Nella G.U. Serie Generale n. 255 del 30/10/2019 è stato pubblicato il D.L. 126/2019 recante “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, che entra in vigore in data odierna.
All’art. 2 c. 6 è previsto il concorso per DSGA riservato agli Assistenti Amministrativi di ruolo che hanno svolto per almeno tre anni le funzioni dell’area di destinazione a decorrere dal 2011/2012. Si applica per intero l’art. 22 c. 15 del D. Lgs. 75/2017 (riforma Madia) che prescrive il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno (nella fattispecie le lauree elencate nell’allegato A al D.M. 863/2018 che detta disposizioni per i concorsi per titoli ed esami per l’accesso al profilo professionale di DSGA).
Il testo emanato è diverso dalla bozza circolata nei giorni scorsi e contraddice quanto concordato tra il Ministro Fioramonti e le OO.SS. nell’intesa del 1/10/2019, nella quale si prevedeva la deroga al requisito della laurea specifica.
In questo modo si penalizzano (e si mortificano) colpevolmente i tanti Assistenti Amministrativi che in questi anni hanno garantito il funzionamento amministrativo e contabile delle scuole. Queste persone sono state per anni giudicate idonee a ricoprire il ruolo di DSGA anche senza laurea - perché servivano al sistema - ed ora le si vuole liquidare con un vergognoso e indecente “benservito” che non fa onore ad uno Stato di diritto.
Peraltro, non si tiene in conto alcuno il precedente della legge di bilancio 2018 (art. 1 comma 605 L. 205/2017) che aveva già consentito la partecipazione senza laurea al concorso ordinario a 2004 posti di DSGA.
Siamo in presenza di una scelta incomprensibile sotto ogni profilo e attiveremo tutti gli strumenti possibili per riparare a questo torto ingiustificato e ingiustificabile.
Presenteremo delle proposte di emendamento in sede di conversione del decreto, chiedendo udienza, in primis, ai Presidenti delle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato.
Ci riserviamo, altresì, di procedere alla formalizzazione di un rinnovato stato di agitazione con richiesta del tentativo di raffreddamento e conciliazione, inserendo anche altre importanti questioni afferenti i Direttori SGA e il personale ATA; questioni che la politica e l’amministrazione si rifiutano di affrontare e risolvere.
Li 31.10.2019
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: le nostre proposte sono quelle contenute nel documento del 2/10/2019, presentate anche al Sottosegretario Azzolina nell’incontro del 29/10/2019.