Luci ed ombre incombono sulle segreterie scolastiche relativamente alle attività inerenti i pensionamenti del 2018.
Cerchiamo di inquadrare la situazione allo stato delle cose.
Il MIUR con il DM 919 ed la CM 50436 del 23.11.2017 in cui sono individuate, tra l’altro, le modalità operative relative ai pensionamenti del personale scolastico a decorrere dal 1.9.2018, chiarisce che l’accertamento del diritto al trattamento pensionistico spetta alle competenti sezioni territoriali dell’INPS.
Si tratta indubbiamente di una grossa novità che libera di una incombenza di non poco conto le UST e le II.SS. Tale incombenza, ricordiamo era per norma affidata alle scuole per il personale assunto in ruolo dal 2000.
Si leggeva chiaramente tra le righe che “finalmente” MIUR ed INPS avevano cominciato a dialogare su questa delicata materia. E questo è un fatto indubbiamente positivo.
Ma come l’INPS valuterà il diritto del personale scolastico ad accedere al trattamento pensionistico? C’è lo ricorda la CM 3372 del 19.1.2018 con cui il MIUR inoltra alle II.SS. la circolare dell’INPS n. 4 del 17.1.2018.
L’INPS procederà in base ai dati presenti sul conto individuale assicurativo che in parole povere significa parlare della procedura Nuova Passweb. Vengono anche determinate delle date (in base alla tipologia del personale) entro cui le UST/scuole hanno la possibilità di lavorare le posizioni individuali per eventuali correzioni/integrazioni.
E qui si individua un primo problema. In Italia sono poche le realtà territoriali in cui le II.SS. sono operative sulla procedura Nuova Passweb. Come opereranno le scuole non operative e come verranno aiutate o addirittura sostituite in questo compito dalle UST?
L ’INPS, nella citata circolare n. 4, chiarisce che gli strumenti a disposizione del datore di lavoro per “comunicare le informazioni” essenzialmente sono due:
- nuova passweb per periodi e servizi fino al 31.12.2013
- flusso Uniemens (ListaPosPA) cioè in pratica la DMA per periodi e servizi a decorrere dal 1.1.2014.
Nella interoperabilità con Nuova Passweb parebbe correre in aiuto il MIUR che con CM 171 del 24.1.2018 comunica l’apertura della funzione in SIDI “Comunicazione servizi INPS”. Con tale funzione le II.SS. hanno la possibilità di importare i servizi pre-ruolo dal 1988 al 2012 dei dipendenti, se esistenti nel portale(stato matricolare), e successivamente, dopo verifica ed eventuale implementazione, inviarli all’INPS.
Abbiamo detto parrebbe dunque è un effettivo aiuto? Innanzitutto questa possibilità, in deroga alle regole, è valida solo per il 2018.
Inoltre, se mancanti, i servizi devono essere inseriti nella funzione apposita del SIDI di gestione della carriera. E’ facile provare che un nuovo inserimento di un periodo di servizio in Nuova Passweb comporta meno operazioni di quelle necessarie in SIDI.
E per i servizi presenti ed importati occorre comunque una verifica ed una implementazione dei dati necessari per l’INPS compreso l’imponibile.
A questo riguardo la funzionalità SIDI è predisposta, così come descritto nelle istruzioni, ad importare i dati retributivi, per il periodo di riferimento, riferiti però allo stipendio tabellare. Anche qui è facile dimostrare che questo dato non è corretto perché l’INPS necessita dell’imponibile “previdenziale” che oltre allo stipendio comprende anche l’IIS, indennità di funzione, assegno ad personam e rateo di XIII^ mensilità calcolati figurativamente su un imponibile rapportato al 118%.
Inoltre viene richiesto di inserire le maggiorazioni e di indicare il regime di fine servizio. Ora come indicato dalla citata circolare n. 4 dell’INPS l’inserimento delle maggiorazioni è di competenza dello stesso INPS (dietro invio della documentazione comprovante il diritto) mentre è inutile l’inserimento del regime di fine servizio perché attualmente con l’applicativo Nuova Passweb l’INPS non calcola il TFS/TFR.
Sorge anche una domanda. Perché si possono importare i periodi pre-ruolo fino al 2012 e non al 2013 dato che in Nuova Passweb è consentito operare per i periodi e servizi proprio fino al 31.12.2013?
Un piccolo aiuto alle incombenze delle II.SS. viene dall’INPS, che solo per i pensionamenti del 2018 e sempre in deroga, consente alle II.SS. di comunicare le eventuali maggiorazioni del servizio nonché il servizio militare semplicemente inviando alle sedi territoriali INPS la relativa documentazione.
L’INPS si accolla anche, e sempre solo per il 2018, l’onere di inserire i provvedimenti (riscatti/ricongiunzioni/computo) di competenza delle UST (domande prodotte dagli interessati prima del 2000) che comunque dovranno attivarsi per inviare la documentazione.
Rimangono ancora altri dubbi che le circolari MIUR ed INPS non risolvono.
Se un dipendente ha dei servizi pre-ruolo prima del 1.1.1988 con la contribuzione in “conto entrata tesoro” ovverossia utili ex-se, questi servizi come vanno comunicati all’INPS?
Come andranno comunicati all’INPS i dati degli insegnati IRC che raggiungono il trattamento pensionistico in regime di contratto a tempo determinato?
Insomma più ombre che luci attendono le II.SS. alle prese con le pratiche pensionistiche.
Lì, 02.02.2018
IL RESPONSABILE DEL SETTORE PREVIDENZA
Stefano Giorgini