Camera
Assemblea
Mercoledì 22 febbraio
Approvazione dell’articolo unico del disegno di legge di conversione del “decreto milleproroghe”
Votazione sull’articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge “milleproroghe”, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
Presenti ............................ 526
Votanti ............................. 524
Astenuti ................................ 2
Maggioranza .................... 263
Hanno risposto sì .... 337
Hanno risposto no .. 187
La Camera approva
Giovedì 23 febbraio
Approvazione in via definitiva del disegno di legge di conversione del “decreto milleproroghe”
La Camera, dopo aver esaminato gli ordini del giorno, ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato: S. 2630 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini. Proroga del termine per l'esercizio di deleghe legislative.
Interrogazione
5-10655 Pili — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Premesso che: è indispensabile, soprattutto per garantire la continuità didattica, stabilizzare i docenti precari degli istituti dell’Alta formazione artistica e musicale (Afam) inseriti nelle graduatorie nazionali della legge 128 del 2013; è indispensabile nell’ambito delle disposizioni in materia di stabilizzazione dei docenti precari del comparto dell’Alta formazione artistica e musicale attivare entro l’anno accademico 2016/2017 delle procedure di stabilizzazione, con assunzione a tempo indeterminato, del personale docente precario del comparto dell’Alta formazione artistica e musicale inserito nelle graduatorie nazionali di cui alla legge n. 128 del 2013; è indispensabile prevedere disposizioni in materia di tutela dei docenti residenti in regioni insulari; in riferimento alle regioni Sardegna e Sicilia (regioni a Statuto speciale) si deve riconoscere in modo inequivocabile l’insularità come concreta ed indiscutibile fonte di reali ed innumerevoli disagi; si dovrebbe attribuire ai docenti che risiedono nelle predette regioni il diritto di precedenza assoluta nelle fasi di reclutamento, mobilità, assegnazioni provvisorie, utilizzazioni, e altro, al fine di consentire loro di operare nelle regioni di residenza ed evitare i molteplici disagi determinati da insostenibili trasferimenti oltremare
Si chiede di sapere se il Ministro interrogato non ritenga di dover predisporre ogni utile iniziativa tesa a: a) stabilizzare i docenti precari dell’Alta formazione artistica e musicale inseriti nelle graduatorie nazionali previste dalla legge n. 128 del 2013; b) introdurre disposizioni in materia di tutela dei docenti residenti in regioni insulari; c) attribuire ai docenti che risiedono nelle predette regioni il diritto di precedenza assoluta nelle fasi di reclutamento, mobilità, assegnazioni provvisorie, utilizzazioni, e altro al fine di consentire loro di operare nelle regioni di residenza ed evitare i molteplici disagi determinati da insostenibili trasferimenti oltremare.
|
VII Commissione Cultura e X Commissione Lavoro
Martedì 21 febbraio
Atto n. 377 Schema di decreto legislativo recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione.
Il presidente Flavia Piccoli Nardelli ricorda che una proposta di parere sarà presentata il 15 marzo prossimo e sarà posta in votazione il 16 marzo 2017.
|
VII Commissione Cultura e 7ª Commissione Istruzione (Senato)
Martedì 21 febbraio
Audizione della Ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Valeria Fedeli, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Università, diritto allo studio e orientamento universitario: la ministra apre la sua audizione parlando dell’Università e affrontando, in particolare il tema del diritto allo studio: “La senatrice Puglisi ha correttamente evidenziato che si è finalmente arrivati a una fase di svolta con la previsione di una no tax area per gli studenti meno abbienti e il calmieramento per un’ulteriore fascia di studenti. Il finanziamento per il diritto allo studio è arrivato a 216 milioni di euro, mentre a inizio legislatura era di 12 milioni per anno.“Si lavorerà ai ritardi con cui vengono erogate le borse di studio e a nuove regole per il tutoraggio e l’orientamento svolto dagli atenei. La Fedeli parla poi degli studenti con disabilità: il numero di coloro che accedono agli atenei è ancora troppo basso.
Edilizia scolastica: riguardo a questo tema il Miur, dice Fedeli, sta facendo tanto. “Sono consapevole che in un panorama come quello descritto dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica in cui circa 2900 edifici scolastici si trovano in zone a rischio sismico 1 e circa 14.000 circa in zone a rischio sismico 2, obiettivamente c’è ancora moltissimo da fare”. Ben 100 milioni di euro verranno stanziati per finanziare le indagini di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici nelle aree a rischio sismico 1 e 2.
Stipendi dei supplenti: PON, sport e poi retribuzioni delle supplenze. “Il Miur e il MEF si sono impegnati a rispettare i tempi stringenti per il pagamento degli stipendi dei supplenti. Passata la fase di prima attuazione partita regolarmente a settembre 2016 e nella quale si è verificata onestamente qualche complicanza temporanea risolta strutturalmente a gennaio, con un’emissione straordinaria di pagamenti, ora possiamo dire che il nuovo modello di pagamento funziona in maniera regolare. Ovviamente continuerò a monitorare il lavoro degli uffici del Miur affinché tutti i supplenti siano pagati con regolarità“.
Insegnanti precari: prevista una fase di transizione. “Nello schema di dlgs ora in esame sul reclutamento dei docenti e sulla formazione iniziale, si prevede una fase transitoria appositamente studiata per un segmento importante dei precari della scuola quelli abilitati potranno entrare in ruolo sui posti disponibili previo superamento di un esame orale, quelli non abilitati con almeno 36 mesi di servizio potranno entrare in ruolo partecipando a un concorso semplificato, con un solo scritto anziché gli ordinari due. In entrambi i casi, svolgeranno un tirocinio ridotto rispetto a quello di 3 anni richiesto ai nuovi laureati vincitori di concorso. La legge 107/2015 ha consentito di ridurre in maniera cospicua il fenomeno del precariato, grazie alla disponibilità di oltre 55 mila posti in più per il potenziamento dell’offerta formativa, e grazie al piano assunzionale straordinario che ha autorizzato l’assunzione di 102.734 docenti per coprire tutti i posti vacanti disponibili. Ciò ha permesso di svuotare quasi completamente le Gae della scuola secondaria: rimangono pochi iscritti, che hanno scelto di non avvalersi del piano straordinario”.
Mobilità: “L’unica percentuale ridotta è quella della mobilità professionale che passa dal 20 al 10%. Tale decisione è nata anche dalla considerazione che guardando alla serie storica dei dati non si era mai giunti a consumare per intero la disponibilità del 20%”. Per l’anno scolastico 2017/18, parlando di mobilità, si torna alle regole di sempre. La Ministra fa poi riferimento ai problemi che ci sono stati all’inizio dell’anno scolastico proprio a causa della mobilità degli insegnanti. “La disponibilità di così tanti posti e l’elevatissimo numero di domande presentate (ben 107 mila) hanno comportato tempi più lunghi per tutte le operazioni necessarie per l’apertura dell’anno scolastico. Sono fermamente intenzionata a far sì che il prossimo anno scolastico si apra in modo regolare e ordinato, con tutti i docenti in cattedra sin dall’inizio delle lezioni. Tutte le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico saranno quindi realizzate con un mese di anticipo rispetto alla prassi”.
Concorso docenti e concorso dirigenti scolastici: la ministra Fedeli fa poi il punto sul concorso docenti 2016 sottolineando che tutte le procedure si concluderanno per tempo entro il prossimo settembre. Riguardo poi l’urgenza del concorso per i dirigenti scolastici, prende nuovamente l’impegno di accelerare le procedure affinché sia emanato al più presto il bando.
Docenti di sostegno: trasformazione piena da organico di fatto a organico di diritto per questi ultimi. Saranno presto assunte persone presenti in graduatorie e precarie da molto tempo grazie ai 400 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio.
|
VII Commissione Cultura
Giovedì 23 febbraio
Interrogazioni
5-09701 Carrescia: Sulla riduzione dell’organico del potenziamento nelle scuole della regione Marche per l’anno scolastico 2016/17.
Risposta del sottosegretario Vito De Filippo
L’interrogazione in discussione riguarda il bando relativo alla selezione dei docenti da assegnare ai progetti di valore nazionale nell’ambito dell’organico triennale dell’autonomia scolastica, emesso dall’Ufficio scolastico regionale per le Marche in data 30 agosto 2016 ai sensi dell’articolo 1, comma 65, della legge n. 107 del 2015 e secondo le indicazioni della nota ministeriale n. 15352 del 17 giugno 2016. L’Onorevole interrogante evidenzia che il contingente di 23 posti assegnati per tale finalità alle scuole delle Marche non è stato ricoperto integralmente e richiede l’assunzione di iniziative per ovviare alla situazione determinatasi. Al riguardo – sentito il competente Ufficio scolastico regionale – lo stesso ha confermato che, all’esito della procedura effettuata attraverso la valutazione dei curricula da parte della commissione appositamente nominata, sono stati selezionati 21 candidati a fronte dei 23 posti previsti. Non è stato possibile coprire il contingente in quanto la commissione ha ritenuto alcuni candidati non provvisti di un curriculum adeguato, mentre altri, astrattamente idonei a ricoprire l’incarico, non potevano essere selezionati dal momento che nell’organico dell’autonomia dell’istituzione scolastica di appartenenza non era presente altro docente provvisto della specifica abilitazione che potesse sostituirli senza produrre aggravio per l’erario. Successivamente alla pubblicazione degli esiti della selezione vi sono state delle rinunce, motivate per lo più da esigenze di natura personale o da ripensamenti. Il contingente regionale ammonta, pertanto, a 18 unità; ovviamente, le 5 unità mancanti continuano ad esercitare la loro attività nelle istituzioni scolastiche di appartenenza. Per tali posti l’Ufficio regionale non ha ritenuto di dover disporre un nuovo bando in quanto i docenti selezionati ed impegnati sui progetti nazionali soddisfano al momento tutte le esigenze.
5-09834 Marzana: Sul servizio pre-ruolo svolto dai docenti nelle scuole dell’infanzia paritarie ai fini del riconoscimento dell’anzianità di servizio.
Risposta del sottosegretario Vito De Filippo
L’On.le interrogante evidenzia la questione relativa al riconoscimento del servizio pre-ruolo svolto dai docenti nelle scuole paritarie dell’infanzia ai fini della ricostruzione di carriera e della determinazione dell’anzianità di servizio. Corre l’obbligo precisare preliminarmente che il riconoscimento del servizio reso riguarda diversi ambiti di applicazione. Il servizio svolto nelle scuole paritarie di ogni ordine e grado è, ad esempio, riconosciuto pienamente ai fini dell’inserimento nelle graduatorie o ai fini di alcune delle procedure concorsuali. Diversamente, ai fini delle operazioni di mobilità, viene riconosciuto unicamente il servizio svolto sino all’anno 2008 nelle scuole primarie parificate e, dal 2001, nelle scuole primarie paritarie, mentre viene riconosciuto il servizio svolto nelle scuole dell’infanzia gestite da enti locali. Questo in forza di una intesa pattizia quale quella del relativo Contratto Nazionale Integrativo. Pertanto, l’applicazione delle disposizioni normative citate deve essere declinata a seconda delle procedure amministrative che chiamano in causa la valutazione del servizio, nella considerazione che nell’ambito delle medesime detta valutazione è la stessa per tutti i partecipanti e non crea quindi discriminazioni tra soggetti che si trovano nelle stesse condizioni. Per quanto riguarda la valutazione specifica dei servizi resi nelle scuole non statali in sede di ricostruzione della carriera finalizzata all’inquadramento del docente di ruolo nelle diverse classi stipendiali o alla determinazione del trattamento di quiescenza per chi opta per la ricongiunzione del medesimo nel comparto pubblico, sono da considerarsi validi i servizi per i quali il datore di lavoro ha versato i contributi agli enti previdenziali competenti per i dipendenti pubblici. Questo in forza della diversità dei contributi versati rispetto ad altre posizioni previdenziali. Pertanto non vi è necessità di intervento da parte di questo Ministero in materia, quanto semmai di una equiparazione, ovviamente a beneficio del lavoratore, tra i diversi versamenti contributivi.
|
Senato
Assemblea
Martedì 21 febbraio
Discussione delle mozioni 1-00589, 1-00590, 1-00697 (testo 3), 1-00704, 1-00715, 1-00716, 1-00718, 1-00730, 1-00731 e 1-00732 - Docenti seconda fascia e abilitazione insegnanti precari.
Esame e rinvio.
Mozioni
1-00730 Pelino, Marin, Giro, Sibilia, Gasparri, Mandelli, Fasano, Piccoli, Malan
impegna il Governo:
- ad attuare l'esaurimento delle graduatorie a esaurimento, a partire dall'anno scolastico 2017/2018, per tutti i docenti inseriti nelle stesse, oltre il turnover, anche su posti di fatto e in deroga;
- a tutelare i docenti attualmente in graduatorie ad esaurimento, in seconda e terza fascia di istituto, al fine di giungere a una loro stabilizzazione;
- a predisporre un piano straordinario all'immissione in ruolo da graduatorie a esaurimento, secondo province di inclusione, con deroga triennale all'art. 399 del decreto legislativo n. 297 del 1994, in misura percentuale maggiore del 50 per cento, rispetto ai concorsi soprattutto nelle GaE con maggiore consistenza numerica;
- a prevedere l'ingresso nelle GaE di tutti i docenti in possesso dei requisiti abilitativi, ma che non hanno visto riconosciuto il medesimo valore concorsuale dell'abilitazione;
- a superare la disposizione di cui al comma 131 dell'art. 1 della citata legge n. 107 del 2015, che prevede che, dopo 36 mesi anche non continuativi accumulati, i docenti sono impossibilitati a conseguire incarichi;
- a modificare i parametri di considerazione del numero minimo delle classi e degli alunni per classe, soprattutto al di sotto delle 27-30 unità per le classi prime di ogni ordine e grado, anche alla luce delle normative sulla sicurezza (decreto legislativo 2 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni) ora più che mai attuale;
- a ripristinare la quantità delle ore soppresse negli istituti tecnici e professionali, viste le sentenze del TAR del Lazio (sentenze n. 3527/2013, n. 6438/15, n. 3019/16), risanando una situazione che ha generato l'esubero di molti docenti e la loro mancata assunzione, specialmente di quelli iscritti in graduatorie ad esaurimento (insegnanti tecnico-pratici principalmente);
- ad adottare misure volte a definire un secondo canale di assunzione a tempo indeterminato, mediante una procedura selettiva per soli titoli, riservato a tutti gli abilitati in possesso dei requisiti per la stabilizzazione, in virtù del processo abilitativo conseguito;
- a prevedere, nel futuro, concorsi solo per quelle classi, regioni e province, le cui GaE sono di fatto esaurite e nel contempo predisporre un piano triennale di svuotamento delle GaE.
1-00731 D'Ambrosio Lettieri, Stefano, Tomaselli, Liuzzi, Viceconte, Perrone, Aiello, Tarquinio, Boccardi, Bruni, Compagnone, Di Maggio, Milo, Zizza
impegna il Governo:
- a porre in essere ogni misura utile a ridurre il precariato nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, consentendo che gli insegnanti precari con incarichi di supplenze annuali siano regolarmente assunti;
- ad attivarsi affinché sia predisposta un'apposita norma legislativa a tutela della continuità didattica;
- a porre in essere una nuova programmazione domanda-offerta del sistema scolastico che, già dal prossimo anno 2017/2018, tenga nel dovuto conto le esigenze dei docenti e gli interessi dei discenti;
- a provvedere alla stabilizzazione in organico di tutti i posti di sostegno, anche al fine di garantire agli alunni diversamente abili una certa continuità didattica;
- ad assumere ogni iniziativa finalizzata al contenimento della dispersione scolastica, anche attraverso la diffusione del tempo pieno;
- ad incrementare l'organico dell'autonomia delle istituzioni scolastiche dell'intero territorio nazionale, anche con particolare riferimento alla Regione Puglia, che non tenga esclusivamente in conto la sola logica numerica connessa all'incremento o al decremento della popolazione scolastica;
- ad adoperarsi affinché il rapporto alunni/classe, per esempio della Regione Puglia, così come delle altre Regioni che versano nelle medesime condizioni, sia riportato ai livelli di norma.
1-00732 Barani, Mazzoni, Amoruso, Auricchio, Compagnone, D'Anna, Falanga, Gambaro, Iurlaro, Langella, Eva Longo, Milo, Pagnoncelli, Piccinelli, Scavone, Verdini
impegna il Governo:
- a voler considerare la necessità di porre in essere gli adeguati rimedi normativi, al fine di consentire ai docenti in possesso di titoli abilitanti attualmente iscritti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto di essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento;
- a mettere in atto gli opportuni interventi per affrontare e risolvere i problemi scaturiti dalla previsione condizionante del superamento dei 36 mesi di anzianità di servizio per i docenti iscritti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, al fine di garantirne l'adeguata stabilità;
- a valutare l'opportunità di avviare nuovi sistemi di abilitazione e di reclutamento, anche per permettere ai giovani laureati di accedere ai ruoli della scuola;
- a porre in essere ogni più idonea attività di monitoraggio, al fine di avere un quadro il più chiaro possibile del fabbisogno reale dei docenti nel nostro Paese, anche guardando alle diverse aree territoriali;
- ad individuare ogni misura più efficace per una reale riduzione del precariato nelle scuole, guardando con particolare attenzione ai posti di sostegno, affinché tutti i discenti, ma in particolare quelli disabili, possano realmente contare sulla pienezza del principio della continuità didattica.
|
|