I PON FSE un anno scolastico... dopo. Analisi dell' esperienza e criticita' da superare

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L’anno scolastico 2017/2018 ha visto le scuole impegnate nella realizzazione dei primi Progetti FSE della nuova programmazione 2014-2020:

  • Inclusione sociale e lotta al disagio: prot. 10862/2016
  • Competenze di base: prot.1953/2017
  • Alternanza scuola-lavoro: prot.3781/2017
  • Orientamento e ri-orientamento: prot.2999/2017
  • Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico: prot.4427/2017

La gestione delle Azioni è “a costi standard”, novità assoluta, e si basa su due elementi essenziali:

  1. stretta correlazione tra presenze degli studenti e finanziamento dell’area gestionale;
  2. finanziamento indipendente dagli impegni di spesa e, quindi, la possibilità da parte delle scuole di poter avere la disponibilità di eventuali economie, in contrapposizione alle passate gestioni a “costi reali”, la cui peculiarità era rappresentata dall’erogazione del finanziamento in base alle spese realmente impegnate e rendicontate.

In prima battuta, la nuova “gestione” pareva agevolare le II.SS. che, se parsimoniose (pur garantendo la piena realizzazione del progetto), potevano avere a disposizione delle economie da utilizzare per:

  • organizzazione di percorsi formativi;
  • acquisti di materiale didattico;
  • acquisti di attrezzature.

Tuttavia, partendo proprio da questa sostanziale differenza, cerchiamo di analizzare quali i percorsi e le molteplici difficoltà, affrontate in questo anno scolastico:

La prima in assoluto è rappresentata dalla molteplicità di autorizzazioni emesse contemporaneamente, che hanno visto le scuole e le segreterie sommerse di lavoro; a maggior ragione si può facilmente immaginare lo sconforto ed i timori che hanno assalito gli operatori che mai avevano realizzato progetti europei (Regioni Centro-Nord Italia).

Logica conseguenza è stata la mancanza di disponibilità, da parte del personale ATA, di supportare la realizzazione dei percorsi formativi e, di conseguenza, la difficoltà di gestire i percorsi autorizzati.

Inoltre, nel momento in cui una Istituzione Scolastica ottiene l’autorizzazione alla realizzazione di una Azione PON, deve iniziarne la realizzazione che deve essere ultimata entro i termini indicati nella lettera:

  1. pubblicizzare all’esterno il finanziamento (pubblicità);
  2. assumere a bilancio il finanziamento (provvedimento dirigenziale);
  3. effettuare una programmazione delle risorse umane e finanziarie necessarie per la realizzazione
  4. procedere alla selezione (in applicazione di criteri stabiliti in apposito regolamento) e/o individuazione delle professionalità: tutor, esperti, Referente alla valutazione, Figure di supporto, Personale ATA;
  5. procedere all’acquisizione di beni e/o servizi.

Tutte le attività sopra descritte vengono comunicate all’Autorità di Gestione, per i controlli di 1° livello, attraverso due piattaforme: SIF2020 (Piattaforma finanziaria) e GPU (piattaforma di gestione).

Mentre le procedure da seguire per la selezione/individuazione delle professionalità sono state chiarite attraverso molteplici manuali emessi dall’Autorità di Gestione, i problemi più importanti sono sorti proprio nell’approccio con le piattaforme.

Esse hanno subito e continuano a subire cambiamenti continui che costringono le II.SS. a ritornare più e più volte sulle medesime procedure, a volte già concluse. Le Piattaforme, che molto spesso presentano procedure in contraddizione con la norma o, anche con quanto stabilito dall’Autorità di Gestione stessa, disorientano le scuole e inducono i Dirigenti Scolastici che non hanno la disponibilità del personale, a rinunciare ai finanziamenti ottenuti e/o ad astenersi dalla presentazione di ulteriori candidature.

Solo a titolo esemplificativo, si illustrano alcuni importanti scogli che le scuole hanno dovuto superare:

  • Attività negoziale: nodo cruciale per la realizzazione dei PON. L’Autorità di Gestione non ha mai voluto consentire la piena e corretta applicazione del Codice dei contratti –Decreto Legislativo 50/2016, come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 56/2017 e, nello specifico, della procedura di affidamento diretto. Il codice all’art.36 comma 2 lettera a) consente alle stazioni appaltanti (tra le quali le scuole) di procedere ad affidamento diretto per acquisti di beni e servizi di importo inferiore ad € 40.000, anche senza comparazione di preventivi. L’Autorità di gestione, con Linee Guida prot.31732 del 25.07.2017 ha riesumato il D.I.44/2001, costringendo le II.SS. ad effettuare la comparazione di almeno tre preventivi per acquisti di beni e servizi di importo superiore ad € 2.000 ed inferiore ad € 40.000. Ma ancora peggio: se le scuole, attenendosi a quanto stabilito dalle sopracitate linee guida, effettuavano la comparazione per acquisti superiori ad € 2.000, la piattaforma GPU:

a.       Prevedeva solo due procedure: affidamento diretto e procedura negoziata

b.     richiedeva obbligatoriamente l’inserimento della delibera del Consiglio di Istituto di innalzamento del limite di spesa oltre il quale il Dirigente Scolastico deve procedere all’acquisizione di beni e servizi, attraverso comparazione.

Tali contraddizioni hanno bloccato le attività delle Scuole e disorientato tutti coloro che operavano e, soprattutto gli operatori neofiti. Solo nel mese di aprile 2018 la piattaforma è stata sostanzialmente modificata, prevedendo una terza, inesistente, procedura di comparazione (DI 44) e consentendone l’inserimento in base a quanto stabilito dalle Linee Guida dell’Autorità:

  • selezione Referente alla valutazione: attraverso avviso interno o delibera degli OO.CC. Laddove tale figura era stata selezionata attraverso avviso interno, la piattaforma richiedeva obbligatoriamente la delibera del Collegio dei Docenti;
  • individuazione Docente accompagnatore alternanza scuola lavoro all’estero: l’Autorità ha più volte chiarito che trattandosi di una figura non retribuita con i fondi europei, si poteva procedere attraverso individuazione e non selezione. La piattaforma richiedeva, fino a qualche giorno fa, obbligatoriamente la procedura di selezione.

Inoltre, nella fase iniziale, l’Autorità di Gestione aveva messo a disposizione delle scuole dei riferimenti telefonici che supportavano (a volte confuso) il personale delle scuole nella realizzazione dei PON. Ad oggi, i referenti non forniscono più alcuna consulenza né telefonica né via mail, peggiorando ancor più la situazione.

Questi sono solo alcuni dei problemi tecnici che si sono dovuti affrontare, ai quali si è aggiunto quello, ancora più grave e sostanziale, che mette a repentaglio i finanziamenti e, quindi lo svolgimento delle attività.

Infatti, sin dalla presentazione delle candidature era stato chiarito che il finanziamento dell’Area Gestionale veniva calcolata in base alle presenze degli studenti. Successivamente, le Linee Guida pubblicate con nota prot. 1498 del 09.02.2018, chiarivano che “L’importo dell’Area Gestionale dipende direttamente dalla effettiva frequenza dei partecipanti. La metodologia di calcolo, infatti, è la seguente: Numero di allievi * numero di ore del percorso formativo* Unità di costo standard pari ad € 3,47. È necessario pertanto assicurare il maggior numero di presenze dei partecipanti al fine di garantire il massimo rimborso dell’area gestionale”. Medesimo concetto veniva ripetuto nella circolare prot. 38115 del 18.12.2017. Quest’ultima sottolineava che, in fase di avvio, la scuola può ampliare il numero di iscritti oltre quello autorizzato (senza alcuna incidenza sul costo gestionale) al solo fine di avere il più alto numero di partecipanti utile a garantire il più alto numero di attestazioni di frequenza, prevedendo la possibilità di registrare, in fase di avvio delle attività, un numero di allievi maggiore di quello autorizzato, tale da garantire alla scuola un più alto numero di attestazioni di frequenza e quindi un minor rischio di perdere risorse gestionali.

Tale affermazione viene sconfessata al momento della chiusura di ogni singolo modulo e l’inserimento della CERT_S. Infatti, in tale occasione si rileva che il calcolo del finanziamento relativo all’area gestionale viene effettuato non in base alla durata del modulo, ma sulle ore di presenza complessive dei primi 20 studenti frequentanti, graduati in base al numero delle ore di frequenza individuale.

Pertanto, se durante ogni giornata di percorso formativo, la frequenza degli alunni non è mai scesa al di sotto di n.20 studenti su 25 (ad esempio), il sistema non ne terrà conto, ma farà semplicemente la somma delle ore di frequenza, graduando i primi 20 che hanno frequentato per il maggior numero di ore e, quindi a nulla serve inserire un numero di studenti superiore a 20 come indicato nella nota 38115 del 18.12.2017, ma esclusivamente numero 20 corsisti che frequentino tutte le ore.

Poiché il totale delle ore di frequenza dei primi 20 studenti più “volenterosi” e, di conseguenza l’ammontare dell’Area Gestionale, possono essere rilevati al termine del modulo, queste le eventuali ripercussioni in riferimento ai vari impegni di spesa assunti, appunto, a carico dell’Area Gestionale:

  • Personale Collaboratore Scolastico: ore eccedenti già prestate per la realizzazione del percorso formativo e quindi da retribuire;
  • Figure di Supporto: ore eccedenti già prestate per la realizzazione del percorso formativo e quindi da retribuire;
  • Acquisizione di beni e servizi: Effettuati già durante la realizzazione del percorso formativo e, quindi, le fatture da liquidare.

Le uniche figure che non esauriscono il proprio impegno con la realizzazione delle attività formative, sono il Dirigente Scolastico, il Direttore SGA e gli Assistenti amministrativi; infatti, le attività amministrative si protraggono ben oltre la realizzazione dei percorsi formativi ed è per questo motivo che tali professionalità possono essere costrette a ridurre drasticamente, a seguito della chiusura dei vari moduli e alla rilevazione delle presenze/assenze,  la disponibilità di ore eccedenti da impegnare per la realizzazione delle varie azioni FSE  e/o addirittura correre il rischio di vedere svanire qualsiasi compenso.

Da questa breve disamina, si possono solo percepire le difficoltà incontrate ed i tempi “biblici” che sono stati riscontrati per la correzione delle varie discrasie indipendenti dalla volontà delle II.SS.

Le procedure ed ancor più le piattaforme di gestione, si presentano eccessivamente complesse ed inutilmente farraginose. Uno snellimento di entrambi i processi condurrebbe sicuramente ad una maggiore serenità e predisposizione alla realizzazione dei progetti Europei che rappresentano, pur sempre, una grossa opportunità per gli studenti e per la didattica in generale.

 

Il presente documento viene inviato ai competenti uffici del MIUR.

 

Lì, 02.07.2018

D’intesa con il Presidente, Il responsabile PON

Alfonsina Montefusco

 


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Categoria: PON 2014/2020 Data di creazione: 02/07/2018
Sottocategoria: Avvisi ed altro Ultima modifica: 09/07/2018 17:23:38
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