UN MESE SENZA STRAORDINARI E TRE GIORNI DI LAVORO AL MINIMO ESSENZIALE - LE NOSTRE AZIONI DI PROTESTA SINDACALE PROSEGUONO

COMUNICATO

Dopo l’esito negativo dell’ennesimo tentativo di raffreddamento e conciliazione, per l’assoluta (incomprensibile) sordità del MIUR e del Governo su aspetti fondamentali del funzionamento delle scuole e del rapporto di lavoro dei Direttori SGA, dei Direttori SGA facenti funzione e degli Assistenti Amministrativi, diamo corso a rinnovate azioni di protesta sindacale.

 

PER TUTTO IL MESE DI DICEMBRE 2019

NIENTE LAVORO STRAORDINARIO

E

PER TRE GIORNI (10/11/12 DICEMBRE 2019)

PRESTAZIONI LAVORATIVE RIDOTTE AL MINIMO ESSENZIALE.

 

Queste, in estrema sintesi, le ragioni poste a fondamento della protesta e riportate compiutamente nel documento oggi inviato ai soggetti istituzionali competenti e reso noto al personale interessato:

  • le retribuzioni scarse e mortificanti rispetto ai carichi di lavoro sempre più complessi e crescenti;
  • un reclutamento di stampo medievale;
  • gli organici ridotti per quantità e qualità;
  • l’indennità mensile non pagata da oltre cinque anni;
  • un ordinamento professionale lontano anni luce rispetto alle funzioni che si svolgono e alle responsabilità che si assumono.

 

Lì, 26.11.2019

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani

 

P.S.: le modalità di adesione alle tre giornate di prestazioni lavorative ridotte, saranno successivamente comunicate.


 

Al Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca

 

Al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

 

Ai Dirigenti e ai Direttori s.g.a. delle Istituzioni Scolastiche ed Educative

LORO SEDI

 

e p.c. Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge

sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

 

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

 

All’ARAN

 

Alle OO.SS. rappresentative nel Comparto Istruzione e Ricerca

LORO SEDI

 

Alla CIDA, CIDA Funzione Pubblica e ANP

Loro sedi

 

Oggetto: proclamazione azioni di protesta sindacale per Direttori SGA, Direttori SGA facenti funzione e Assistenti Amministrativi.

 

L’Organizzazione sindacale scrivente comunica, per opportuna conoscenza e norma e per quanto ne consegue, di proclamare le seguenti azioni di protesta sindacale:

  1. sospensione di qualsiasi prestazione eccedente l’orario d’obbligo per tutto il mese di dicembre 2019;
  2. nelle giornate del 10/11/12 dicembre 2019 l’attività lavorativa sarà limitata alle funzioni essenziali, con applicazione formale e burocratica di tutte le molteplici e complesse normative, che affliggono le segreterie scolastiche, sia in termini procedurali che sostanziali.

Le azioni sopra descritte vedono coinvolti i Direttori SGA, i Direttori SGA facenti funzione e gli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative.

 

Si fa presente che la proclamazione dell’azione sindacale avviene per l’esito negativo della procedura di raffreddamento e conciliazione che si è svolta presso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali – Divisione VI – nella riunione del 18/11/2019.

 

Gli argomenti a fondamento dello sciopero sono i seguenti:

  1. lo stanziamento di apposite risorse finanziarie per il corretto riconoscimento economico delle funzioni effettivamente svolte dai Direttori SGA e dagli Assistenti Amministrativi. Si può agire sul trattamento economico fondamentale, ma anche su quello accessorio o attraverso dei bonus formativi e premiali (come già avvenuto per i docenti). Il recente CCNL del 19/4/2018 non ha determinato adeguati riconoscimenti economici per nessun profilo professionale del personale ATA, definendo per i Direttori SGA un aumento della quota base dell’indennità di direzione (€ 6,50 mensili) assolutamente mortificante e addirittura inferiore a quanto riconosciuto con il compenso individuale accessori a profili professionali di aree inferiori (€ 9,20 per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici ed € 8,40 per i collaboratori scolastici). La recente costituzione del Comparto Istruzione e Ricerca - che vede insieme i settori della Scuola, di Accademie e Conservatori, di Università e degli Enti Pubblici di Ricerca - ha reso evidente le disparità di trattamento economico fra categorie che svolgono sostanzialmente un identico lavoro (vedi, ad esempio, il rapporto tra Direttori SGA delle scuole e Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori). La perequazione retributiva sarebbe un atto di elementare giustizia. Peraltro, la sottoscrizione definitiva del CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca (avvenuta l’8/7/2019) aumenta il divario tra il trattamento economico dei Dirigenti e quello dei Direttori SGA: non è troppo quello dei Dirigenti ma troppo poco quello dei Direttori (è troppo poco anche quello degli Assistenti Amministrativi, chiamati ogni giorno a svolgere funzioni sempre più complesse che non corrispondono alla declaratoria del vigente profilo professionale). Nell’ambito dello stanziamento di apposite risorse finanziarie sarebbe anche doveroso prevedere un fondo specifico da destinare ai Direttori SGA del 1° settembre 2000 che hanno ricevuto il torto (penalizzante e dannoso) di un inquadramento retributivo con il criterio della temporizzazione in luogo di quello della ricostruzione. Una recente delibera della Corte dei Conti (adunanza generale del 15/7/2019) ha sancito un principio di massima che riconosce integralmente il servizio in altro ruolo con conseguenti effetti retributivi. L’applicazione di questo principio è doverosa anche per i DSGA della prima ora (1° settembre 2000).
  2. l’urgenza di provvedere alla copertura, dal 1° settembre 2020 di oltre 3.000 posti di Direttore SGA vacanti e disponibili. È indispensabile portare a compimento il concorso ordinario in fase di svolgimento, inserendo nelle graduatorie di merito ad esaurimento tutti coloro che supereranno le prove d’esame e risulteranno in possesso dei titoli richiesti. È, altresì, necessario che le assunzioni a tempo indeterminato avvengano su tutti i posti vacanti e disponibili e non solo sul turn over. È, inoltre, doveroso consentire la partecipazione al concorso riservato, previsto nell’art. 2 comma 6 del D.L. 126/2019, anche agli Assistenti Amministrativi facenti funzione di Direttori SGA (da tre anni) sprovvisti della laurea specifica, come già avvenuto per l’ammissione al concorso ordinario (vedi legge di bilancio 2018). L’intervento emendativo al D.L. 126/2019, approvato dalle competenti Commissioni della Camera dei Deputati, segna un passo in avanti ma non risolve tutte le questioni oggetto della proposta dell’Associazione scrivente.
  3. la necessità di una corretta definizione dell’organico dei Direttori SGA, superando la vigente regola sulle scuole sottodimensionate (quelle sotto i 600 alunni o sino a 400 in particolari situazioni) ove non è possibile applicare in via esclusiva un Direttore SGA (ed anche un Dirigente scolastico). Tutte le istituzioni scolastiche sono dotate di personalità giuridica e autonomia funzionale e tutte, indistintamente, esercitano le funzioni attribuite dall’art. 14 DPR 275/99. Ne consegue che il gravame lavorativo è sostanzialmente identico e non è certo il numero degli alunni a determinarne la differenza. In ogni modo non si possono obbligare i DSGA a tenere due scuole;
  4. la mancata corresponsione dell’indennità mensile ai Direttori SGA che lavorano in due scuole. Il CCNL del 10/11/2014, che ha stabilito l’indennità mensile per gli aa.ss. 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015, è stato prorogato dall’art. 39 del CCNL 19/4/2018, ma a tutt’oggi l’indennità in questione non è stata corrisposta agli aventi titolo (diverse centinaia, forse migliaia, di persone) relativamente agli aa.ss. 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 ed anche a quello corrente (2019/2020). In alcuni casi le RTS (dipendenti dal MEF) si sono rifiutate di corrispondere anche l’indennità relativa all’a.s. 2014/2015 ancorché coperto dal CCNL del novembre 2014. Su questo aspetto l’Associazione scrivente ha depositato tre ricorsi presso i Tribunali di Milano, Roma e Napoli con fissazione delle udienze per i primi mesi del 2020;
  5. l’esigenza di rivedere l’organico complessivo del personale ATA sulla base dei fabbisogni effettivi, con recupero (anche parziale) delle riduzioni operate dal 2009 e dal 2015: 44.500 unità ridotte nel triennio 2009/2011 (D.L. 112/2008) ed altre 2.020 unità ridotte dal 1° settembre 2015 (Legge di stabilità 2015), per un totale di 46.520 unità. Nel contesto della revisione vale quanto già esposto al punto 3 e vanno prese in considerazione le ipotesi di: introdurre il profilo professionale dei Coordinatori Amministrativi e aumentare il numero degli Assistenti Amministrativi, nonché quella di inserire il profilo professionale degli Assistenti Tecnici anche nelle scuole del primo ciclo (la didattica laboratoriale si svolge in ogni ordine e grado di scuole e la presenza di profili tecnici è diventata indispensabile in ogni istituzione scolastica);
  6. l’urgenza di rivedere l’intera procedura di reclutamento a tempo indeterminato e determinato di tutto il personale ATA, poiché la vigente disciplina presenta vuoti preoccupanti ed è sostanzialmente ancora quella “arcaica” del DPR 420/74. Addirittura emergenziale si sta rilevando la vicenda della sostituzione dei Direttori SGA, a causa di un incomprensibile vuoto legislativo e regolamentare, nonché di una inadeguata normazione contrattuale;
  7. la necessità urgente di portare a compimento la reinternalizzazione dei servizi di pulizia e sorveglianza, prevista dalla Legge di Bilancio 2019, con decorrenza 1° gennaio 2020. La lentezza di attuazione delle procedure per il passaggio dei dipendenti delle cooperative dei Consorzi e delle diverse aziende rischia di non rispettare il termine indicato e di non consentire l’assunzione di oltre 11.000 unità di Collaboratori Scolastici;
  8. la rivisitazione del sistema di classificazione e di tutti i profili professionali del personale ATA, con particolare riferimento a quelli del Direttore SGA, degli Assistenti Amministrativi e Tecnici. Una rivisitazione resa inevitabile dai nuovi e più complessi compiti e dai maggiori carichi di lavoro anche derivanti dalla L. 107/2015. Nel rivisitare il sistema di classificazione e i profili professionali sarebbe doveroso istituire la categoria dei quadri o introdurre quella (già presente in alcuni settori) delle alte/elevate professionalità (vedi Università, Accademie e Conservatori);

 

Le descritte azioni di protesta sindacale (astensione da prestazioni aggiuntive e attività lavorativa limitata alle funzioni essenziali) potrebbero essere revocate in presenza di sostanziali fatti nuovi che diano positive risposte alle questioni poste dall’Anquap e riassunte nel presente documento.

 

Distinti saluti

 

Lì, 26.11.2019

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani

 

 

P.S.: si chiede alle istituzioni scolastiche ed educative di provvedere all’affissione all’albo del presente documento.

 

 


» Documenti allegati:
   Documento allegato ... QUI il comunicato
   Documento allegato ... QUI il documento

» Link segnalati:
   Link esterno ... VAI al comunicato del 18/11/19 Ministero Lavoro
   Link esterno ... VAI alla proclamazione dello stato di agitazione


 
Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 26/11/2019
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 28/11/2019 15:29:06
Permalink: UN MESE SENZA STRAORDINARI E TRE GIORNI DI LAVORO AL MINIMO ESSENZIALE - LE NOSTRE AZIONI DI PROTESTA SINDACALE PROSEGUONO Tag: UN MESE SENZA STRAORDINARI E TRE GIORNI DI LAVORO AL MINIMO ESSENZIALE - LE NOSTRE AZIONI DI PROTESTA SINDACALE PROSEGUONO
Autore: Pagina letta 2402 volte



  Feed RSS Stampa la pagina ...