Dopo la cessazione del CCNL 14/11/2014 inerente l’indennità mensile da riconoscere ai Direttori Sga impegnati su due scuole (una normo-dimensionata e l’altra sottodimensionata, o tutte e due sottodimensionate) e la sottoscrizione del CCNL 19/04/2018, che all’art. 39 ha disposto la proroga dell’indennità in parola, si riteneva risolto il problema e non più sussistenti ragioni impeditive all’erogazione dell’indennità medesima.
Purtroppo, a distanza di quasi 5 mesi dal citato CCNL del 2018, così non è stato e così continua a non essere, con danno e beffa per centinaia (forse un migliaio) di colleghi Direttori Sga che hanno lavorato anche in una seconda scuola con fatiche enormi e senza erogazione del peraltro miserrimo compenso di euro 214,00 mensili; erogazione cessata dall’anno scolastico 2015/2016 ed in alcuni casi anche dall’anno scolastico 2014/15.
Sull’argomento l’Anquap è più volte intervenuta con specifiche note del 6 ed 8 giugno e del 17 luglio 2018 indirizzate ai competenti uffici del MIUR, del MEF ed anche dell’ARAN. Con un po’ di ritardo, ma con puntualità di argomentazioni, il 26 luglio 2018 (prot. 20604) perveniva una risposta dal MEF – Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi – con la quale si affermava che << questa amministrazione ritiene, dopo un attento riesame della questione, di doversi conformare alle richieste inoltrate dall’Anquap >> e << di ritenere, dunque, legittima la corresponsione dell’indennità ex art. 2 CCNL del 10.11.2014, fino all’anno scolastico nel quale è raggiunto l’accordo in sede di conferenza unificata … >>.
A fronte di tanta autorevole e qualificata presa di posizione (conforme alle vigenti norme contrattuali), si immaginava che in tempi brevi i colleghi dsga avrebbero visto corrisposto il compenso dovuto, ovviamente, con tutti gli arretrati. Apprendiamo, invece, che in un incontro sindacale tenutosi ieri al MIUR non sarebbe ancora intervenuto l’accordo con il MEF sull’effettiva certificazione delle economie ex L. 183/2011.
In tutta onestà siamo all’assurdo: il MEF e il MIUR negano il valore dell’art. 39 del CCNL 19 aprile 2018, i cui costi sono stati preventivamente certificati dalla Ragioneria Generale dello Stato, e “fanno a pugni” con logica e razionalità. Infatti, la mancata assegnazione e tempo pieno di un dsga alle scuole sotto-dimensionate ha generato da anni (a partire dal 1° settembre 2012) un’economia di 30.000,00 euro annui per ogni unità, mentre il costo dell’indennità mensile è di poco superiore a 3.000,00 euro annui per ogni unità. Ergo, su ogni scuola sotto-dimensionata, alla quale non è stato applicato a tempo pieno un direttore sga, lo Stato ha risparmiato (dal 1° settembre 2012) 27.000,00 euro annui. Se la matematica non è un’opinione (e non lo è) questi sono i dati di realtà che nessuno, nemmeno Ministri e loro Ministeri, può contestare.
Rivolgiamo formale appello ai Dicasteri interessati - nelle loro espressioni politiche e dirigenziali – affinché provvedano a risolvere con la massima urgenza un problema inesistente (la mancanza di economie), corrispondendo agli aventi titolo quanto loro spettante.
Se ciò non avverrà in tempi brevi (al massimo con la rata stipendiale del mese di ottobre, o con apposita rata speciale) inviteremo i colleghi ad agire per le vie legali, nonché a rifiutare gli incarichi di assegnazione in una seconda scuola.
È inammissibile che il datore di lavoro non ottemperi alle obbligazioni contrattualmente assunte. Se poi questo datore di lavoro è lo Stato, siamo non solo in una condizione di illegalità ma di pessimo esempio per tutti i datori di lavoro.
Lì, 12.09.2018
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: il presente documento viene inviato ai Ministri competenti ed ai loro uffici ed anche al Presidente dell’ARAN.