In questi giorni si è fatto un gran parlare sui pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione maturati al 31.12.2012 con la conseguenza dell’emanazione urgente e necessaria del Decreto Legge 8 Aprile 2013 n. 35.
Purtroppo, per una serie di circostanze gli Enti Locali, le Regioni e Province Autonome, gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale ed i Ministeri hanno cumulato debiti enormi ( si parla di circa 100 miliardi di Euro ) nei confronti dei fornitori di lavori, beni, servizi e prestazioni.
Una situazione “incivile” non degna di uno Stato di diritto che ha prodotto effetti dirompenti sulla “vita” delle imprese e sull’intera economia nazionale.
A questa situazione sono estranee – e ci piace dirlo con orgoglio- le istituzioni scolastiche ed educative, le quali hanno quasi sempre onorato le obbligazioni giuridiche assunte nei tempi dovuti. A volte hanno provveduto con “anticipazioni di cassa” per far fronte al pagamento di spese obbligatorie di personale ( stipendi delle supplenze brevi e compensi esami di stato) che non sempre lo Stato ( leggasi MIUR e MEF) ha integralmente rimborsato.
Sempre in questi giorni è apparso un dato statistico (fonte INPS – pubblicata dal Corriere della Sera l’8 Aprile 2013) sul numero medio annuo di giornate di malattia per lavoratore, che evidenzia a livello nazionale come nel settore privato siamo a 17 giornate mentre nel settore pubblico a 15,6 giornate.
La miglior performance dei dipendenti pubblici, che si assentano meno dei privati, si riscontra in tutte le Regioni senza distinzioni significative tra Nord, Centro e Sud. Ci piace sottolineare questo dato poiché vi è troppa “letteratura” negativa nei confronti del pubblico impiego, spesso preconcetta ed ingiustificata.
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani