Il CCNL del Comparto Scuola sottoscritto il 13 marzo u.s. tra l’ARAN e le Organizzazioni Sindacali ha consentito a tutto il personale Docente e ATA del Comparto di recuperare l’anno 2011 ai fini dei passaggi di posizione stipendiale.
Ciò è avvenuto poiché era necessario superare il blocco (sia della contrattazione collettiva che della contabilizzazione delle anzianità sancito dal D.L. n. 78/2010, convertito in Legge n. 122/2010) per il triennio 2010/2012.
Il costo dell’operazione è pari alla somma considerevole di 855 mln di euro (per il triennio 2011/2013), il cui finanziamento è avvenuto in parte a carico delle economie derivanti dalla riduzione degli organici nel triennio 2009/2011 (art. 64 D.L. 112/2008 convertito in Legge 133/2008), per un importo pari a 203 mln di euro (triennio 2011/2013) ed in parte con riduzioni del MOF pari a 652 mln di euro (triennio 2011/2013).
Il costo a regime per ogni anno è quantificato in euro 381 mln di cui 31 mln a carico delle citate economie sugli organici e 350 mln a carico del MOF.
Pertanto, a partire dall’anno 2013 il totale delle somme disponibili per il MOF passa a 1.035,36 mln di euro, di cui 741, 42 mln per il periodo gennaio/agosto 2013 e 293,94 mln per il periodo settembre/dicembre 2013 (vedi intesa MIUR/OO.SS. del 19 marzo 2013). Come noto la divisione dell’anno finanziario nei citati periodi è collegata alla “regola” dell’anno scolastico che ha uno spazio temporale dal 1° di settembre al 31 di agosto. È sulla base dell’anno scolastico che le Istituzioni Scolastiche stipulano la contrattazione integrativa di istituto (art. 6 CCNL 29.11.2007).
In buona sostanza il recupero dell’anno 2011, per i fini già evidenziati, avviene con rilevanti sacrifici sul versante del trattamento economico accessorio, che si aggiungono a quelli già “patiti” per la riduzione di 132.600 posti di lavoro nell’organico di diritto nel triennio 2009/2011; riduzione che ha generato un risparmio strutturale per le casse dello Stato pari a circa 2.500,00 mln di euro che solo in minima parte è tornato a vantaggio del personale della Scuola.
Resta da definire il recupero dell’anno 2012 e (se i dati di riferimento sono quelli che hanno condotto al recupero dell’anno 2011) si avrà un costo annuo ulteriore di 381 mln di euro, la cui copertura solo in parte può venire dalle economie della riduzione di organico (31 mln di euro) mentre per i restanti 350 mln potrebbe essere inevitabile ricorrere ad una ulteriore riduzione del MOF. Per questa riduzione la somma non ancora assegnata ed erogata alle Istituzioni Scolastiche (i 293,94 mln del periodo settembre/dicembre 2013) non è sufficiente.
È legittimo chiedere ai decisori politici e sindacali come sarà possibile chiudere questa partita e se sarà inevitabile tornare ad un nuovo “saccheggiamento” del MOF, cosa che comporterebbe serie difficoltà per quella parte rilevante di realizzazione dei piani dell’offerta formativa (l’ampliamento dell’offerta stessa), che necessariamente richiede prestazioni aggiuntive da parte del personale Docente e ATA.
Il Presidente
Giorgio Germani