Positive le prime dichiarazioni dell’On. Lucia Azzolina nella sua nuova veste di Ministro dell’Istruzione.
Il neo Ministro rivolge una giusta attenzione alle segreterie scolastiche e al personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
Importanti gli impegni sulla necessaria semplificazione e quello di avviare le procedure per il nuovo contratto di lavoro del triennio 2019/2021.
lì, 11/01/2020
Il Presidente
Giorgio Germani
Qui il comunicato dell'On. Ministro Lucia Azzolina
Ho da poco giurato come Ministra dell’Istruzione nelle mani del Presidente della Repubblica. Accanto a me c'era mia sorella, una delle persone che mi sono più care e con cui condivido sempre i momenti più importanti.
Da oggi comincia un lavoro nuovo al Ministero. Cambia il ruolo, aumentano le responsabilità, ma lo spirito è lo stesso con cui ho avviato la mia attività già da Sottosegretaria: determinazione, ascolto, tanta passione per un mondo che sento mio. E una convinzione: la scuola italiana funziona. Va migliorata, ma non stravolta.
La scuola ha bisogno di cura, di semplificazione, di rapidità nelle decisioni, di visione. E di concretezza: farò in modo che il Ministero torni ad essere un punto di riferimento operativo per le scuole. Daremo supporto a chi tutti i giorni sta nelle segreterie, negli uffici di dirigenza, nelle classi e spesso deve correre dietro alla burocrazia, ai ricorsi, alle disfunzioni del sistema. Soprattutto metterò gli studenti al centro di ogni mia decisione. La scuola è per loro.
Il lavoro da fare è da subito molto impegnativo. In questi giorni di transizione l’attività al Ministero non si è mai interrotta, perché i dossier lasciati in sospeso erano molti. Alcuni davvero prioritari.
Questi sono i dieci punti su cui mi sto già muovendo.
- Concorsi per gli insegnanti. Lavoreremo subito ai bandi per la scuola dell’infanzia e primaria, per la secondaria (ordinario e straordinario), per i docenti di religione. Dobbiamo scriverne quattro. Ho già messo al lavoro la mia squadra, in raccordo con le strutture del Ministero.
- Scriveremo rapidamente i provvedimenti attuativi del decreto scuola. Primi fra tutti il nuovo regolamento per velocizzare la chiamata dei supplenti e quello per la ‘call’ che consentirà a chi vuole subito il ruolo e il contratto a tempo indeterminato di poter andare a insegnare volontariamente anche in un’altra regione diversa dalla propria.
- Avvieremo quanto prima il tavolo per il rinnovo del contratto: è urgente.
- Sostegno: deve partire velocemente il nuovo ciclo di formazione degli insegnanti specializzati. E dobbiamo attuare il decreto legislativo 66/17 sull’inclusione, che mette in campo strumenti nuovi e importantissimi per rispondere alle necessità dei ragazzi con disabilità, che però sono ancora scritti solo sulla carta. Anche qui chiederò rapidità a chi dovrà lavorarci.
- Esami di Stato del secondo grado, quelli che tutti chiamano Maturità: entro fine mese pubblicheremo le materie della seconda prova. Rispetteremo la scadenza. E poi lavoreremo all’ordinanza sugli Esami, un ‘manuale’ d’uso che va semplificato: oggi è un documento voluminoso e non sempre chiarissimo per le commissioni. Cominciamo da qui a costruire strumenti più agili. Forniremo anche una risposta ai dubbi che stanno emergendo sugli ultimi cambiamenti annunciati. Penso alla scomparsa delle ormai famose buste all’orale. Voglio che i ragazzi abbiano tutte le informazioni di cui hanno bisogno.
- Educazione civica: alle scuole serve chiarezza. Produrremo le necessarie Linee guida.
- Continueremo a lavorare per velocizzare la spesa in materia di edilizia scolastica. I fondi ci sono, vanno spesi presto e bene.
- Attiverò nei prossimi giorni un tavolo sull’innovazione didattica con dentro docenti e dirigenti esperti: partiremo dalle belle esperienze che già esistono nelle scuole e le porteremo a sistema.
- Tutto il personale dovrà essere valorizzato. Prioritario sarà il tema della formazione. Dei dirigenti, dei docenti, ma anche del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato.
- Ho dato disposizione di avviare subito i processi di sburocratizzazione per semplificare quelle pratiche che rendono difficile la vita quotidiana di dirigenti e segreterie scolastiche.
Mi metterò al servizio della scuola. Ogni giorno.
C’è tanto da fare, ma è il lavoro più bello del mondo.