Ferma restando la proposta Anquap di chiusura totale delle scuole avanzata ieri con la lettera inviata al Capo del Governo a al Ministro dell’Istruzione, è ormai indubbio che le Pubbliche Amministrazioni (anche le scuole) devono assicurare lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative del proprio personale in forma agile (art. 1 c. 1 punto 6 del DPCM 11 marzo 2020 e Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione n.2/2020 del12/3/2020). Anche l’Aran ha provveduto in tal senso.
Ne consegue che i Dirigenti Scolastici, coadiuvati dai Direttori sga, hanno l’obbligo di organizzare il lavoro agile per tutto il periodo di sospensione delle attività didattiche (3/4/2020) o, comunque, sino al 25 marzo 2020, termine di efficacia del DPCM 11/3/2020.
Eventuali decisioni in senso non conforme alle citate disposizioni, oltre che incomprensibili, esporrebbero i dirigenti scolastici al rischio di gravi responsabilità.
In caso di inerzia e/o titubanza dei dirigenti scolastici, suggeriamo ai Direttori sga, in ragione del loro ruolo di “Capi” del personale Ata, di presentare e formalizzare al Dirigente una specifica proposta di attuazione del lavoro agile.
Allo stato delle intervenute disposizioni abbiamo predisposto un nuovo format sul lavoro agile nelle scuole che mettiamo nella libera disponibilità delle scuole stesse; un format che supera i precedenti messi a disposizione con la check list.
Premessa per la check-list:
A seguito dell’emanazione del DPCM 11 marzo 2020, art. 1, comma 1, punto 6 le amministrazioni pubbliche (scuole comprese), assicurano la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa attraverso il lavoro agile del proprio personale dipendente, anche in deroga degli accordi individuali e degli obblighi informativi di cui agli artt. da 18 a 23 della Legge 18 maggio 2017 n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.
Al fine di contemperare l’interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell’azione amministrativa, la direttiva 2 del 12/03/2020 del Ministro della Pubblica Amministrazione interviene ribadendo che il ricorso al lavoro agile deve diventare la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, lettera e) del DPCM 8 marzo 2020.
Di conseguenza:
la modalità ordinaria dello svolgimento della prestazione lavorativa è il lavoro agile e le amministrazioni (ivi comprese le istituzioni scolastiche) limiteranno la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento di quelle attività individuate a monte come indifferibili.
Le prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente saranno svolte, nel periodo di efficacia del dPCM 11 marzo 2020 (dal 12/03/2020 al 25/03/2020), anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli artt. da 18 a 23 della Legge 18 maggio 2017 n. 81.
Nuove modalità operative:
- Il Dirigente Scolastico emana disposizioni interne per l’attuazione del DPCM 11 marzo 2020 che prevede lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile (smart working) in relazione allo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 (vedi esempio dispositivo).
- Il Dirigente Scolastico individua eventuali attività indifferibili da rendere in presenza.
- Le amministrazioni comunicano tempestivamente al Dipartimento della funzione pubblica a mezzo PEC al seguente indirizzo: protocollo_dfp@mailbox.governo.it le misure poste in essere in 5 attuazione della presente direttiva, con particolare riferimento alle modalità organizzative adottate per il ricorso al lavoro agile.
lì, 12 marzo 2020
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani