Il 19 ottobre u.s. il Governo, per il tramite della Ministra Madia, ha inviato all’ARAN l’Atto di indirizzo per il Comparto dell’Istruzione e della Ricerca e per la relativa Area dirigenziale.
Il documento, composto di otto pagine ed una tabella sulle risorse finanziarie al momento disponibili, individua le linee generali e gli obiettivi prioritari cui dovrà conformarsi il rinnovo contrattuale relativo al triennio 2016/ 2018.
Sul contenuto dell’Atto di indirizzo esprimiamo le seguenti valutazioni di segno positivo, ma anche di rappresentazione di alcune negatività.
Rientrano nel positivo, con osservazioni, i seguenti aspetti:
- l’articolazione del nuovo CCNL in una parte comune e in più sezioni speciali, una per ciascuno dei precedenti comparti ed aree contrattuali;
- l’indicazione di un necessario riordino e coordinamento delle disposizioni contrattuali al fine di articolarle e rubricarle secondo materie omogenee traguardandone la coerenza giuridica, logica e sistematica;
- l’invito a ricercare nuovi strumenti di lavoro compatibili con la normativa sul lavoro agile;
- la possibilità di una contrattazione nazionale integrativa con cadenza triennale per quanto riguarda la disciplina dei trasferimenti, dei passaggi di ruolo, delle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale delle istituzioni scolastiche ed educative;
- l’attenzione rivolta (almeno in parte) agli Assistenti Amministrativi che abbiano svolto le funzioni di DSGA per almeno tre anni scolastici negli ultimi otto, nell’ambito delle procedure concorsuali pubbliche di competenza datoriale;
- l’individuazione di una soluzione organica per la disciplina del rapporto di lavoro dei DSGA su posti assegnati in comune ad una seconda istituzione scolastica.
È auspicabile che si pervenga, per legge, al superamento della norma sulle scuole sottodimensionate, con effetti sull’organico e la presenza dei Dirigenti e Direttori.
Sarà inevitabile che la nuova disciplina affronti e risolva anche il pregresso, poiché la scadenza del CCNL 10/11/2014 ha determinato il mancato pagamento ai Dsga dell’indennità mensile prescritta per legge negli anni scolastici 2015/2016, 2016/2017 e nel corrente anno scolastico. In alcuni casi non è stata pagata nemmeno l’indennità dell’a.s.2014/2015;
- la valorizzazione delle professionalità acquisite dal personale ATA di ruolo.
Appartengono alle negatività le seguenti rilevanti dimenticanze :
- l’indicazione di una necessaria disciplina per la mobilità tra le sezioni speciali. Se la disciplina del rapporto di lavoro è all’interno di uno stesso comparto e relativa area dirigenziale, si deve agevolare e favorire il passaggio tra Amministrazioni Pubbliche i cui dipendenti hanno lo stesso CCNL ;
- la previsione di armonizzazione retributiva non solo per i dirigenti della scuola rispetto agli altri dirigenti dell’area, ma anche in altre consimili situazioni. Ad esempio tra DSGA delle scuole e Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori vi è una differenza sul trattamento economico fondamentale nelle diverse posizioni stipendiali che va da un minimo di € 3.141,00 ad un massimo di € 4.593,00 su base annua (lordo dipendente);
- l’indicazione di una revisione della disciplina riguardante le indennità di funzioni superiori, con riferimento agli Assistenti Amministrativi che sostituiscono il Dsga, ai Docenti che sostituiscono il Ds e ai Direttori di Ragioneria che sostituiscono il Direttore Amministrativo;
- l’ipotesi di una revisione del penalizzante inquadramento retributivo subito dai Dsga della prima ora (1/9/2000) con il metodo della temporizzazione in luogo della ricostruzione.
È nostro auspicio che le negatività segnalate non costituiscano impedimento alla trattativa fra le parti (ARAN e Sindacati) che debbono pervenire alla stipula del CCNL.
Lì, 23.10.2017
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
