Camera

Assemblea

 

 

Lunedì 26 giugno

 

Interrogazione

 

(5-11652) Massimiliano Bernini, Chimienti, D’uva, Vacca, Di Benedetto e Brescia. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Il 1° giugno 2017 è stato emanato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il decreto ministeriale n. 374 per l’aggiornamento della seconda e della terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo, per il triennio scolastico 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020; all’articolo 7, il decreto fissa, al 24 giugno 2017, il termine di presentazione delle istanze; nell’articolo di « OrizzonteScuola.it » del 18 giugno 2017 si legge che « le istituzioni scolastiche destinatarie delle domande, avranno cura di valutarle e trasmetterle al sistema informativo tramite le relative funzioni che saranno rese disponibili dall’8 giugno al 30 giugno »; secondo quanto riportato dalla stessa testata, ciò non permette agli uffici amministrativi di lavorare con criteri di professionalità e competenza necessari a valutare correttamente le molteplici domande che perverranno; anche la Uil Scuola di Como si associa alle rimostranze di « OrizzonteScuola.it », sposando in pieno la denuncia che arriva dagli assistenti amministrativi e dai direttori dei servizi generali e amministrativi di Como e in particolare dalla « Rete Erbese », in merito alle scadenze relative al rinnovo delle graduatorie di II e III fascia d’Istituto; si legge come in questo periodo tutti gli istituti del nostro Paese siano interessati da molteplici adempimenti legati al termine dell’anno scolastico tra i quali il calcolo delle ferie dei docenti al 30 giugno, i trattamenti di fine rapporto, gli scrutini, gli esami di stato, senza contare le scadenze del fondo d’istituto, l’alternanza scuola lavoro e gli adempimenti legati ai nuovi progetti Pon ed Erasmus; il carico di lavoro del personale delle segreterie è reso ancora più gravoso a causa dell’impossibilità di sostituire le assenze per malattie e di provvedere al turnover legato al godimento delle ferie di cui non è possibili fruire in altri periodi dell’anno; dovrebbe essere emanato a breve il decreto ministeriale sull’aggiornamento della III fascia ATA la cui valutazione e trasmissione graverà ancora sulle segreterie delle istituzioni scolastiche; per quanto sopra esposto, la Uil scuola di Como chiede la proroga dei termini dell’inserimento delle istanze dei docenti e una seria riflessione sul lavoro aggiuntivo a cui sono sottoposti gli operatori degli uffici di segreteria e di riflesso dei direttori dei servizi generali e amministrativi.

 

Si chiede di sapere se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa; se intenda accogliere le sollecitazioni concernenti la proroga dei termini dell’inserimento delle istanze dei docenti; se e quando intenda, disporre l’aggiornamento della seconda e della terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo considerato che per l’interrogante sarebbe necessario un tempo ampio di elaborazione, prima di procedere con tale aggiornamento; se non ritenga opportuno assumere iniziative per prevedere la totale informatizzazione dell’inserimento delle istanze dei docenti; quali iniziative siano state previste, alla luce delle criticità sopra evidenziate, per garantire un corretto funzionamento degli uffici amministrativi competenti in materia.

 

(4-17076) Minardo. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Il comma 136 della legge n. 107 del 2015 ha istituito il Portale unico dei dati della scuola al fine di rendere disponibile alla consultazione pubblica i dati relativi agli istituti scolastici del Paese tra i quali, l’anagrafe dell’edilizia scolastica che contiene anche le informazioni relative alla sicurezza antisismica delle strutture; secondo una ricerca condotta da L’Espresso sulla base di tali dati sono circa 2700 le scuole che si trovano in zone ad alto rischio sismico ma non risultano possedere i requisiti di sicurezza antisismica; non è migliore la situazione degli altri istituti scolastici collocati in zone meno pericolose ma comunque non adeguati: in base ai dati, aggiornati all’anno scolastico 2015/2016, 9 edifici su 10 non garantiscono il rispetto degli standard di sicurezza; da tali dati si apprende che nella provincia di Ragusa su 320 edifici scolastici solo 38 hanno una progettazione antisismica a norma: a Comiso, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Santa Croce Camerina non c’è un solo istituto a progettazione antisismica; a Scicli ce ne è uno solo, a Modica 5 su 55 e a Vittoria 8 su 55; un terzo dei 12 istituti di Ispica è antisismico e a Ragusa, 14 su 59; la provincia di Ragusa è una delle zone a più alto rischio sismico nel Paese eppure gli interventi di adeguamento degli edifici scolastici non sembrano essere compresi, nei fatti, tra le priorità degli enti locali preposti

 

Si chiede di sapere quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato affinché gli enti definiscano nel più breve tempo possibile la geografia dello status degli edifici scolastici dei loro territori e ad avviare i necessari interventi di adeguamento alle normative sismiche quali elementi prioritari della loro azione di governo del territorio e della loro spesa amministrativa, adiuvandoli attraverso finanziamenti ad hoc, finalizzati solo a questo scopo.

 

Martedì 27 giugno

 

Interrogazione

 

(4-17087) Brignone, Civati, Andrea Maestri e Pastorino. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Le organizzazioni sindacali marchigiane del comparto scuola esprimono molta preoccupazione in vista del nuovo anno scolastico nelle aree colpite dal terremoto; dopo aver sollecitato per circa sette mesi un incontro tra la regione, l’ufficio scolastico regionale e i sindaci del cratere, finalmente nei giorni scorsi c’è stata la notizia dell’avvenuta riunione; i sindacati dichiarano che: « L’esito dell’incontro, da quanto risulta, ha visto confermate le priorità che le Organizzazioni Sindacali avevano già individuato e incluso in numerosi documenti, compresi quelli presentati in audizione davanti al Ministero della Pubblica Istruzione il 30 gennaio scorso. Temiamo però che – i toni della nota si fanno più pungenti – l’azione della Regione rappresenti purtroppo lo sforzo tardivo di mettere mano a una situazione delicata che avrebbe meritato attenzione immediata e ben altre tempistiche di intervento. Le soluzioni individuate (mantenimento di classi e Organici precedenti al sisma per tre anni) durante l’incontro con i sindaci, per quanto corrette, rischiano di essere vanificate dalla già avvenuta definizione delle dotazioni organiche, soprattutto per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, l’istruzione primaria e secondaria di primo grado »; per tutelare il futuro dei territori colpiti dal sisma e la professionalità del personale docente, occorre che sia approvato in tempi rapidi il decreto finalizzato allo sblocco di risorse specifiche per l’organico aggiuntivo a servizio delle scuole del cratere sismico il cui iter è in corso da molto tempo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per la firma del Presidente; gli studenti marchigiani dei centoquaranta comuni del cratere sismico, grazie a un accordo tra Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e Associazione editori avranno la possibilità di ottenere i libri di testo gratuiti, tuttavia rischiano non vedersi garantite scuole e personale docente.

 

Si chiede di sapere se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e quali iniziative intenda mettere in campo, per quanto di competenza, per garantire l’organico aggiuntivo a servizio delle scuole del cratere sismico, necessario per il futuro di studenti, territorio e personale scolastico; quali siano i motivi che non consentono l’approvazione immediata del decreto del Presidente del Consiglio finalizzato a destinare le risorse necessarie all’aumento dell’organico di docenti, amministrativi e collaboratori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Senato

 

Assemblea

 

Martedì 27 giugno

 

Interrogazione

 

(4-07697) Cardinali, Fabbri - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali

 

Il decreto-legge n. 189 del 2016, recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma", convertito, con modificazioni, dalla legge n. 229 del 2016, dispone, all'articolo 48, comma 13-bis, misure per le richieste di anticipazione della posizione individuale maturata, avanzate da parte degli aderenti alle forme pensionistiche complementari; il comma prevede che per ragioni attinenti agli eventi sismici, le richieste di anticipazione della posizione di cui all'articolo 11, comma 7, lettere b) e c), del decreto legislativo n. 252 del 2005, avanzate da parte degli aderenti alle forme pensionistiche complementari residenti nei comuni danneggiati, a prescindere dal requisito degli 8 anni di iscrizione ad una forma pensionistica complementare, si applichi per la durata di 3 anni a partire dal 24 agosto 2016, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 11, comma 7, lettera a); tale ultima disposizione prevede che gli aderenti alle forme pensionistiche complementari possono richiedere un'anticipazione della posizione individuale maturata "in qualsiasi momento, per un importo non superiore al 75 per cento, per spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche. Sull'importo erogato, al netto dei redditi già assoggettati ad imposta, è applicata una ritenuta a titolo d'imposta con l'aliquota del 15 per cento ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali"; considerato che il regime derogatorio dovrebbe interessare tanto i dipendenti privati quanto quelli pubblici, tenuto conto che la norma non prevede una distinzione tale da far intendere l'esclusione dei pubblici dipendenti; rilevato che il 13 giugno 2017 la COVIP, autorità amministrativa indipendente che ha il compito di vigilare sul buon funzionamento del sistema dei fondi pensione a tutela degli aderenti e dei loro risparmi destinati a previdenza complementare, ha reso noto la propria posizione interpretativa ritenendo di escludere i dipendenti pubblici dalla disposizione, in quanto soggetti al regime delle anticipazioni previsto dal decreto legislativo n. 124 del 2013.

 

Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti; se non ritenga di intervenire urgentemente per fare chiarezza sull'interpretazione autentica da attribuire alla norma, prevedendo l'eventuale estensione ai pubblici dipendenti dell'applicazione del regime derogatorio introdotto dall'articolo 48, comma 13-bis, del decreto-legge n. 189 del 2016.

 

 

 


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Categoria: Lavori parlamentari Data di creazione: 30/06/2017
Sottocategoria: Monitoraggio legislativo Ultima modifica: 30/06/2017
Permalink: Monitoraggio legislativo 26 giugno - 30 giugno 2017 Tag: Monitoraggio legislativo 26 giugno - 30 giugno 2017
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