Alternza scuola/lavoro: l'esperienza di un alunno

L’ ESPERIENZA DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: VISSUTA DA UNO STUDENTE

Nel 2015 noi studenti ci siamo trovati di fronte ad una nuova riforma scolastica, la quale prevedeva tra i vari cambiamenti l’introduzione dell’alternanza scuola lavoro che presenta per noi liceali complessivamente 200 ore nel triennio delle classi 3°,4°e 5°, mentre per gli istituti tecnici e professionali si raggiungono le 400 ore. Nel corso del triennio abbiamo affrontato delle esperienze differenti di alternanza scuola lavoro le quali ci hanno permesso di conoscere delle realtà lavorative spesso sconosciute.

Una delle attività di “alternanza scuola lavoro” più interessanti è stata quella presso la scuola primaria e la scuola dell’infanzia di Narni scalo. Nelle due scuole abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con bambini ed insegnanti, quindi abbiamo appreso i comportamenti adatti ad un mondo lavorativo molto particolare in quanto ogni bambino presenta esigenze differenti, abbiamo cercato inoltre di fare dei bambini il centro delle nostre attività partendo sempre da esperienze personali loro per poi arrivare ad una nuova conoscenza. È stato molto interessante il confronto con le insegnanti, le quali ci hanno suggerito delle attività, che abbiamo provato a mettere in pratica cimentandoci nel ruolo assai difficile dell’insegnante.

L’ alternanza svolta nel viaggio studio a Dublino ha avuto la durata di una settimana, durante la quale abbiamo studiato una lingua straniera in modo alternativo, cioè attraverso delle attività di gruppo che si svolgevano durante le 5 ore di studio giornaliere; credo però che durante questo viaggio l’ alternanza più vera non si sia svolta all’ interno delle mura scolastiche in quanto noi eravamo ospiti in delle famiglie che vivevano un po’ fuori Dublino e la lingua inglese, soprattutto se parlata in modo molto veloce e fluente può essere abbastanza complessa da capire, quindi la scuola anche se può sembrare strano rappresentava solo uno dei luoghi dell’esperienza.

Un’ altra delle attività sicuramente meno dilettevole, ma altrettanto utile, è stata il corso di primo soccorso dove abbiamo imparato le manovre di disostruzione; c’è anche stata l’opportunità di approfondire il corso imparando ad utilizzare il defibrillatore. Abbiamo preso parte inoltre anche ad altre attività di formazione come la riabilitazione logopedica e lezioni sulla comunicazione.

L’ ultima attività di alternanza che ho avuto il piacere di svolgere è stata quella presso l’associazione Anquap che ha avuto durata di due settimane nel periodo estivo. Come prima cosa ci è stato spiegato cosa è un sindacato, quale ruolo ricopre questa associazione e quale è la sua specificità rispetto ad altri sindacati. Presso la sede di Attigliano abbiamo svolto lavori riguardanti la storia dell’istruzione in Italia oltre ad aver osservato le riforme che più l’hanno segnata, inoltre ci siamo addentrati nel ruolo di “piccoli segretari” riordinando alcuni documenti e chiedendo la rendicontazione annuale ad alcune sedi periferiche dell’associazione. L’attività, che però, mi è più rimasta impressa è stata quella svolta a palazzo Fiano a Roma dove abbiamo assistito ad un convegno nel quale si discuteva alla presenza di differenti schieramenti politici, giornalisti e proprietari di siti internet riguardanti la scuola, dell’alternanza scuola lavoro e la cosa che mi ha sorpreso è stato il fatto che anche se gli interlocutori utilizzavano un linguaggio abbastanza forbito ed appropriato non ho avuto nessuna difficoltà nel comprendere. Inoltre nell’ occasione ho potuto sviluppare un mio pensiero critico su quanto ascoltato.

L’ ultima esperienza, anche essa significativa, è stata quella di partecipare ad un seminario di formazione organizzato dall’ Anquap ad Attigliano nel febbraio 2018. Nell’occasione insieme ad altri studenti, ai docenti e al dirigente dell’istituto, ho avuto modo di fare l’esperienza di relatore e di organizzatore della segreteria tecnica del convegno.

A conclusione delle 200 ore previste dalla legge 107 del 2015, denominata della buona scuola, credo di poter dire che tutte le attività hanno contribuito ad un processo di crescita, nonostante un iniziale scetticismo: mi sento di affermare che l’esperienza vissuta non deve essere un traguardo ma un punto di partenza per una nuova concezione della scuola italiana.

Lì, 31.08.2018.

Christian Lalli alunno del liceo Gandhi di Narni scalo diplomato nell’anno scolastico 2017/2018

Ps :  autorizzo l’Anquap, che mi ha chiesto la redazione della presente nota di utilizzare e divulgare questo scritto. 


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Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 31/08/2018
Sottocategoria: Didattica Ultima modifica: 31/08/2018
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