In un colpo solo il Ministro Lorenzo Fioramonti (pardon l’ex Ministro) ha calpestato le istituzioni, reso ancor più inaffidabile la politica e preso in giro i Sindacati rappresentativi nel Comparto e nell’Area di Istruzione e Ricerca.
Come può un rappresentante politico delle istituzioni (tale è un Ministro) sottoscrivere positivamente due verbali di conciliazione (il 19/12/2019 e il 20/12/2019) con tutti i Sindacati rappresentativi nel Comparto e nell’Area di Istruzione e Ricerca, assumendo rilevanti e sostanziali impegni politici per il suo ruolo e per taluni aspetti (rinnovo contrattuale, Direttori SGA facenti funzione, autonomie differenziate) anche per conto del Governo e dello stesso Parlamento, se è prossimo a rassegnare alla vigilia di Natale le dimissioni dall’incarico?
C’è in questa condotta un che di illogico e di irrazionale che forse non ha precedenti e squalifica le istituzioni e la politica.
Chi garantirà ora gli impegni solennemente assunti? Forse è il caso che il Presidente del Consiglio faccia sentire la sua voce e proceda celermente a proporre la nomina del nuovo Ministro.
Il più rilevante dicastero di spesa (il MIUR) non può restare senza il suo vertice politico.
Lì, 27.12.2019
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani