Monitoraggio legislativo 27 febbraio - 3 marzo 2017

Camera

 

Assemblea

Martedì 28 febbraio

 

Annunzio della costituzione di un gruppo parlamentare.

 

Si è costituito il gruppo parlamentare “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista”, di cui fanno parte i deputati: Roberta Agostini, Tea Albini, Pier Luigi Bersani, Luisa Bossa, Angelo Capodicasa, Eleonora Cimbro, Ettore Guglielmo Epifani, Paolo Fontanelli, Filippo Fossati, Francesco Laforgia, Danilo Leva, Delia Murer, Giorgio Piccolo, Michele Ragosta, Roberto Speranza, Nicola Stumpo, Giuseppe Zappulla e Davide Zoggia, già iscritti al gruppo Partito Democratico;

 

Franco Bordo, Alfredo D’Attorre, Donatella Duranti, Claudio Fava, Francesco detto Ciccio Ferrara, Vincenzo Folino, Carlo Galli, Florian Kronbichler, Giovanna Martelli, Marisa Nicchi, Michele Piras, Stefano Quaranta, Lara Ricciatti, Arcangelo Sannicandro, Arturo Scotto e Filiberto Zaratti, già iscritti al gruppo Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà;

 

Aniello Formisano, già iscritto al gruppo Civici e Innovatori;

 

Adriano Zaccagnini, già iscritto al gruppo Misto.

 

Sono stati eletti componenti del comitato direttivo del gruppo: presidente; Francesco Laforgia; vicepresidente: Francesco detto Ciccio Ferrara; vicepresidenti e segretari d’Aula: Lara Ricciatti e Delia Murer; tesoriere: Danilo Leva.

 

Mercoledì 1 marzo

 

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

 

La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 28 febbraio 2017, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell’articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124 (391).

 

Questa richiesta, in data 28 febbraio 2017, è stata assegnata alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro) e, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), nonché, d’intesa con il Presidente del Senato della Repubblica, alla Commissione parlamentare per la semplificazione. Le predette Commissioni dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 29 aprile 2017.

 

La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 28 febbraio 2017, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al testo unico del pubblico impiego, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (393).

 

Questa richiesta, in data 28 febbraio 2017, è stata assegnata alla XI Commissione (Lavoro) e, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), nonché, d’intesa con il Presidente del Senato della Repubblica, alla Commissione parlamentare per la semplificazione. Le predette Commissioni dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 29 aprile 2017.

 

 

 

Commissioni riunite VIIª Cultura e XI Lavoro

 

Mercoledì 1 marzo

 

Atti del Governo

 

Schema di decreto legislativo recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione. Atto n. 377

 

Seguito dell’esame e rinvio

 

 

Senato

 

Assemblea

 

Martedì 28 febbraio

 

Approvazione delle mozioni nn. 730 (testo 2) e 731 (testo 2) e dell'ordine del giorno G1. Reiezione delle mozioni nn. 589, 590, 704, 715 e 716. Ritiro delle mozioni nn. 697 (testo 3), 718 e 732

 

Testi degli atti approvati:

 

Mozione 1-00730 testo 2 del 28 febbraio 2017

Pelino, Marin, Giro, Sibilia, Gasparri, Mandelli, Fasano, Piccoli, Malan, Mariarosaria Rossi.

 

impegna il Governo:

1) a proseguire nel definitivo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento come previsto dall'articolo 1, comma 109, lettera c), della legge n. 107 del 2015;

2) fermo restando lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, a tutelare ulteriormente i docenti attualmente nelle predette graduatorie, nonché quelli in seconda e terza fascia di istituto, attraverso percorsi riservati semplificati, come sarà disciplinato dal decreto legislativo attuativo della lettera b) del comma 181 della legge n. 107 del 2015;

3) a proseguire nel definitivo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento come previsto dall'articolo 1, comma 109, lettera c) della legge n. 107 del 2015;

4) a prevedere percorsi riservati semplificati per l'immissione in ruolo dei docenti abilitati attualmente iscritti nella seconda fascia di istituto, come sarà disciplinato dal decreto legislativo attuativo della lettera b) del comma 181 della legge n. 107 del 2015;

5) a prevedere percorsi riservati semplificati, come sarà disciplinato dal decreto legislativo attuativo della lettera b) del comma 181 della legge n. 107 del 2015, per l'immissione in ruolo dei docenti cui si applicherebbe il comma 131 dell'articolo 1 della legge n. 107 del 2015, il quale prevede che, dopo 36 mesi anche non continuativi accumulati, i docenti sono impossibilitati a conseguire incarichi;

6) a garantire l'attuazione dell'articolo 1, comma 7, lettera n), della legge n. 107 del 2015, nella parte in cui consente la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe;

7) a dare piena esecuzione alle sentenze n. 3527 del 2013, n. 6438 del 2015, n. 3019 del 2016 del TAR Lazio, mediante l'adozione dei necessari regolamenti modificativi dei decreti del Presidente della Repubblica nn. 87 e 88 del 2010;

8) ad adottare misure volte a definire un canale di assunzione a tempo indeterminato, mediante una procedura riservata semplificata per tutti gli abilitati, in virtù del processo abilitativo conseguito;

9) a proseguire nel definitivo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento come previsto dall'articolo 1, comma 109, lettera c) della legge n. 107 del 2015.

 

Mozione 1-00731 testo 2 del 21 febbraio 2017

D'Ambrosio, Lettieri, Stefano, Tomaselli, Liuzzi, Viceconte, Perrone, Aiello, Tarquinio, Boccardi, Bruni, Compagnone, Di Maggio, Milo, Zizza.

 

 impegna il Governo:

1) a porre in essere ogni misura utile a ridurre il precariato nelle scuole italiane di ogni ordine e grado anche attraverso la piena attuazione di quanto sarà previsto dal decreto legislativo attuativo della lettera b) del comma 181 dell'articolo 1 della legge n. 107 del 2015;

2) ad attivarsi affinché sia sempre più rafforzata la continuità didattica;

3) a provvedere alla graduale stabilizzazione in organico dei posti di sostegno, anche al fine di garantire agli alunni diversamente abili una certa continuità didattica;

4) ad assumere ogni iniziativa finalizzata al contenimento della dispersione scolastica, anche attraverso la diffusione del tempo pieno;

5) ad incrementare l'organico dell'autonomia delle istituzioni scolastiche dell'intero territorio nazionale tenendo conto, oltre che dell'incremento o del decremento della popolazione scolastica, anche del tempo scuola, della presenza di aree montane o di piccole isole, di aree interne, a bassa densità demografica o a forte processo immigratorio, nonché di aree caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica, ai sensi dell'articolo 1, comma 95, della legge n. 107 del 2015;

6) a garantire l'attuazione dell'articolo 1, comma 7, lettera n) della legge n. 107 del 2015, nella parte in cui consente la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe.

 

Ordine del Giorno G1

Puglisi, Di Biagio, Barani, Marcucci, Conte, Di Giorgi, Berger, Fasiolo, Elena Ferrara, Idem, Laniece, Lo Moro, Luigi Marino, Martini, Micheloni, Ruta, Ricchiuti, Zavoli, Zin, Mazzoni, Amoruso, Auricchio, Compagnone, D'anna, Falanga, Gambaro, Iurlaro, Langella, Eva Longo, Milo, Pagnoncelli, Piccinelli, Scavone, Verdini.

 

impegna il Governo:

1) a proseguire nel progressivo consolidamento, avviato con la legge di bilancio per l'anno 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232), dell'organico di fatto nell'organico dell'autonomia delle scuole, che comprenda anche i posti di sostegno per garantire la necessaria continuità didattica, corrispondendo alle effettive esigenze degli alunni e degli studenti con disabilità;

2) a monitorare e censire la consistenza delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie di merito del concorso attualmente in fase di chiusura, al fine di determinare il fabbisogno di insegnanti anche in relazione alle classi di insegnamento per le quali le rispettive graduatorie ad esaurimento e graduatorie di merito siano attualmente esaurite o prossime all'esaurimento, armonizzando le necessarie esigenze della fase transitoria con le tempistiche e modalità di avvio del nuovo sistema di reclutamento;

3) a definire opportune misure, anche in sede normativa, al fine di prospettare un percorso riservato semplificato di immissione in ruolo per gli insegnanti iscritti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto;

4) a prevedere modalità di immissione in ruolo in favore dei docenti che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio iscritti nelle seconde e nelle terze fasce delle graduatorie di istituto. Tali modalità dovranno prevedere percorsi riservati semplificati, modificando la fase transitoria prevista all'articolo 17 dello schema di decreto legislativo attuativo della lettera b) del comma 181 dell'articolo 1 della legge n. 107 del 2015, ora all'esame delle Commissioni parlamentari competenti, e tenendo in considerazione la cospicua giurisprudenza in materia;

5) a determinare quanti posti saranno a disposizione delle seconde e terze fasce di istituto e per quanto tempo durerà la fase transitoria;

6) a garantire l'assunzione di insegnanti specializzati di sostegno;

7) a consentire ai neolaureati adeguate possibilità di accesso ai ruoli della scuola;

8) a valorizzare pienamente la formazione e l'esperienza dei docenti.

 

A seguito dell’approvazione del suddetto Ordine del Giorno, il Ministro Fedeli ha rilasciato il seguente comunicato stampa.

 

Scuola, Fedeli: “Bene ampia convergenza in Senato su precariato.

Ora lavorare tutti insieme per soluzioni condivise”

 

La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli esprime “piena soddisfazione” per la larga convergenza emersa in Senato sull’ordine del giorno di maggioranza sul personale della scuola che ha recepito le riformulazioni chieste dal Governo. “Questa convergenza - sottolinea Fedeli - risponde alla necessità di fare della scuola non un terreno di scontro politico, ma un tema su cui dibattere, partendo magari anche da posizioni distanti, con l’obiettivo comune di trovare soluzioni condivise ai problemi”.

 

“Con la legge 107, la Buona Scuola, sono stati fatti passi molto importanti sul tema del precariato - aggiunge Fedeli -. Attraverso il piano assunzionale straordinario del 2015 e il successivo concorso sono state date risposte attese per molti anni. Si è trattato di un’importante opera di stabilizzazione che ora proseguirà, come previsto dalla legge 107, attraverso il decreto attuativo che punta a rivedere il sistema di ingresso nella scuola, con una necessaria fase transitoria. Su questo testo lavoreremo insieme alle commissioni parlamentari, forti anche della convergenza che si è vista oggi in Senato, per continuare a dare risposte a chi le sta aspettando da anni e intanto disegnare un accesso alla professione docente che eviti, in futuro, di replicare errori che hanno lasciato per troppo tempo le docenti e i docenti nell’incertezza e le nostre ragazze e i nostri ragazzi senza la dovuta continuità didattica”.

 

Gruppi parlamentari, costituzione e variazioni nella composizione

 

I senatori Bubbico, Casson, Corsini, Dirindin, Fornaro, Gatti, Gotor, Granaiola, Guerra, Lo Moro, Migliavacca, Pegorer, Ricchiuti e Sonego hanno comunicato di costituire il Gruppo parlamentare denominato Articolo 1 - Movimento democratico e progressista, indicando quale Presidente del Gruppo la senatrice Maria Cecilia Guerra. Pertanto i predetti senatori cessano di appartenere al Gruppo del Partito Democratico.

 

Interrogazione

 

4-07082 Petraglia - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

 

Premesso che:

la legge 13 luglio 2015, n. 107, la "Buona scuola", ha disciplinato, dal comma 33 al 43 dell'articolo 1, i percorsi dell'alternanza scuola-lavoro, "al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti";

le disposizioni prevedono 400 ore da dedicare al progetto per gli istituti tecnici e professionali e 200 ore per i licei, con la possibilità di svolgere tali attività anche durante la sospensione delle attività didattiche;

se, da un lato, risulta intuibile il legame con i percorsi formativi degli istituti tecnici e professionali, lo stesso non può dirsi per ciò che concerne i licei, data la difficoltà a sviluppare progetti coerenti con i programmi;

inoltre, è stata da subito segnalata l'inopportunità di un sistema che affida al solo dirigente scolastico la scelta delle imprese e degli enti pubblici e privati cui affidare lo svolgimento dei percorsi di alternanza, senza la collaborazione degli altri soggetti che animano il mondo della scuola: genitori, insegnanti, alunni;

la mancata definizione di criteri volti a individuare nel dettaglio le modalità dei percorsi ha lasciato, tra l'altro, un eccessivo margine di manovra sia alle aziende che ai dirigenti: numerosi sono stati i casi di denuncia nel corso dell'ultimo anno circa la scarsa coerenza delle attività con i progetti formativi e le aspettative degli studenti;

particolare preoccupazione ha destato la scelta del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca di affidare anche all'azienda McDonald's la possibilità di organizzare i percorsi di alternanza. La società, per quanto di indubbio protagonismo in ambito economico, non sembra essere un modello virtuoso verso cui indirizzare gli studenti, essendo stata in qualche occasione al centro di denunce sull'inadeguatezza delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti;

appare dunque poco chiaro quale tipo di competenze si voglia sviluppare negli studenti: il rischio concreto è che l'alternanza scuola-lavoro si traduca in un periodo di preparazione alla precarietà e allo sfruttamento in cui lo studente, ad una lettura dei dati sulla disoccupazione giovanile, potrebbe trovarsi una volta concluso il percorso scolastico;

un elemento confermato dalle notizie degli ultimi giorni, con la pubblicazione di un elenco dei committenti che risultano aver maggiormente acquistato i voucher nel 2016, fornito dall'INPS: McDonald's risulta essere tra le aziende leader di questo meccanismo lavorativo, a giudizio dell'interrogante inumano;

i dati sull'utilizzo di voucher in Italia sono infatti drammatici: l'Osservatorio sul precariato dell'Inps ha calcolato come il numero di voucher, destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, venduti da gennaio a ottobre 2016, si attesti intorno ai 121,5 milioni, con un incremento del 32,5 per cento rispetto i primi 10 mesi del 2015: numeri inaccettabili, che demoliscono definitivamente qualsiasi prospettiva di un lavoro dignitoso, stabile e certo per milioni di cittadini, soprattutto giovani;

è quindi necessario un generico ripensamento sui percorsi di alternanza scuola-lavoro e un immediato intervento sulla questione della partecipazione dell'azienda McDonald's: gli studenti dovrebbero essere preparati a ricercare e pretendere, nel mondo lavorativo, un lavoro in linea con la loro preparazione e personalità, tutelato e con un'adeguata retribuzione, non rassegnandosi a formule di precariato e svalutazione,

 

si chiede di sapere:

  • se il Ministro in indirizzo sia informato di quanto riportato;
  • se non intenda attivarsi per quanto di competenza per promuovere correzioni alle criticità dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, come impostati dalla legge 13 luglio 2015, n. 107;
  • se non intenda altresì intervenire nell'immediato per fare in modo che l'azienda McDonald's, alla luce dei dati sull'utilizzo dei voucher, venga esclusa dai percorsi di alternanza scuola-lavoro.

 

Mercoledì 1 marzo

 

Interrogazione

 

4-07088 Montevecchi - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per la semplificazione e la pubblica amministrazione

Premesso che:

il comma 11 dell'articolo 72 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha stabilito che "le pubbliche amministrazioni (...) possono, a decorrere dalla maturazione del requisito di anzianità contributiva per l'accesso al pensionamento (...) risolvere il rapporto di lavoro e il contratto individuale anche del personale dirigenziale, con un preavviso di sei mesi";

l'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, ha elevato a 65 anni di età il requisito di accesso alla pensione di vecchiaia per le donne del pubblico impiego, e, a partire dal gennaio 2011, ha previsto che il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico si ottiene solo dopo trascorso anno dal conseguimento dei requisiti previsti per l'accesso alla pensione di anzianità o vecchiaia;

considerato che, a parere dell'interrogante:

la norma ha in primo luogo espulso una generazione dal mondo del lavoro, senza creare un ricambio, lasciando agli enti pubblici la possibilità di ricorrere alla "risoluzione forzosa" del rapporto di lavoro per quei dipendenti, che avevano maturato 40 anni di contributi, senza specificarne i criteri applicativi;

tale lacuna ha dato luogo a favoritismi e disparità di trattamento: molti insegnanti sono stati costretti al pensionamento, pur avendo ancora tanto da insegnare; molte collaborazioni esterne al mondo scolastico non sono state più attivabili, a causa del pensionamento.

 

Si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e se ritengano opportuno, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, adottare le misure necessarie, volte a verificare se vi siano stati casi di favoritismi nei provveditorati e, nel caso, quali iniziative intendano intraprendere al riguardo.

5ª Commissione Bilancio

Martedì 28 febbraio

 

Parere approvato su atti del Governo

 

Atto del Governo n. 377 (formazione iniziale e accesso all’insegnamento)

 

La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato lo schema di decreto in titolo, preso atto che l'attuazione dell'articolo 4, comma 3, in materia di formazione continua dei docenti, avverrà nell'ambito delle risorse già previste allo scopo dalla legislazione vigente esprime parere non ostativo, con i seguenti presupposti:

  • che il tirocinio presso università ed istituti A.F.A.M., di cui all'articolo 12, comma 3, non comporti nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato;
  • che il Fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge n. 107 del 2015, impiegato a copertura dall'articolo 18 dello schema di decreto, sia capiente e il suo utilizzo non incida su altre finalizzazioni;
e con le seguenti condizioni:
  • che sia chiarito che la maggiorazione del cinque per cento dei posti messi a concorso, prevista dall'articolo 7, comma 4, dà luogo, per gli interessati, ad un'idoneità e non ad un diritto soggettivo all'assunzione;
  • che sia altresì chiarito che l'iscrizione ai corsi di specializzazione "in sovrannumero" (artt. 15 e 16) deve avvenire senza che si generino ulteriori oneri a carico delle università e che, dal momento che coinvolge i docenti di istituti paritari, non conferisca un diritto all'assunzione nella scuola pubblica.

 

Atto del Governo n. 379 (istruzione professionale)

 

La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato lo schema di decreto in titolo, esprime, per quanto di propria competenza, parere non ostativo nei seguenti presupposti:

  • che il modello di personalizzazione didattica e l'attività di tutoraggio previsti dall'articolo 1, comma 3, e dall'articolo 5, comma 1, lettera a) si attuino nell'ambito delle risorse già disponibili per il miglioramento dell'offerta formativa e che, pertanto, le disposizioni non possano dar luogo a rivendicazioni retributive ovvero a prestazioni comunque dovute da parte dell'istituto scolastico;
  • che l'assegnazione di docenti ITP presso gli "uffici tecnici" di ciascun istituto scolastico, di cui all'articolo 4, comma 5, avvenga nell'ambito dell'organico dell'autonomia già individuato e finanziato ovvero tramite il reimpiego di docenti in esubero, senza determinare maggiore fabbisogno di personale;
  • che il fabbisogno di docenti ITP quantificato dal Governo e posto alla base della norma di cui all'articolo 9, faccia riferimento all'effettivo andamento delle iscrizioni e che la stima del loro incremento (in quanto compensato con la diminuzione dei docenti laureati) abbia carattere prudenziale rispetto alla condizione attuale dell'organico.

 

Atto del Governo n. 380 (sistema integrato di istruzione 0-6 anni)

 

La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato lo schema di decreto in titolo, esprime, per quanto di propria competenza, parere non ostativo, con i seguenti presupposti:

  • che l'obiettivo di «escludere i servizi educativi per l'infanzia dai servizi pubblici a domanda individuale» di cui all'articolo 8, comma 1, non comporti di per sé forme di completa gratuità e che sia comunque garantito l'equilibrio finanziario delle prestazioni;
  • che le risorse utilizzate a valere sul Fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge n. 107 del 2015, siano disponibili e il loro utilizzo non incida su altre finalizzazioni;

e con la seguente osservazione:

  • la previsione di una soglia massima di partecipazione delle famiglie alle spese di funzionamento, stabilita dalla Conferenza unificata, secondo quanto previsto dall'articolo 9, comma 1, rischia di creare una rigidità nei bilanci degli enti coinvolti. Tale strumento andrà pertanto utilizzato tenendo conto dei necessari margini di manovra di bilancio volti ad affrontare anche periodi finanziari di maggiore criticità.

 

 


» Documenti allegati:
   Documento allegato ... QUI il monitoraggio legislativo
   Documento allegato ... QUI il DL pubblico impiego n. 391
   Documento allegato ... QUI il DL pubblico impiego n. 393


 
Categoria: Lavori parlamentari Data di creazione: 03/03/2017
Sottocategoria: Monitoraggio legislativo Ultima modifica: 03/03/2017
Permalink: Monitoraggio legislativo 27 febbraio - 3 marzo 2017 Tag: Monitoraggio legislativo 27 febbraio - 3 marzo 2017
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