aspetti tecnicoformali, come l’anzianità di servizio e la scadenza contrattuale, e non piuttosto valutare soprattutto il vissuto professionale e le competenze specifiche dimostrate dai dirigenti, in armonia con il processo di riforma della scuola che prevede il potere per i dirigenti di assumere i docenti sulla base delle loro competenze, sicché appare all’interrogante anacronistico oltre che illogico, legare la scelta all’anzianità di servizio o alla scadenza del contratto;
- se il Ministro interrogato ritenga legittimo l’operato della direzione regionale siciliana anche alla luce delle indicazioni sulle competenze cui si è ispirato e si ispira tutto il processo della « buona scuola »;
- se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per dare precise indicazioni alle direzioni regionali perché nell’esercizio del potere discrezionale, da esercitare in ogni caso nell’interesse della scuola, attribuiscano valore determinante al vissuto professionale ai fini del conferimento dell’incarico di dirigente scolastico.
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