La disoccupazione, precisamente indennità di disoccupazione NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), è un aiuto economico dell’INPS a beneficio di coloro che perdono involontariamente il lavoro. È destinata solo ai lavoratori dipendenti: i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e gli imprenditori non ne hanno diritto.
È necessario che la disoccupazione sia involontaria. Viene quindi riconosciuta solo in caso di licenziamento (per qualsiasi motivo, anche nel licenziamento per giusta causa) e in caso di dimissioni per giusta causa (la giusta causa infatti viene intesa come motivazione di interruzione del rapporto di lavoro indipendente dalla propria volontà), nel caso del personale della scuola il contratto a termine rientra nella fattispecie.
L’indennità NASPI, quindi, spetta:
- Lavoratori dipendenti;
- Apprendisti;
- Soci di cooperativa purché abbiano instaurato un rapporto subordinato;
- Personale artistico sempre se a contratto subordinato;
Mentre in passato esisteva l’indennità di disoccupazione ordinaria e quella a requisiti ridotti, oggi la NASPI è unica e spetta in presenza dei seguenti requisiti:
- È necessario che il dipendente sia stato licenziato oppure si sia dimesso per giusta causa. Occorre inoltre presentare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) presso il Centro per l’impiego territorialmente competente.
- Sono necessarie almeno 13 settimane di contributi INPS (quindi tre mesi) negli ultimi quattro anni. Non è necessario che le settimane siano consecutive.
- Sono necessari almeno 30 giorni di lavoro nell’ultimo anno, indipendentemente dall’orario di lavoro giornaliero; Ci sono però dei casi in cui l'arco dei 30 giorni da prendere in esame, può essere ampliato, è il caso ad esempio di periodi di:
- malattia e infortunio sul lavoro;
- cassa integrazione straordinaria ed ordinaria a zero ore;
- assenza per congedi e/o permessi 104;
- Congedo obbligatorio di maternità;
- Congedo parentale.
La NASPI è pari al 75% dello stipendio medio degli ultimi 4 anni. Questo “stipendio medio” va calcolato sommando tutti gli stipendi (la retribuzione mensile imponibile ai fini INPS) degli ultimi quattro anni, il risultato va diviso per il numero di settimane di contribuzione INPS del periodo lavorato ed infine, il risultato va moltiplicato per un coefficiente fisso pari a 4.33.
Per ottenere il beneficio bisogna inviare la richiesta di indennità NASPI direttamente all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
La domanda può essere inviata tramite:
- Il sito internet INPS;
- Il call center INPS;
- Presso qualsiasi patronato.
A cui bisogna allegare i seguenti documenti:
- Iscrizione al Centro per l’Impiego DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro);
- Ultime due buste paga;
- Lettera di fine rapporto lavorativo;
- IBAN del conto corrente;
Se si ha diritto anche all’assegno per il nucleo familiare (ANF) bisogna presentare l’ultima CU e il modello 730 (o Unico), in quanto viene riconosciuto durante la NASPI.
La NASPI spetta sin dal mese in cui si presenta la domanda, in media il primo bonifico arriva dopo circa due mesi (al massimo tre mesi).
Il primo bonifico comprende sempre gli eventuali arretrati. Se si è in possesso della registrazione al sito INPS e quindi in possesso del PIN è possibile controllare lo stato della domanda di disoccupazione.
Il pagamento viene effettuato:
- Su conto corrente o su libretto postale;
- Tramite bonifico presso gli uffici postali, transazione possibile solo per le indennità di importo non superiore a 1.000 euro.
Si ha diritto alla NASPI per un numero di settimane pari alla meta delle settimane di contributi INPS degli ultimi quattro anni. Da ciò si evince che la durata massima è di 24 mesi. Per aver diritto alla NASPI bisogna aver lavorato e versato i contributi INPS per almeno 3 mesi durante gli ultimi quattro anni.
Il lavoratore dipendente o assimilato che nel corso dell'anno, perde involontariamente il proprio posto di lavoro, può contare su l'indennità di disoccupazione chiamata Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, entrata in vigore per effetto di uno dei decreti attuativi del Jobs Act sul riordino degli ammortizzatori sociali.
La NASPI 2019 è compatibile con il reddito di cittadinanza 2019 disoccupati e inoccupati (misura contro la povertà), l'importo riconosciuto con la disoccupazione è sottratto da quello del Reddito di cittadinanza 2019.
Lì, 27.06.2019
IL RESPONSABILE UFFICIO PERSONALE
Sabato Simonetti