Con proprio atto di indirizzo politico istituzionale per l’anno 2020 (n. 2 del 7/2/2020), il Ministro Lucia Azzolina esplicita finalità, principi generali, priorità politiche della propria attività ai vertici del Ministero dell’Istruzione.
Accanto ad aspetti condivisibili che ci auguriamo si realizzino nel concreto - con particolare riferimento alla valorizzazione e sviluppo professionale del personale scolastico, all’innovazione digitale, semplificazione amministrativa e abbattimento della burocrazia - non possiamo non constatare l’assenza di qualsiasi riferimento ad un assetto gestionale del Ministero ancora indefinito: non ancora operativi i Capi Dipartimento, non nominati alcuni Direttori generali dell’amministrazione centrale, vacanti i posti dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali di Lombardia, Liguria, Lazio e Sicilia. Non può sfuggire al Ministro che in assenza di queste importanti figure dirigenziali, con precise responsabilità gestionali, sarà difficoltoso far funzionare il Ministero (a livello centrale e periferico) e fornire corrette direttive e supporto alle istituzioni scolastiche.
Inoltre, preoccupa la mancanza di qualsiasi riferimento ai Direttori SGA delle istituzioni scolastiche ed educative. Il Ministro non può non sapere che mancano nel corrente anno scolastico 2.900 Direttori, che dal prossimo anno scolastico i posti scoperti potrebbero salire a 3.500 unità, che il concorso per reclutare 2.004 unità di Direttori sta procedendo con enorme e colpevole lentezza, che occorre superare la condizione delle scuole sottodimensionate e pagare i Direttori SGA che in quelle scuole hanno lavorato (e lavorano) senza percepire da oltre cinque anni l’indennità loro spettante.
Nell’atto di indirizzo non vi è, inoltre, traccia alcuna su aspetti fondamentali e strategici per le scuole: la riforma degli organi collegiali (una nuova e moderna governance) e la definizione di un soggetto istituzionale di rappresentanza delle scuole autonome.
Lì, 13.02.2020
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani