Preg.ma Ministra,
Le scrivo questa lettera aperta per esporLe la situazione (impegnativa e complessa) dei servizi amministrativi e le ragioni (spesso incomprese e disattese) del personale ATA.
Come a Lei ben noto per legge e regolamento (art. 21 L. 59/97, art. 14 DPR 275/99 ed altre disposizioni) le Istituzioni Scolastiche svolgono direttamente e con piena responsabilità le funzioni riguardanti:
- la carriera scolastica ed il rapporto con gli alunni (di media 900 per ogni scuola);
- lo stato giuridico ed economico del personale (di media oltre 100 unità per ogni scuola);
- la gestione del patrimonio, delle risorse finanziarie e dell'attività negoziale (centinaia di migliaia di euro direttamente in cassa, centinaia di migliaia di euro attraverso il sistema del cedolino unico, l’acquisto di beni e servizi, a volte l’esecuzione di lavori);
- le tematiche della trasparenza, dell'accesso e della privacy;
- le problematiche inerenti la tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- buona parte dei processi di digitalizzazione (protocollo informatico, gestione documentale, conservazione sostitutiva etc… etc…), con un sistema informativo nazionale (SIDI) che non sempre funziona adeguatamente.
Le attività e funzioni delle Istituzioni Scolastiche (anche quelle di natura amministrativa) sono state significativamente modificate e aumentate per quantità e qualità dalla recente legge di riforma della scuola (L.107/2015) che, però, non si è minimamente (pre) occupata dei servizi amministrativi e del relativo personale.
Le descritte funzioni impongono una complessa e variegata attività amministrativa che viene svolta operativamente dagli uffici di segreteria delle scuole, con la presenza di categorie e profili professionali ai quali viene richiesto un continuo ed incessante aggiornamento culturale ed operativo, solo in parte assistito dal Ministero nelle sue diverse articolazioni.
Ai servizi amministrativi sono preposti un Direttore SGA per ogni scuola (salvo, purtroppo, le scuole sottodimensionate dall'1/9/2012) ed un numero differenziato di Assistenti Amministrativi in base a tabelle organiche che sono state ridotte dal D.L. 112/2008 (meno 44.500 unità) e dalla Legge di Stabilità 2015 (meno 2.020 unità). Quest’ultima ha anche ridefinito, in peggio, la disciplina delle supplenze brevi, generando non poche difficoltà al corretto funzionamento delle scuole.
Da sottolineare che allo stato della normazione non vi sono regole per il reclutamento dei Direttori SGA, mentre in tema di sostituzione degli stessi esistono solo parziali e inadeguate disposizioni contenute nel vigente CCNL del Comparto Scuola e nelle annuali contrattazioni integrative.
Dall'istituzione del profilo professionale dei Direttori SGA - avvenuta nell’ormai lontano settembre del 2000 - non sono stati mai banditi concorsi, nel 2010 vi è stato un percorso di mobilità professionale verticale che ha consentito a circa 900 unità di Assistenti Amministrativi di passare Direttori SGA e al momento i posti vacanti sono superiori alle 1.200 unità, con sofferenze “enormi” in alcune realtà regionali del centro - nord (quest’anno per la prima volta, alcuni Uffici periferici del MIUR delle citate Regioni, hanno addirittura emanato interpelli su tutto il territorio nazionale per la copertura dei posti in parola). La descritta situazione è destinata ad aggravarsi con l’inizio del prossimo anno scolastico poiché avremo circa 500 pensionamenti. Il che porterà l’ammontare delle “scoperture” a circa 1.700 unità corrispondenti ad oltre il 20% dei posti in organico di diritto. Una situazione oggettivamente impossibile da mantenere, che impone l’emanazione urgente del bando di concorso per reclutare i Direttori SGA su tutti i posti vacanti e disponibili. A questo concorso dovrà essere consentita la partecipazione di quegli Assistenti Amministrativi che da anni sostituiscono i Direttori SGA senza, peraltro, percepire un adeguato corrispettivo per l’indennità di funzioni superiori.
Da non dimenticare, poi, la condizione particolarmente gravosa dei Direttori SGA obbligati a lavorare su due scuole (quella di titolarità ed un’altra sottodimensionata) che dal 1° settembre 2015 non percepiscono il dovuto (per legge) compenso mensile, poiché il CCNL 10/11/2014 è scaduto il 31/08/2015 e nessuno si è preoccupato di rinnovarlo.
Disciplina delle mansioni, compiti e profilo professionale dei Direttori SGA necessitano di un più puntuale raccordo con le funzioni del Dirigente Scolastico (di cui il DSGA è coadiuvante per legge, art. 25 D. Lgs. 165/2001) e di una chiara indicazione di competenze e responsabilità nell’emanando nuovo regolamento di contabilità (su questo regolamento previsto dall’art. 1 c. 143 L. 107/2015 si registra un eccessivo ritardo, doveva essere emanato nel gennaio 2016 ed ancora non vede “luce”).
Le regole per il reclutamento degli Assistenti Amministrativi (artt. da 550 a 560 del T.U. 297/94, parzialmente modificati dalla L. 124/99) sono vecchie e inadeguate (ancora graduatorie provinciali permanenti per soli titoli). Trattasi di regole che sostanzialmente provengono dai decreti delegati del 1974 (DPR 420/74), in un contesto completamente diverso dall’attuale.
Inoltre, disciplina delle mansioni, compiti e profilo professionale degli Assistenti Amministrativi - formalizzati in discutibili norme del vigente CCNL del comparto scuola - sono lontani anni luce dall'attività quotidiana che gli stessi sono chiamati a svolgere per far funzionare le scuole, con un livello di professionalità acquisito sul campo che non viene assolutamente riconosciuto e valorizzato. Si pensi, come esempio, che nel profilo degli Assistenti Amministrativi è riportata la seguente declaratoria “… esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione…” (nell’epoca del digitale l’uso di strumenti e programmi informatici è indispensabile con buona pace “dell’anche”). Si impone una diversa disciplina di reclutamento e una nuova declaratoria delle mansioni.
Le innovazioni tecnologiche intervenute sia sul versante delle attività amministrative che di quelle didattiche (attività laboratoriali) impongono la presenza di un profilo di tecnico (Assistente Tecnico) anche nelle scuole del primo ciclo.
Inoltre, la sperimentazione ormai ultra decennale dei servizi esternalizzati di pulizia e sorveglianza, con accantonamento di circa 12.000 posti di collaboratore scolastico, ha dimostrato tutta la sua inefficacia senza far conseguire nessun significativo risultato in termini di riduzione della spesa pubblica.
Questa condizione, unitamente a quella dei CO.CO.CO. nelle segreterie scolastiche, deve essere urgentemente modificata.
Spiace constatare che nell’atto del Governo sottoposto a parere parlamentare (Camera dei Deputati n. 393) riguardante lo schema di decreto legislativo recante “Modifiche e integrazioni al Testo Unico del Pubblico Impiego, di cui al Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165” il personale ATA venga escluso dalla nuova disciplina del lavoro flessibile (art. 9 c. 1 lett. g) dello schema) mantenendo per il reclutamento a tempo determinato l’ormai obsoleta normazione di cui al D.M. 430/2000 che non si applica ai Direttori SGA. Purtroppo, lo schema citato esclude il personale ATA (art. 20 c. 9) anche dalla disposizione concernente il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni. Entrambi le esclusioni indicate risultano incomprensibili, per le ragioni dianzi descritte in ordine al reclutamento e per la rilevante presenza di precariato del personale ATA. Non si deve dimenticare che la già citata L. 107/2015 si è preoccupata di “stabilizzare”, anche con un piano straordinario di assunzioni, il solo personale docente.
Una diversa attenzione ai servizi amministrativi tecnici ausiliari ed al personale agli stessi preposto - con necessari interventi normativi su più livelli - non può che risultare positiva per il buon andamento del sistema istruzione nel suo complesso.
Certo dell’attenzione che Ella, Sig.ra Ministra, vorrà riservare al contenuto della presente lettera, Le dichiaro la disponibilità ad ogni utile confronto ed approfondimento e Le rivolgo i più cordiali saluti.
Lì, 13.03.2017
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani