Nell’intervista di ieri al Corriere Della Sera il Ministro Giulia Bongiorno ha affrontato, con spunti interessanti, il tema del pubblico impiego. Questa la nostra positiva interlocuzione con il Ministro.
L’impiego pubblico è costituito dall’insieme dei posti di lavoro ricoperti dalle diverse categorie di dipendenti (dirigenti, professionisti, alte professionalità, impiegati, tecnici ecc. ecc.) che consentono il funzionamento delle amministrazioni pubbliche e, quindi, delle istituzioni e dei servizi.
Avere in ogni settore delle istituzioni, degli enti, delle agenzie, delle autorità e dei servizi un alto livello qualitativo delle diverse professionalità ed una quantità adeguata di risorse umane dovrebbe rappresentare per la politica (quella con la P maiuscola), una precondizione essenziale per lo svolgimento delle sue funzioni di indirizzo, di programmazione e controllo, dalle quali dipende l’attività gestionale di esclusiva competenza dei “funzionari”.
Purtroppo sono decenni che non si sviluppano politiche attive per il pubblico impiego e si compiono scelte sbagliate di penalizzazione, maltrattamenti e colpevolizzazione dei pubblici dipendenti di volta in volta qualificati come fannulloni, scansafatiche e furbetti.
È giunto il tempo di una profonda e radicale revisione delle politiche rivolte ai dipendenti pubblici, puntando decisamente su merito, impegno e responsabilità. Di queste nuove politiche deve occuparsi il Governo nel suo insieme ed il neo Ministro Giulia Buongiorno in particolare. Siamo fiduciosi che a ciò dedicheranno le loro attenzioni.
Lì, 25.06.2018
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani