Vogliamo raccontare la vicenda accaduta ad una malcapitata collega Direttrice SGA in servizio in due scuole nella provincia di Reggio Calabria. Lo facciamo perché la vicenda riguarda molte delle scuole sottodimensionate (oltre 300) ed è emblematica di un maltrattamento inaccettabile da parte di un pessimo datore di lavoro pubblico: il MIUR.
La collega interessata nell'a.s. 2015/2016 viene assegnata dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria - in aggiunta al servizio svolto nella scuola di titolarità - anche ad una scuola sottodimensionata in base ad una precisa disposizione di legge, che per il caso specifico prevede un'identità mensile avente carattere di spesa fissa.
Inutilmente atteso per l'intero periodo coinvolto (un anno) il pagamento dell'indennità spettante in base al CCNL del 10/11/2014, la collega presenta un ricorso per decreto ingiuntivo al Tribunale di Palmi, che lo accoglie ed ingiunge al MIUR - Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria di pagare all'interessata la somma complessiva di € 2.568,00 oltre interessi legali e rivalutazione monetaria.
Non pago di avere usufruito della prestazione di lavoro aggiuntiva senza aver corrisposto il compenso dovuto, invece di dar seguito alla ineccepibile decisione del Giudice adito, "l'ineffabile" MIUR - Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria presenta un ricorso in opposizione (attraverso l'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria) nel quale si afferma che "il credito azionato in giudizio dalla odierna opposta non era e non è certo, né liquido ne' esigibile".
In buona sostanza "il padrone delle ferriere" afferma che ha il potere di imporre lavoro aggiuntivo ma non il dovere di pagarlo e vorrebbe che questa sua pretesa venisse accolta dal Giudice.
Siamo difronte ad un atteggiamento offensivo della dignità e dei diritti di un prestatore di lavoro subordinato assolutamente inaccettabile e che non può passare sotto silenzio.
Li, 11.04.2017
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: si allegano gli atti giudiziari citati: