Gazzetta Ufficiale

Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

 

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca

Decreto 3 agosto 2017, n. 138

 

Regolamento per la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi al corso, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall'articolo 1, comma 217 della legge 28 dicembre 2015, n. 208. (17G00150) (GU Serie Generale n.220 del 20-09-2017)

 

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Camera

Assemblea

 

 

Lunedì 18 settembre

 

Interrogazione

 

(4-17827) Prodani e Rizzetto. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Il 4 luglio 2017, nel corso di una conferenza stampa, la Ministra interrogata ha annunciato come « (...) quest’anno saranno 52.000 i posti disponibili per le assunzioni, compresi i 15.100 in più previsti dalla Legge di Bilancio grazie alla trasformazione di una parte dell’organico di fatto in organico di diritto. ». La Ministra ha assicurato che « le procedure per le assunzioni si concluderanno entro il 14 agosto, con decorrenza dei contratti dal primo settembre. Lo scorso anno si chiusero il 15 settembre »; inoltre, « grazie all’intesa siglata con le organizzazioni sindacali il 21 giugno scorso, le assegnazioni provvisorie si concluderanno entro il 31 agosto »; la Ministra ha evidenziato infine « tempi più rapidi anche per l’assegnazione delle supplenze annuali: verranno effettuate entro la metà di settembre, in corrispondenza dell’inizio delle lezioni, garantendo alle ragazze e ai ragazzi continuità didattica e rispetto del diritto allo studio. L’anno scorso le procedure si conclusero ad ottobre. In più, grazie alle nuove assunzioni, il numero delle supplenti e dei supplenti si ridurrà di almeno 15.000 unità »; con il decreto ministeriale n. 522 del 26 luglio 2017, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha autorizzato i contingenti delle assunzioni docenti 2017/2018. Nello specifico, il provvedimento prevede « la copertura di 51.773 posti di lavoro nella scuola. Le assunzioni per insegnanti saranno effettuate a valere sulle graduatorie dei concorsi per docenti, per titoli ed esami, attualmente vigenti, e sulle graduatorie ad esaurimento (GAE). Gli inserimenti del personale docente saranno effettuati a tempo indeterminato per il prossimo anno scolastico »; come riportato da Il Sole 24 Ore il 27 luglio 2017, « il DM emanato con quasi un mese di anticipo, grazie anche alla rapidità con cui si sono svolte le procedure di mobilità, metterà gli uffici scolastici territoriali e le segreterie nelle condizioni di accelerare. In merito alla riapertura del nuovo anno scolastico in Friuli Venezia Giulia, Il Piccolo di Trieste nell’articolo del 10 settembre 2017 ha informato che « (...) 23.950 studenti triestini tra i 3 ai 18 anni faranno il loro ingresso in classe. » Tuttavia, secondo i sindacati, il mondo della scuola a Trieste presenta ancora criticità evidenti. Donato Lamorte, segretario generale della Cisl scuola Friuli Venezia Giulia, ha spiegato come, in aggiunta, « risulta assente il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario statale (Ata). Le scuole hanno difficoltà a coprire tutte le esigenze di un determinato istituto, in termini di collaboratori scolastici e assistenti amministrativi, servono, dunque, posti aggiuntivi oltre a quelli concessi. Gli istituti scolastici sono in sofferenza. »; in ultimo, si rilevano criticità anche nelle scuole pubbliche di secondo grado.

 

Si chiede di sapere se il Ministro interrogato ritenga di dover assumere iniziative al fine di verificare le criticità riportate in premessa; se e quali iniziative intenda assumere per garantire agli alunni disabili della scuola primaria il diritto ad un percorso educativo adeguato attraverso la presenza di docenti di sostegno specializzati; quali iniziative intenda assumere affinché sia incrementato il corpo docenti ed il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, necessari a garantire la corretta gestione degli istituti; se intenda fornire chiarimenti sul ritardo della conferma dell’organico 2017/ 2018 previsto per gli istituti superiori di secondo grado.

 

Giovedì 21 settembre

 

Interrogazione

 

(4-17877) Capodicasa e Zappulla. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Alcune migliaia di docenti e di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, in possesso dei requisiti per il pensionamento dal 1ºsettembre 2017, non hanno ancora ricevuto l’assegno pensionistico spettante per ritardi inspiegabili da parte degli uffici dell’Inps o degli uffici scolastici provinciali o d’ambito nell’istruttoria delle pratiche relative; tutti questi docenti e personale scolastico hanno presentato istanza secondo le direttive del Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca a gennaio 2017, con largo anticipo dunque per ottenere la pensione secondo i tempi dovuti e quindi nel mese successivo all’ultimo stipendio del mese di agosto 2017; è intervenuto un accordo tra Inps e Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca per garantire l’accredito dell’assegno pensionistico puntualmente il 1° settembre 2017, anche in presenza di ritardi degli uffici scolastici provinciali, notoriamente sotto organico e l’Inps si è assunto l’onere di provvedere comunque all’istruttoria in via autonoma per scongiurare ogni ritardo come verificatosi negli anni scorsi soprattutto nelle grandi province; a quanto risulta all’interrogante anche quest’anno, invece l’inconveniente che ha lasciato senza pensione docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario nel mese di settembre si è largamente verificato; gli uffici dell’Inps, interpellati dagli interessati o dai patronati, relativamente ad alcune sedi, rispondono facendo riferimento alla rituale « pratica in lavorazione » o a un ritardo che si protrarrebbe addirittura per alcuni altri mesi; migliaia di docenti e dipendenti amministrativo, tecnico e ausiliario si trovano nella impossibilità di disporre di un reddito utile al loro sostentamento e ai costi ordinari delle loro famiglie già dal 1° settembre 2017 e nella situazione di non sapere quando sarà riconosciuto un loro diritto che avrebbe dovuto avere tempi certi.

 

Si chiede di sapere se siano a conoscenza di tale situazione generalizzata di mancato adempimento da parte dell’Inps dei suoi doveri istituzionali circa l’effettivo accreditamento dell’assegno pensionistico dal 1° settembre 2017 su domande regolarmente presentate dagli interessati in possesso dei requisiti sin dal mese di gennaio 2017 e se intendano intervenire presso gli uffici centrali e periferici dell’Inps medesimo per ovviare nei tempi più stretti possibili a tale ingiustizia nei confronti del personale della scuola che da sempre è costretto al pensionamento nell’unica « finestra d’uscita » disponibile che corrisponde il 1° settembre di ogni anno in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VII Commissione Cultura

 

Giovedì 21 settembre

 

Interrogazione

 

5-11652 Massimiliano Bernini: Sull'aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo.

 

Risposta del sottosegretario Gabriele Toccafondi:

Con l'interrogazione ora in discussione si sollecita una proroga dei termini per la presentazione e l'inserimento delle istanze relative all'aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo di seconda e terza fascia per il triennio scolastico 2017/2020 in ragione della ristrettezza dei tempi e delle difficoltà connesse al consistente carico di lavoro delle segreterie scolastiche. A riguardo, si rappresenta che il M.I.U.R. è stato ben consapevole delle esigenze manifestate dall'On.le interrogante ed è, infatti, intervenuto fornendo agli uffici operativi apposite indicazioni. Nel dettaglio, si informa che con avviso pubblicato sul portale SIDI in data 30 giugno 2017 l'Amministrazione ha provveduto a comunicare la proroga delle funzioni di trasmissione da parte delle scuole al sistema informativo dal 30 giugno al 13 luglio 2017. Pertanto, le funzioni POLIS di presentazione, in modalità telematica, del modello B di scelta delle sedi sono state rese disponibili dal 14 luglio al 25 luglio 2017. Considerato, poi, l'elevato numero di domande pervenute, con successivo avviso pubblicato l'11 luglio 2017, il M.I.U.R ha comunicato, inoltre, che le funzioni SIDI di acquisizione-aggiornamento delle posizioni sarebbero rimaste a disposizione delle segreterie scolastiche fino al 25 luglio 2017, sottolineando, tuttavia, l'importanza che le domande, complete delle graduatorie richieste, venissero trasmesse al sistema entro il 13 luglio 2017, in quanto le operazioni connesse alla valutazione potevano essere effettuate fino alla data limite del 25 luglio 2017. Infine, con nota prot. 32120 del 25 luglio 2017 è stata data comunicazione agli uffici scolastici regionali che, in ragione dell'elevato numero di aspiranti, le funzioni POLIS di presentazione, in modalità telematica, del modello B di scelta delle sedi sono state rese disponibili fino alle ore 20.00 del giorno 26 luglio 2017. Con la medesima nota è stato, altresì, precisato che gli aspiranti che, per cause a loro non imputabili, non fossero riusciti ad inoltrare il modello B entro la suddetta data, avrebbero potuto presentarlo in modalità cartacea alle scuole capofila, le quali avrebbero poi provveduto alla trasmissione al portale SIDI. Tutto ciò posto, è evidente che il MIUR si è adoperato nel senso indicato dall'On.le interrogante. Con l'occasione, si evidenzia che non ricorrevano le condizioni per la concessione di ulteriori proroghe rispetto a quelle sopra indicate in ragione della necessità di disporre di graduatorie definitive entro tempi utili per il corretto avvio dell'anno scolastico.

 

 Senato

 

Assemblea

 

Martedì 19 settembre

 

Interrogazione

 

(4-08063) Tosato - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca

 

L'Ufficio scolastico regionale del Veneto, dopo l'immissione in ruolo di 411 docenti ad agosto 2017, ha concluso in questi giorni le pratiche per la nomina delle supplenze annuali; risultano ancora vacanti 476 posti e 202 spezzoni che ora i dirigenti scolastici dovranno riempire attingendo alle graduatorie d'istituto. Queste ultime, quest'anno, sono in fase di aggiornamento per il triennio 2017/2020; inoltre il numero delle domande, 700.000, supera di gran lunga le aspettative, per cui la pubblicazione delle graduatorie provvisorie risulta rallentata; sono inoltre da considerare 10 giorni per proporre i reclami e altri 15 almeno per conoscerne gli esiti; nel frattempo, i presidi stanno tamponando i buchi in organico, attingendo alle graduatorie provvisorie, ma quando esse diverranno definitive, il supplente nominato dovrà lasciare il posto all'avente diritto, una soluzione che non soddisfa, né i presidi, né tantomeno i genitori; la situazione più critica riguarda gli insegnanti di sostegno, visto la delicatezza del loro ruolo, le graduatorie sono esaurite e perciò restano scoperti 200 posti per mancanza di specializzati, di conseguenza, nelle prime settimane di scuola i ragazzi disabili rimarranno senza sostegno e solo con la pubblicazione delle graduatorie d'istituto i presidi potranno nominare gli insegnanti di sostegno e, in mancanza di specializzati, potranno sostituirli con docenti di altre materie e perciò purtroppo senza titolo ad hoc; a giudizio dell'interrogante la "concorrenza" tra regioni può innescare un meccanismo virtuoso a vantaggio della qualità generale, infatti il candidato sceglie dove concorrere, anche sulla base del proprio grado di preparazione in rapporto alla qualità media degli altri iscritti e dei posti disponibili, innescando un meccanismo virtuoso.

 

Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda modificare le attuali norme sul reclutamento degli insegnanti che si sono rivelate a parere dell'interrogante inefficaci ad assicurare una gestione ordinata della scuola, garantendo la continuità dell'insegnamento agli studenti, scegliendo un sistema diverso basato sul concorso unico sì, ma con graduatorie su base regionale, con candidati liberi di scegliere in quale regione eleggere il proprio "domicilio professionale" (in base ad una norma europea già recepita dall'Italia), per poi confrontarsi con gli altri iscritti nella stessa regione.

 


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Categoria: Lavori parlamentari Data di creazione: 22/09/2017
Sottocategoria: Monitoraggio legislativo Ultima modifica: 22/09/2017
Permalink: Monitoraggio legislativo 18 - 22 settembre 2017 Tag: Monitoraggio legislativo 18 - 22 settembre 2017
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