Concorso DSGA: interpellenza On. Villani e risposta On. Ascani

(Iniziative volte a garantire la conclusione del concorso per direttore dei servizi generali e amministrativi nelle istituzioni scolastiche ed educative - n. 2-00788)

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Villani ed altri n. 2-00788 (Vedi l'allegato A).

L'onorevole Villani ha facoltà di illustrare la sua interpellanza.

VIRGINIA VILLANI (M5S). Presidente, sottosegretario, colleghe colleghi, nell'illustrare questa mia interpellanza, voglio prima di tutto fare una precisazione che sicuramente ci aiuterà a comprendere meglio la sua valenza.

Il 1° settembre 2000, veniva attribuita alle istituzioni scolastiche l'autonomia rafforzata e ai presidi e ai direttori didattici si assegnava la qualifica di dirigente scolastico, attribuendo così loro l'importante ruolo di legali rappresentanti delle scuole, coadiuvati dal direttore dei servizi generali e amministrativi per le funzioni contabili, finanziarie e amministrative. Ebbene, a circa vent'anni dall'istituzione di tale profilo professionale, solo nel dicembre 2018, finalmente, è stato bandito il primo concorso ordinario per reclutare 2004 direttori dei servizi generali e amministrativi delle istituzioni scolastiche ed educative italiane. Posso togliere la mascherina?

PRESIDENTE. Sì dal banco dei nove, può.

VIRGINIA VILLANI (M5S). Si tratta di concorso importante per il mondo della scuola che in questi due anni da parlamentare ho seguito attentamente in tutte le sue tappe. Dall'emanazione del bando sono trascorsi, ahimè, oltre 16 mesi; le prove scritte si sono svolte, in tutte le sedi regionali italiane, il 5 e il 6 novembre 2019, ma i risultati delle prove scritte, a tutt'oggi, sono stati resi noti solo in Sardegna, nelle Marche, in Umbria, in Abruzzo, in Campania, in Piemonte e nel Friuli Venezia Giulia, 7 regioni su 18, mentre nel Lazio la correzione degli elaborati pare non sia neanche iniziata. Nelle altre regioni, l'ostacolo per la pubblicazione degli scritti sarebbe dato dall'impossibilità di procedere alla correzione degli elaborati in formato cartaceo, con la presenza dei commissari. Ne consegue che la data di stesura delle graduatorie di merito e, quindi, la relativa assunzione dei vincitori o degli idonei è tuttora avvolta nella più totale incertezza.

Giova ricordare che le commissioni giudicatrici per gli iscritti sono composte da soli tre componenti: un presidente e due membri, e sarebbe, quindi, alquanto pretestuoso anche immaginare di invocare l'alibi dell'emergenza sanitaria, per il mancato completamento dei lavori. Infatti, se da un lato l'emergenza COVID-19 ha potuto determinare un fisiologico rallentamento delle procedure di concorso, dall'altro non si può certo prescindere da quanto stabilito dall'articolo 4 del decreto-legge sulla scuola che prevede che la sospensione delle procedure concorsuali riguardi lo svolgimento di prove in presenza dei candidati e non certo il prosieguo delle correzioni da parte delle commissioni d'esame. Del resto, per lo svolgimento delle prove orali, interviene, già dal 17 marzo 2020, il cosiddetto “decreto Cura Italia” che, all'articolo 87, consente di procedere con modalità telematiche. Se non si interviene subito, sottosegretario, si corre il rischio di non arrivare in tempo utile per le assunzioni a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020, quando nelle scuole italiane mancheranno all'appello oltre 3 mila direttori dei servizi generali e amministrativi, rispetto a un totale di poco superiore alle 7.800 unità, con una scopertura di quasi il 40 per cento di una figura professionale monocratica, strategica e indispensabile per il buon funzionamento amministrativo e contabile delle istituzioni scolastiche che si troveranno in una condizione di precarietà amministrativa e organizzativa e ciò metterebbe oggettivamente a rischio l'avvio di un anno scolastico già gravido di incognite e di grandi criticità. È un'eventualità da scongiurare, essendo questo un momento in cui la scuola ha bisogno delle condizioni di maggiore efficienza per la gestione della fase 2 di questa emergenza sanitaria. La mancanza del capo dei servizi di segreteria renderebbe oltremodo difficoltosa l'organizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari, nonché lo svolgimento delle innumerevoli attività amministrative e contabili.

La scuola italiana sta aspettando con affanno questo concorso, anche per stabilizzare coloro che in questi anni hanno ricoperto in maniera anche precaria questo importante e decisivo ruolo all'interno dell'organizzazione scolastica. Sulla base delle predette rilevazioni, sarebbe fondamentale portare a conclusione il concorso per direttori dei servizi generali e amministrativi, per una più serena apertura dell'anno scolastico 2020-2021, individuando soluzioni che possano permettere da subito la ripresa dei lavori, così come garantire nel più breve tempo possibile la pubblicazione dei risultati e degli ammessi alle prove orali, consentendo a questi ultimi di potersi finalmente concentrare sullo studio.

Un'altra questione dirimente è quella dei lavoratori senza titolo esclusi dal concorso. In tal senso, sarebbe auspicabile che nelle graduatorie regionali permanenti si possano inserire a domanda anche gli assistenti amministrativi a tempo indeterminato in possesso della laurea specifica per accedere al ruolo di direttori dei servizi generali amministrativi, i cosiddetti “responsabili amministrativi” ancora presenti nelle graduatorie ex decreto ministeriale n. 146 del 2000.

Vede, sottosegretario, ho provato a mie spese quanto sia difficile lavorare in funzione dirigenziale facendosi carico di mille responsabilità, dalla sicurezza degli edifici alla tutela della privacy, alle relazioni sindacali, all'attività negoziale, alla manutenzione degli edifici e agli acquisti in assenza di figure professionali sufficientemente preparate con valide competenze, che sono imprescindibili per la gestione di un'istituzione scolastica che, con la razionalizzazione e il dimensionamento, è resa ancora più complessa. Lavorare senza la figura del DSGA rende di fatto impossibile portare avanti oltre che la normale amministrazione anche l'enorme mole di adempimenti burocratici, amministrativi ma soprattutto gestionali legati all'avvio di un anno scolastico.

Ciò detto, sono ben consapevole della sensibilità di questo Ministero, impegnato nel difficile tentativo di garantire un regolare e ordinato avvio del prossimo anno scolastico. È lecito, quindi, sapere quali iniziative il Ministero dell'Istruzione, per la sua competenza nella vicenda, intenda mettere in atto per arrivare alla conclusione del concorso e per procedere, nei tempi stabiliti, con le assunzioni dei direttori dei servizi generali e amministrativi.

PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato per l'Istruzione, Anna Ascani, ha facoltà di rispondere.

ANNA ASCANI, Sottosegretaria di Stato per l'Istruzione. Grazie, Presidente. Grazie, onorevole Villani e onorevoli interroganti. Per una più esaustiva comprensione dell'argomento in questione, ritengo indispensabile un inquadramento del tema da lei sollevato nell'ambito della normativa vigente. L'articolo 87, comma 5, del decreto-legge n. 18 del marzo scorso, dispone che “Lo svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto”.

Successivamente, l'articolo 4 del decreto-legge n. 22 dell'8 aprile, recante misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, prevedendo che “La sospensione dello svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego di cui all'articolo 87, comma 5, primo periodo, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, si intende riferita esclusivamente allo svolgimento delle prove concorsuali delle medesime procedure”, circoscrive l'ambito applicativo richiamato all'articolo 87, comma 5, alle sole prove concorsuali che non abbiano avuto luogo al momento dell'entrata in vigore della norma sopra richiamata. Chiarito ciò, mi fa piacere informarla che, nonostante la grave situazione epidemiologica e le limitazioni a essa correlate, la maggior parte delle commissioni ha sostanzialmente concluso le operazioni di valutazione delle prove scritte e sta procedendo finalmente allo scioglimento dell'anonimato.

Per quanto riguarda, invece, lo svolgimento delle prove orali, ricordo che l'articolo 1, lettera q), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile scorso, dispone la sospensione delle “(…) procedure concorsuali private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curricolari ovvero con modalità a distanza; per le procedure concorsuali pubbliche resta fermo quanto previsto dall'articolo 87, comma 5, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e dall'articolo 4 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22”.

L'articolo 10 dello stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri individua, poi, al 17 maggio il termine generale di efficacia per le disposizioni previste, a eccezione di alcune deroghe espressamente indicate. Ne deriva che le commissioni potranno procedere, previo parere del comitato tecnico scientifico e conseguente adozione di ogni possibile azione che ne assicuri il corretto adempimento e delle misure conformi a quanto previsto dall'emergenza sanitaria, allo svolgimento delle prove orali, con fissazione del calendario a una data successiva al prossimo 17 maggio, consentendo una conclusione della procedura concorsuale in tempo utile per l'inizio del prossimo anno scolastico. Naturalmente, al nostro Ministero preme molto che questa procedura si concluda in tempi utili per le ragioni che lei giustamente ha richiamato.

Per quanto riguarda, infine, le procedure assunzionali, l'articolo 1, comma 605, della legge n. 205 del 2017, autorizza il concorso pubblico per l'assunzione di direttori dei servizi generali e amministrativi, nei limiti delle facoltà assunzionali previste dall'articolo 39 della legge n. 449 del 1997. Allo stato attuale, quindi, le immissioni in ruolo potranno essere effettuate nei limiti delle cessazioni avvenute lo scorso anno, che risultano essere pari a 760 unità, e di quelle che si registreranno nel corrente anno scolastico e negli anni successivi.

PRESIDENTE. L'onorevole Villani ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.

VIRGINIA VILLANI (M5S). Grazie, Presidente. Sono soddisfatta e ringrazio il sottosegretario Ascani per la risposta. Mi rincuora, infatti, sapere che, nonostante il difficile periodo, la maggior parte delle commissioni esaminatrici abbia sostanzialmente concluso le operazioni di valutazione delle prove scritte e si stia, dunque, procedendo allo scioglimento dell'anonimato. Fa piacere perché davvero ritenevo preoccupante che soltanto 7 regioni su 18 avessero portato a compimento la procedura giusta.

Così come mi tranquillizza sapere che le commissioni potranno procedere, previo ovvio parere del comitato tecnico scientifico, anche allo svolgimento delle prove orali, consentendo la conclusione del concorso, spero in tempo utile per l'inizio del prossimo anno scolastico. Penso che ciò sia un elemento dirimente per non gravare ulteriormente sulle segreterie scolastiche in un momento così particolare in cui il mondo della scuola, in generale nella “fase 2”, dovrà risolvere una serie di difficoltà già derivanti dalla convivenza con il COVID-19. Di fronte, come ben sa il Ministero che sta lavorando affinché non si arrivi impreparati a settembre, avremo nuove sfide da affrontare, con una riorganizzazione dei tempi scuola, degli spazi e delle nuove modalità di didattica.

In tale scenario, vede, la figura del DSGA diventa ancora più centrale, dovendo egli, in qualità di capo della segreteria, attribuire al personale ATA, ai cosiddetti “assistenti amministrativi” di cui è coordinatore, delicati incarichi di natura organizzativa e, quando e se necessario, anche assegnare eventuali prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro. All'interno di un istituto il DSGA sovrintende, come sappiamo, ai servizi generali amministrativi-contabili, dei quali ne cura l'organizzazione e ne monitora i risultati raggiunti. Chiunque conosca il settore scolastico sa quanto sia importante tale ruolo e lo so bene anch'io. Infatti, all'inizio di ogni anno - a settembre - redigevo, in qualità di dirigente scolastico, la cosiddetta “direttiva al DSGA” nelle scuole che dirigevo, con l'atto di indirizzo affinché la scuola funzionasse correttamente.

Eppure, abbiamo aspettato tanti anni per avere questo concorso, un concorso atteso che ha l'obiettivo finalmente di introdurre nella scuola persone formate e competenti e, contestualmente, stabilizzare lavoratori che da anni contribuiscono con dedizione a portare avanti il settore scolastico. Sono figure che per anni hanno consentito il funzionamento delle nostre scuole, che, senza la loro disponibilità, non avrebbero potuto funzionare. Faccio un esempio su tutti per le scuole della Lombardia. In Lombardia abbiamo, praticamente, 1.130 scuole totali - istituzioni scolastiche - e soltanto 450 DSGA di ruolo, mentre 650 posti vengono occupati dai cosiddetti “facenti funzione”.

Ebbene, il 28 dicembre 2018 è stato indetto un concorso ordinario per l'assunzione di 2.004 DSGA (ordinario, è un concorso ordinario). Sarebbe, a mio avviso, altrettanto auspicabile dare seguito alle intese che sono state sottoscritte con le organizzazioni sindacali della scuola, concertate dal Ministero, che prevedevano la pubblicazione di un bando di concorso riservato per 1.200 posti destinati ai DSGA “facenti funzione” con almeno tre anni di incarico negli ultimi otto, in possesso di laurea specifica e con almeno 36 mesi di servizio. Parliamo di persone che hanno ricoperto e stanno ricoprendo, anche per molti anni, il ruolo di direttori dei servizi generali, svolgendo sempre con professionalità il loro lavoro. Non possiamo essere sordi alle loro richieste di riconoscimento del lavoro svolto.

Io in rappresentanza del MoVimento 5 Stelle, dove ho portato, poi, il bagaglio esperienziale dei miei circa quarant'anni all'interno del mondo della scuola, mi sono fortemente battuta, negli anni scorsi e fin dai primi mesi del mio mandato parlamentare, affinché venisse bandito il concorso ordinario e anche per ottenere, però, il percorso dedicato per coloro che avevano svolto tale funzione come facenti funzione.



 
Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 15/05/2020
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 15/05/2020 12:14:01
Permalink: Concorso DSGA: interpellenza On. Villani e risposta On. Ascani Tag: Concorso DSGA: interpellenza On. Villani e risposta On. Ascani
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