REATTIVITÀ!
(Pubblichiamo, perché di rilevante significato, il testo dell’intervento del Vice Presidente Marco Santini all’assemblea di Roma del 22 febbraio 2018)
Con la sottoscrizione del 9 febbraio scorso dell’ipotesi di CCNL per il triennio 2016/2018 chi ci governa e i sindacati (che dovrebbero rappresentarci) hanno dimostrato il solito distacco dalla realtà!
In NOVE anni di tempo non sono riusciti a preparare un contratto minimamente accettabile.
Al palazzo non conoscono i nostri problemi. Non hanno la minima idea dello stress che dobbiamo affrontare ogni qualvolta varchiamo la soglia delle nostre scuole. E di quello che ci riportiamo a casa!
- I profili professionali non sono stati rivisti
- Quelli esistenti non vengono attivati (vedasi area C)
- Si continuano a sfruttare i DSGA FF, grazie ai quali vengono tenute letteralmente in piedi migliaia di scuole e poi con il concorso, in ritardo di ben 16 ANNI, si darà ad alcuni di loro il benservito!
- Il taglio degli organici ATA (ben 46.520 posti dal 2009 ad oggi) non è più sopportabile poiché gli adempimenti, incredibilmente, continuano ad aumentare.
- Vengono ancora mantenute in vita le scuole sottodimensionate! Per accontentare qualche sindaco del “paesello” la si fa pagare al DS e al DSGA reggente!
- Nella riforma della buona scuola hanno completamente dimenticato di citarci se non in qualche comma per dire che avrebbero tagliato ulteriori unità di personale ATA.
Vogliamo parlare di come si è trasformato (IN PEGGIO!!!) il nostro lavoro?
Chi aveva l’esperienza tacita – quella creata sul campo – se l’è vista spazzare via da decisioni “schizofreniche” che, insieme a norme scoordinate e confusionarie, hanno creato il CAOS nelle scuole.
Ho voluto contare le credenziali che utilizzo quotidianamente nel mio lavoro:
81 (le ho contate per difetto!)
Operiamo nelle più svariate piattaforme informatiche, molte volte per conto terzi, anziché inserire i nostri dati in un unico database.
Non sono stati capaci di creare il fascicolo digitale unico dello studente, dei docenti e del personale ATA, di creare un gestionale documentale ministeriale. Il SIDI fa acqua da tutti i buchi e chi lo gestisce non conosce la parola INTEROPERATIVITA’ (che a noi faciliterebbe tanto il lavoro).
Infine, i PON.
L’ ANQUAP ha predisposto le check list.
Non riusciamo a stare al passo con le innumerevoli linee guida dell’ADG che puntualmente vengono modificate con le errata corrige.
Le piattaforme SIF e GPU vengono continuamente modificate. Quando pensi di aver fatto il lavoro, puntualmente è da rifare!
Vi do un dato: per acquistare 20.000,00 euro di attrezzature informatiche con un PON-FESR occorrono ben 64 passaggi (anche qui arrotondo per difetto!).
Innumerevoli atti, creati da norme che si sovrappongono e da uno Stato che non ripone più la FIDUCIA nei suoi cittadini e soprattutto, in chi lavora per suo conto!
10 controlli (tribunale, agenzie delle entrate, camera di commercio, DURC pre e DURC post, ecc. per comprare una targa pubblicitaria da 70 euro?!?!
La corruzione non è nelle scuole! Andate a cercarla da qualche altra parte e lasciateci in pace!
Se i PON sono una risorsa, la loro gestione non può essere così complessa e non può ricadere, come spesso accade, sempre e solo sulle spalle degli amministrativi!
Se si va avanti così nessuno vorrà più partecipare ai PON!
Fare e disfare! Questo è diventato il nostro lavoro. Emblematico è l’esempio dei domini.gov.it. 1 passo avanti e due indietro perché un funzionario AGID si è accorto che nella UE e negli USA i domini.gov. li hanno solo i ministeri!
Ora gli inadempienti e pure impuniti, godono e ci ridono in faccia!
Non ce la facciamo più!
Abbiamo bisogno di REATTIVITA’! Chi è chiamato a decidere PER NOI deve farlo con cognizione di causa e con sollecitudine!
Ci aspettiamo quindi la riapertura delle trattative ed una netta inversione di rotta!
Se così non sarà questa volta non subiremo più!
LA REAZIONE, LA FAREMO VEDERE NOI!
N.B.: ad oggi dal Governo nessun riscontro sulla richiesta Anquap di riapertura delle trattative. Il testo dell’ipotesi di CCNL non risulta, comunque, ancora arrivata all’esame del Consiglio dei Ministri. Continua la nostra azione di contrasto all’ipotesi siglata il 9/2/2018.