Milano, 9 dicembre 2019. “La proposta del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a imprese e parti sociali, di lavorare insieme per il futuro del Paese, tocca da vicino i manager, che utilizzano la leva organizzativa ed economica per valorizzare le nuove tecnologie e le nuove competenze dei lavoratori”. Lo ha detto Mario Mantovani, il presidente di CIDA, la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità, che ha organizzato un convegno con l’Organizzazione mondiale del lavoro (ILO) domani a Milano (ore 15,30; Hotel Michelangelo), proprio dedicato al ‘futuro del lavoro e al lavoro del futuro’.
“L’idea di un confronto più diretto e incisivo tra chi rappresenta lavoratori e imprese nel Paese è suggestiva – prosegue il presidente di CIDA – ed è stata al centro della nostra assemblea la settimana scorsa, convinti che solo dall’unione delle differenze, dal lavoro in comune, possano scaturire le energie necessarie a quel salto di qualità di cui il nostro sistema economico ha bisogno. Dobbiamo superare le vecchie divisioni del lavoro, individuare percorsi innovativi e formulare proposte inedite di regolamentazione del lavoro, per consentire alle imprese più dinamiche di reggere la sfida della competitività globale e guidare su questa via i settori e i territori in cui operano. Occorre anche superare il concetto di ‘welfare’ tutto centrato sullo Stato, che non appare più sostenibile senza il contributo delle parti sociali e della società organizzata.
“Di tutto questo parleremo domani, a Milano, in un convegno che CIDA ha organizzato insieme all’ILO per capire come sta cambiando il lavoro, con l’introduzione dell’intelligenza artificiale, della robotica, dei modelli organizzativi decentrati e di piattaforma. Una fase di profonda transizione che vede al centro il manager, con un ruolo di intermediazione fra tecnologie sempre più integrate con l’azione umana e rischi crescenti di divergenza tra lavoratori. Il lavoro sta cambiando: ciò che abbiamo sempre codificato, come orari, categorie, classificazioni, aspetti contrattuali, perde sempre più di significato. Non possiamo permettere però che i cambiamenti mettano da parte le tante persone che ne subiscono gli effetti negativi, dobbiamo allargare la rete di solidarietà e creare condizioni di lavoro dignitose, inclusive. Il percorso di collaborazione avviato con ILO ci consente di accedere agli studi e alle idee più interessanti, a livello globale, e di essere presenti nei luoghi in cui si elaborano proposte e soluzioni, destinate a influenzare i processi legislativi”.
“Vogliamo che i manager abbiano voce in questa trasformazione, convinti che la transizione vada gestita per evitare degenerazioni e pericolose fughe in avanti. Per loro natura le parti sociali hanno una visione di lungo termine e il loro dialogo, pur con alti e bassi, dura ininterrottamente da quando esiste la nostra Repubblica. Siamo quindi disponibili ad ogni forma di confronto con le forze politiche e sociali per scrivere, insieme, il futuro prossimo del nostro lavoro e del nostro Paese”, ha concluso Mantovani.