Il tema dell’affidamento in reggenza per la copertura di posti disponibili e/o vacanti ritorna in auge per due recenti interventi della Direzione Generale per il Personale Scolastico (nota n. 45119 del 16/10/2019) e dell’USR Veneto (nota n. 19754 del 18/10/2019).
Rispondendo all’USR Veneto, l’Amministrazione Centrale del MIUR richiama le “indicazioni” contenute nel Verbale d’Intesa sottoscritto con i Sindacati il 12/9/2019, che contiene la previsione (non la prescrizione) dell’affidamento in reggenza di posti di DSGA a DSGA di ruolo in servizio in scuole viciniori.
La nota di Viale Trastevere si guarda bene, nonostante l’espressa richiesta dell’Ufficio di Venezia, dal pronunciarsi sugli aspetti retributivi dell’affidamento in parola (sorvola perché è evidente che non sa cosa dire - non essendovi disciplina in materia - e perché non vuol “cozzare” con le immaginabili “ire” di un MEF che da cinque anni si rifiuta di pagare l’indennità mensile ai DSGA incaricati in una scuola sottodimensionata oltre quella di titolarità).
L’USR Veneto prende atto della risposta ricevuta, si adegua e si “avventura” (bontà sua) nell’esprimere l’avviso che il DSGA incaricato della reggenza potrà accedere al FIS del relativo Istituto con riferimento, però, alla sola parte variabile dell’indennità di direzione.
Se Roma tace (colpevolmente), Venezia si prende almeno la briga di pronunciarsi, pur attestandosi su una posizione molto prudenziale che riconosce il solo diritto all’indennità di direzione parte variabile e non anche il diritto all’indennità mensile che legge e ben due CCNL (10/11/2014 e 19/4/2018) riconoscono al DSGA con incarico aggiuntivo in una seconda scuola sottodimensionata.
L’ennesima, assurda ed incomprensibile, disparità di trattamento in danno dei Direttori SGA, all’insegna del principio (paradossale) che più lavori e meno ti pago.
Torniamo a ribadire che per i DSGA la reggenza non esiste e non può certo essere imposta con un Verbale d’Intesa che non costituisce fonte normativa e di regolazione del rapporto di lavoro dei DSGA. D’altronde in termini prudenzialmente accorti il MIUR parla di “indicazioni” (mere indicazioni aggiungiamo noi) e non certo di prescrizioni.
Se nell’anno ventesimo dell’autonomia scolastica (più burocrazia che autonomia - soprattutto per le segreterie scolastiche - più “rogne” che poteri, soprattutto per Dirigenti e Direttori) siamo arrivati ad una scopertura del 37% dei posti di DSGA (2.907 su 7.859, oltre le 364 scuole sottodimensionate) è evidente che qualcuno (anzi molti) a Viale Trastevere si porta (si portano) addosso un fardello enorme di responsabilità.
Se a Venezia, come altrove, i Dirigenti periferici del MIUR dovessero arrivare ad incarichi di reggenza con provvedimenti d’ufficio siamo pronti a reagire e ad assistere i colleghi eventualmente coinvolti, per manifesta illegittimità e infondatezza delle decisioni assunte.
Lì, 22.10.2019
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: il presente documento viene inviato al competente ufficio del MIUR, all’USR Veneto e reso pubblico attraverso il sito associativo e i social.