Una cattiva politica (governativa, parlamentare e degli Enti Territoriali) ed una pessima burocrazia ministeriale (centrale e periferica , a Viale Trastevere e non solo) stanno distruggendo l'amministrazione delle istituzioni scolastiche, sulle quali viene scaricata a getto continuo una mole impressionante di lavoro .
I servizi amministrativi delle scuole debbono gestire gli alunni, il personale, la contabilità, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la riservatezza, la trasparenza e spesso anche gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, ai quali da tempo gli Enti Locali non riservano le attenzioni prescritte per legge (L.23/1996 ).
A fronte di quanto sinteticamente esposto, che potrebbe essere rappresentato con dovizia di particolari su ognuna delle tematiche citate, a partire dal 2009 abbiamo registrato:
- una riduzione di personale ATA pari a 46.520 unità in organico di diritto: aumenta il lavoro e diminuisce il personale;
- una disciplina assurda sulle supplenze brevi (sono qualificate tali anche quelle che si protraggono per diversi mesi) che impedisce la sostituzione degli Assistenti Amministrativi e Tecnici e rende difficoltosa quella dei Collaboratori Scolastici;
- la permanenza di servizi esternalizzati di pulizia e sorveglianza che ne hanno peggiorato l’organizzazione e l'erogazione, senza determinare risparmio alcuno per il bilancio dello Stato;
- il perdurare di rapporti di CO.CO.CO. negli uffici di segreteria del tutto inadeguati alle reali esigenze degli uffici medesimi;
- una scopertura irragionevole ed irrazionale dei posti dei Direttori SGA con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. A fronte di 1.554 posti vacanti sono state autorizzate immissioni in ruolo per 761 unità, ma sono riusciti a farne solo una minima parte per esaurimento di tutte le graduatorie. In diversi casi, come a Milano ed Ancona, non hanno eseguito nemmeno le assunzioni possibili dalle graduatorie definitive della mobilità professionale;
- una scopertura significativa ed incomprensibile dei posti degli Assistenti Amministrativi. A fronte di 2.524 posti vacanti sono state autorizzate immissioni in ruolo solo per 1.227 unità;
- l'assenza del profilo professionale degli Assistenti Tecnici nelle scuole del primo ciclo: una categoria ormai indispensabile per lo svolgimento delle sempre più diffuse attività di laboratorio;
- l'assurda condizione delle scuole sottodimensionate dove non è possibile avere un Dirigente e un Direttore in via esclusiva, ricorrendo agli istituti (impropri) della reggenza per il DS e dell'assegnazione per il DSGA. Peraltro, ai DSGA assegnati ad una seconda scuola, dall'a.s.2015/2016, non viene nemmeno pagata l'indennità mensile (di appena 214,00 euro) prescritta per legge;
- l'assenza di specifica disciplina (vuoto normativo) per il reclutamento dei DSGA e nessun concorso per la loro assunzione a partire dal 1° settembre 2000 (data di istituzione del profilo professionale);
- regole obsolete risalenti al 1974 per il reclutamento di Assistenti Amministrativi e Tecnici (ancora le graduatorie provinciali permanenti solo per titoli e le graduatorie di istituto, sempre per titoli).;
- una normazione sull'indennità di funzioni superiori per gli Assistenti Amministrativi che sostituiscono il DSGA di natura “cervellotica”. Vi sono Assistenti con una retribuzione superiore nell'esercizio del loro ruolo rispetto a quella di DSGA FF. Il numero degli Assistenti Amministrativi incaricati della funzione direttiva (DSGA) aumenta ogni anno e agli stessi sarebbe doveroso consentire - con specifiche modalità - il passaggio definitivo al ruolo superiore;
- il malfunzionamento frequente del SIDI e l'assenza di procedure digitali univoche fornite dal MIUR per la gestione di funzioni di sistema comuni a tutte le scuole: protocollo informatico, registro elettronico, flussi documentali, conservazione sostitutiva ecc... ecc.;
- ancora l'assenza di un moderno regolamento di contabilità e l'emanazione di linee guida ministeriali sull'attività negoziale che “fanno a pugni” con norme legislative di rango primario, da ultimo il D. Lgs. 56/2017 (vedi il caso degli affidamenti diretti sotto i 40.000,00 €);
- la totale dimenticanza (per non dire discriminazione) dei servizi amministrativi e del personale ATA nella Legge sulla Buona Scuola, che ogni giorno di più mostra i suoi tanti limiti. Per i Docenti assunzioni straordinarie, mobilità straordinaria, carta per spese dirette e bonus premiale. Per gli ATA il nulla assoluto, anzi la legge di stabilità 2015 che ha finanziato la “buona scuola” ha introdotto per il personale in questione misure penalizzanti su organici e supplenze.
Nel periodo che va dal 2009 ad oggi si sono succeduti più Governi, maggioranze parlamentari e Ministri dell'Istruzione, nonché Capi di Gabinetto, Capi dell'Ufficio Legislativo, Capi Dipartimento e Direttori Generali, ma sulle questioni affrontate nel presente documento vi è stato un progressivo peggioramento.
Nelle segreterie scolastiche si è ormai raggiunto "il limite di guardia" e la pazienza sta per superare ogni limite (Totò docet). È urgente che la politica e l'alta burocrazia se ne rendano conto ed intervengano urgentemente, per evitare il collasso dell'attività amministrativa nelle scuole con tutte le immaginabili negative conseguenze.
Lì, 20.09.2017
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani