E’ datata 18 marzo la comunicazione unitaria di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams con la quale è stato richiesto il ritiro della nota prot. 388 del 17/3/2020 “Emergenza sanitaria di nuovo Coronavirus. Prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza” a firma del Capo Dipartimento Dott. Marco Bruschi.
E’ da anni che richiediamo un’azione di indirizzo e di coordinamento al nostro Ministero e – finalmente - quando il Capo Dipartimento prende le redini per cercare di aiutare le scuole in questo momento di emergenza, i “sindacati” si mettono di traverso.
Quando un mio caro amico ha letto la notizia sui media mi ha subito inviato un messaggio via WhatsApp: “Vivono su Marte questi? Ci sono Medici, infermieri e operatori sanitari che stanno rischiando la vita per mandare avanti un ospedale, c’è gente senza lavoro, aziende ferme e questi hanno il coraggio di fare le punte alle matite”.
In effetti siamo veramente al paradosso!
C’è bisogno dell’aiuto di tutti e chi ha responsabilità di rappresentanza deve, in questo momento, derogare, lasciar perdere i cavilli, le regole, le puntualizzazioni e dare una mano per cercare che lo sconforto non prenda il sopravvento.
Ci sono dirigenti scolastici, docenti, dsga e personale amministrativo, tecnico e ausiliario che hanno fatto e stanno facendo di tutto per mandare avanti la “baracca”.
Le difficoltà sono enormi. Quando questa emergenza finirà, tutti dovremo farci delle domande. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare uno scenario del genere, ma è fuor di dubbio che molti nodi sono venuti al pettine:
· la mancanza di una vera selezione del personale (a tutti i livelli);
· l’assenza o l’inefficacia di un sistema di misurazione delle performance didattiche e amministrative;
· la necessità di rivedere / revisionare l’autonomia scolastica, tanto decantata ma mai attuata veramente;
· la crisi delle Provincie/Città Metropolitane che non sono più in grado di sostenere l’edilizia scolastica di loro competenza in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria;
· l’incredibile ritardo della revisione dei profili professionali del personale ATA;
· Il graduale smantellamento della Legge sulla “Buona scuola” per riportare tutto allo stato precedente e per rimettere la scuola nelle mani dei sindacati.
Grazie al D.L. “Cura Italia” sarà possibile assumere Assistenti Tecnici anche nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Ottimo! L’ANQUAP lo chiede da anni.
La verità, però, è che da quelle graduatorie si correrà il rischio di assumere personale non qualificato che magari non saprà accendere neanche un computer, figuriamoci aiutare la scuola sulla didattica a distanza.
Nei fatti, quindi, succede che le scuole devono sperare di avere la “fortuna” di assumere un bravo assistente tecnico, un bravo docente, un bravo assistente amministrativo quando, invece, dovrebbero averne il “diritto”.
Questo sistema lo avete avallato voi sindacati firmatari, ripudiando - per partito preso - la qualità, la valutazione, la selezione del personale.
Ora, con grande abnegazione, il Governo, il Ministero, i lavoratori della scuola a tutti i livelli cercano di dare il massimo per rimanere in contatto con gli studenti, con le loro famiglie e per mandare avanti anche la macchina amministrativa.
Altri, come dimostra questa richiesta unitaria, cercano invece di ingessare ancora di più il sistema scolastico, appellandosi, seppur in piena emergenza epidemiologica, agli aspetti formali.
Grazie. Ma in questo momento non ne abbiamo bisogno. Per una volta, cercate di comprendere cosa serve davvero alla scuola italiana.
Quindi, se c’è una nota da ritirare quella è la vostra!
Eventualmente, ed è nel vostro pieno diritto, sostituitela con una nota di proposte per il bene della scuola italiana, di chi ci lavora e, soprattutto, degli studenti.
lì, 21/03/2020
Marco Santini – Vice Presidente ANQUAP Area Nord
d’intesa con il Presidente ANQUAP Giorgio Germani