Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

On. Prof. Lorenzo Fioramonti

Sig. Ministro,

nel farLe i complimenti e nel rivolgerLe l’augurio di buon lavoro per il prestigioso e ad un tempo particolarmente impegnativo incarico di Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (un Ministero con il più alto e variegato numero di dipendenti di tutta la pubblica amministrazione italiana), Le chiedo la possibilità di un confronto su alcuni argomenti riguardanti l’istruzione con particolare riferimento ai temi dell’autonomia, della governance e della gestione delle scuole.

L’autonomia scolastica celebra quest’anno il suo ventennale e sarebbe necessaria una riflessione attenta su come si è svolta per eventuali modifiche e/o implementazioni, la governance delle scuole - quella degli organi collegiali - è ancora ferma ai decreti delegati del 1974 e la gestione (quella organizzativa ed amministrativo-contabile) è in grande sofferenza per la mancanza di 2.907 Direttori SGA su 7.859, la semplificazione quasi inesistente, un regolamento di contabilità recente ma inadeguato ed un sistema informativo che presenta molteplici criticità anche nel “dialogo” con altri sistemi di altre pubbliche amministrazioni.

Nel considerare l’insieme complesso del sistema istruzione - il cui funzionamento è fondato sulle 8.223 istituzioni dotate di personalità giuridica e autonomia funzionale - sovente si dimentica che accanto al ruolo importante svolto dai Dirigenti e dai docenti vi è anche quello del personale ATA e specificamente i compiti fondamentali del personale amministrativo (Direttori SGA, Direttori SGA facenti funzione e Assistenti Amministrativi).

Anche sullo stato giuridico e sul trattamento economico del citato personale vorremmo aprire con Lei un dialogo costruttivo, per rappresentarle i tanti e troppi problemi irrisolti e presentare proposte, come nostro contributo di scienza ed esperienza.

Nel ringraziarLa per l’attenzione, mi auguro di poterLa presto incontrare e Le porgo un cordiale saluto.

Lì, 17.09.2019

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani