Dopo anni - quasi venti - di disattenzioni, distrazioni e discriminazioni (anche maltrattamenti come in tema di ricostruzione della carriera e indennità di direzione), di cui portano la responsabilità (direi la colpa) i vertici politici, l’alta burocrazia del MIUR e gli stessi Sindacati rappresentativi nel comparto, il sistema delle istituzioni scolastiche si trova all’inizio dell’anno scolastico 2019/2020 a rischio reale di collasso amministrativo, con 2.907 posti vacanti di Direttore SGA, su un totale di 7.859 (il 36,98%). Si pensi che nelle scuole sono arrivati 2.000 nuovi Dirigenti scolastici, molti di questi non hanno trovato il Direttore SGA e sono costretti ad arrangiarsi (all’insegna del “io speriamo che me la cavo”).
Che saremmo arrivati a questo punto per la totale assenza di interventi di reclutamento in conseguenza di progressivi pensionamenti (anche i DSGA invecchiano e lasciano il servizio) era noto a tutti. L’Anquap lo ha più volte rappresentato, anche presentando sull’argomento precise proposte di soluzione strutturale: le graduatorie permanenti su base regionale con procedure selettive, come secondo canale di reclutamento accanto ai concorsi per esami e titoli (vedi documenti Anquap del 2 aprile e 7 giugno del corrente anno, ma anche quello del 6 giugno 2019).
Di fronte all’emergenza dovuta alla mancanza dei Direttori SGA, invece di intervenire con il Decreto Legge (più che giustificato), il Capo Dipartimento per l’Istruzione e i Sindacati non trovano di meglio che siglare un verbale d’intesa del 12/9/2019, dove riconoscono (bontà loro) che la presenza del DSGA è indispensabile ma poi arrivano a delle ipotesi di soluzione assolutamente inaccettabili - prive di fondamento giuridico - che configurano non un reclutamento, degno di questo nome, ma una indecorosa raccolta rivolta a chiunque (o quasi) dia la disponibilità a fare il Direttore SGA.
L’Anquap rinnova l’invito ad intervenire legislativamente (decreto d’urgenza) con l’istituzione di graduatorie permanenti come proposto nei documenti dianzi citati, che si allegano.
Lì, 16.09.2019
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani