L’avviso 4878 del 17.04.2020 ha consentito alle II.SS. del primo ciclo di presentare le candidature (entro il 28 Aprile 2020) per un finanziamento, a carico dei Fondi Strutturali, destinato all’acquisto di “devices”, da assegnare in comodato d’uso gratuito alle studentesse e agli studenti che ne fossero sprovvisti, al fine di garantire l’apprendimento a distanza ed il diritto allo studio.
In maniera fulminea, in data 30 Aprile 2020 sono state pubblicate le autorizzazioni. I progetti dovranno essere chiusi in piattaforma GPU entro il 30 Ottobre 2020 e certificati in piattaforma SIF2020 entro il 30 Novembre 2020.
Tali progetti devono essere realizzati applicando norme già conosciute per la realizzazione dei FESR e qualche restyling:
DELIBERE: Tenuto conto della sospensione delle riunioni in presenza, le delibere degli Organi Collegiali (Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto) potranno essere inserite in GPU in sede di chiusura del progetto. Nel caso in cui gli OO.CC. abbiano assunto delibere generiche, riferite all’adesione a tutte le Azioni PON, le stesse potranno essere utilizzate anche per il PON Smart class.
FIGURE DI SUPPORTO. La realizzazione delle Azioni FESR prevede la presenza di alcune figure di supporto:
Progettista: Il progettista responsabile delle attività propedeutiche allo svolgimento delle procedure relative all’acquisizione dei beni oggetto del progetto, di verifica e aggiornamento delle informazioni inserite in piattaforma.
Tale funzione può essere affidata:
a) al Dirigente Scolastico (se in possesso delle conoscenze tecniche) a titolo gratuito o a titolo oneroso. In tale ultimo caso necessita della delibera del Consiglio di Istituto e dell’Autorizzazione dell’Ufficio Scolastico Regionale di competenza
b) al personale dell’ufficio Tecnico (anche a titolo oneroso) attraverso l’incarico diretto del Dirigente Scolastico
c) al personale interno a titolo oneroso, previa selezione pubblica. Il personale interno può essere destinatario di incarico in qualità di “Progettista” solo previa selezione pubblica, poiché tale attività non rientra in nessuno dei profili professionali presenti.
d) al personale esterno previa selezione pubblica
Il compenso orario per l’attività di progettazione è pari a:
1) Tabella 5 o 6 del CCNL di categoria per il personale interno
2) € 70,00 omnicomprensivo per il personale esterno
L’incarico a tiolo gratuito può essere conferito direttamente dal Dirigente Scolastico.
Collaudatore: L’esperto collaudatore collabora con i referenti dell’Istituto per verificare la corrispondenza dei beni acquistati rispetto al progetto stilato dall’Istituto e dal progettista; collabora con i referenti dell’Istituto per verificare i documenti relativi alla consegna dei beni e verificarne la corrispondenza rispetto a quanto specificato nel contratto e redige un verbale di collaudo dei beni verificati;
Tale funzione può essere affidata:
a) al personale dell’ufficio Tecnico (anche a titolo oneroso) attraverso l’incarico diretto del Dirigente Scolastico
b) al personale interno a titolo oneroso, previa selezione. Il personale interno può essere destinatario di incarico in qualità di “Collaudatore” solo previa selezione, poiché tale attività non rientra in nessuno dei profili professionali presenti.
c) al personale esterno previa selezione pubblica
Il compenso orario per l’attività di collaudo è pari a:
3) Tabelle 5 o 6 del CCNL di categoria per il personale interno
4) € 70,00 omnicomprensivo per il personale esterno
L’incarico a tiolo gratuito può essere conferito direttamente dal Dirigente Scolastico
Attività Gestionale: Per la gestione amministrativo-contabile e l’organizzazione del progetto è possibile utilizzare solo il personale interno. Esso viene selezionato o individuato dal Direttore SGA nell’ambito del Piano delle attività.
Il compenso orario per l’attività svolta è previsto dalle Tabelle 5 o 6 del CCNL di categoria
Gli incarichi a titolo gratuito possono essere conferiti direttamente dal Dirigente Scolastico
ACQUISIZIONE BENI
La matrice inserita in fase di candidatura è previsionale. Essa può essere modificata sia in relazione alle quantità che agli importi.
Nel caso siano state indicate le spese generali in fasi di candidatura, le stesse possono essere azzerate (ad eccezione della pubblicità), in fase di realizzazione, a favore degli acquisti di devices.
La matrice, infatti, sarà oggetto di variazione, soprattutto successivamente alla stipula dei contratti poiché i prezzi in essa indicati possono risultare diversi rispetto a quelli applicati dall’operatore economico individuato.
I beni oggetto dell’avviso devono essere destinati agli studenti in comodato d’uso per la partecipazione ad attività formative a distanza. Pertanto, la matrice è predisposta per la classificazione dei beni che risultano più idonei a tale funzione (notebook – tablet – software e licenze). Non è previsto l’acquisto di stampanti, monitor touchscreen, plastificatori, smartphone etc.
Pertanto, i beni devono essere analiticamente indicati in base alla classificazione prevista dal sistema stesso e non nella voce “Altro”. Anche l’acquisto del software non deve essere indicato nella voce “altro” poiché in tal caso il sistema non potrebbe effettuare il controllo del rispetto della quota massima prevista, pari al 20% degli acquisti stessi.
Tuttavia, qualora il Dirigente Scolastico abbia già soddisfatto le richieste degli studenti per la didattica a distanza, con devices in possesso della scuola, può attestare tale situazione, inserire il documento in piattaforma e procedere all’acquisto di altre tipologie di attrezzature (PC fissi, stampanti etc) coerenti con l’allestimento del centro scolastico digitale.
Non è consentito l’acquisto di SIM singole, da usare per la connettività.
Ai sensi della lettera a) del comma 2 dell’articolo 45 del Decreto Interministeriale 129/2018, il Consiglio di Istituto delibera in merito all’affidamento dei lavori, servizi e forniture, di importo superiore ad € 10.000. La circolare ministeriale prot.74 del 05.01.2019 ha chiarito, a pagina 26, che l’importo di € 10.000 è da intendersi IVA ESCLUSA.
La spesa per l’acquisizione dei beni, nel PON FESR Smart class, nella maggior parte dei casi, risulta inferiore ad € 10.000 Iva esclusa e, pertanto, si potrà tranquillamente procedere ad affidamento diretto ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera a) anche senza alcuna consultazione/comparazione.
Nel caso in cui le spese generali siano state completamente azzerate (ma occorrerà garantire comunque la pubblicità), la spesa per l’acquisizione dei beni potrà ammontare ad un massimo di € 10.655,00 e, pertanto, sarà necessaria la delibera del Consiglio di Istituto.
Per la fornitura di beni e servizi informatici e di connettività la normativa vigente prevede l’obbligo di approvvigionarsi attraverso di strumenti messi a disposizione dalla CONSIP Spa.
Nel caso non siano presenti convenzioni CONSIP, l’Istituzione Scolastica conserverà agli atti la prova della consultazione e procederà agli acquisti attraverso il MEPA.
Nel caso siano presenti convenzioni che soddisfino parzialmente le esigenze dell’Istituzione Scolastico, si dovrà procedere allo “spacchettamento” della fornitura.
Sarà emessa una determina relativa all’adesione alla convenzione esistente ed una determina per il restante materiale che, di conseguenza, dovrà essere acquistato sul MEPA attraverso l’ODA, la Trattativa Diretta o la RdO.
Nel caso esistano convenzioni che non rispondano alle esigenze dell’Istituzione Scolastica, è obbligatorio motivare il mancato ricorso a tali convenzioni. La motivazione non deve essere generica, ma molto dettagliata (caratteristiche tecniche, economicità etc.). In tal caso occorrerà inoltrare comunicazione all’Anac e all’AGID motivando quanto sopra descritto.
Le Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti (delibera n.12/SSRCO/QMIG/16 del 27.07.2016 ha avuto modo di chiarire che
1) “quanto al controllo ai sensi del comma 510 della legge 208/2015, la relativa disposizione “configura una ipotesi di controllo sulla gestione e/o di regolarità finanziario-contabile, escludendo sia la riconducibilità all’ambito del controllo preventivo di legittimità su atti di cui all’art.3, comma 1 della legge 20/94, sia l’assimilabilità con le funzioni di controllo successivo di legittimità previste dall’art.10 del decreto legislativo 123/2011;
2) quanto alle disposizioni di cui ai commi 512-516 della legge 208/2015, si tratta di una disciplina specifica di un determinato settore merceologico, per il quale il legislatore ha indicato quali destinatari delle comunicazioni delle deroghe agli acquisti centralizzati l’ANAC e l’AGID. In tale ambito, pertanto, non trova applicazione il comma 510 e l’obbligo di trasmissione alla Corte dei conti delle autorizzazioni.
Pertanto, richiamando quanto già stabilito dalle sezioni riunite della Corte dei Conti, una sezione regionale, in data 14 Aprile 2020, ha ribadito che le stazioni appaltanti non hanno l’obbligo di trasmissione alla Corte dei Conti dell’autorizzazione relativa agli acquisti di beni e servizi informativi, in deroga alle convenzioni attive.
L’attività negoziale relativa al PON FESR “Smart class” deve essere svolta nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, rotazione degli inviti e degli affidamenti, di tutela dell’effettiva possibilità di partecipazione delle micro, piccole imprese. Il rispetto del principio di rotazione, espressamente fa sì che l’affidamento o il reinvito al contraente uscente abbiano carattere eccezionale e richiedano un onere motivazionale più stringente, debitamente illustrato e dichiarato in fase di predisposizione della determina di spesa.
Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 1524 del 5 marzo 2019 è intervenuta nuovamente su un tema prevedendo che il principio di rotazione si applica quando l’affidamento immediatamente precedente e quello attuale hanno ad oggetto lo stesso settore merceologico, le stesse categorie di opere o settore di servizi. Non si applica se si utilizzano procedure ordinarie o comunque aperte al mercato nelle quali la stazione appaltante, in virtù di regole prestabilite dal codice o dalla stessa, non operi, nelle indagini di mercato o nello scorrimento degli elenchi, alcuna limitazione al numero degli operatori da invitare (RdO aperta a tutti gli operatori del settore).
CONTROLLI OPERATORE ECONOMICO
Per lavori, servizi e forniture di importo fino a 5.000,00 euro, in caso di affidamento diretto, la stazione appaltante ha facoltà di procedere alla stipula del contratto sulla base di un’apposita autodichiarazione resa dall’operatore economico ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, dalla quale risulti il possesso dei requisiti di carattere generale di cui all’articolo 80 del Codice dei contratti pubblici.
La stazione appaltante procederà esclusivamente alla consultazione del Casellario ANAC, alla richiesta del DURC e alla verifica dei requisiti speciali ove richiesti
Per lavori, servizi e forniture di importo superiore a 5.000,00 euro e non superiore a 20.000,00 euro, in caso di affidamento diretto, la stazione appaltante ha facoltà di procedere alla stipula del contratto sulla base di un’apposita auto dichiarazione resa dall’operatore economico ai sensi e per gli effetti del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, su il modello del documento di gara unico europeo, DGUE dalla quale risulti il possesso dei requisiti di carattere generale di cui all’articolo 80 del Codice dei contratti pubblici e speciali ove previsti.
In tal caso la stazione appaltante procederà:
- Consultazione casellario ANAC
- Certificato casellario giudiziario
- Richiesta DURC
- Verifica che l’operatore non si trovi in stato di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo
- Verifica requisiti speciali
Laddove, all’esito del controllo, emergesse il difetto dei requisiti in questione, la stazione appaltante, in attuazione di espressa previsione contrattuale (che dovrà pertanto essere prevista in fase di stipula del contratto/ordine), dovrà procedere con:
1. la risoluzione del contratto,
2. la segnalazione del fatto alle competenti Autorità (falsa dichiarazione) e ad ANAC,
3. la riscossione della cauzione definitiva, ove richiesta.
Tutte le operazioni sopra descritte dovranno essere riportate in piattaforma GPU onde consentirne il monitoraggio e all’atto della stipula del contratto l’autorità di gestione provvederà all’erogazione dei fondi necessari per il pagamento della fattura relativa all’acquisto dei beni strumentali.
Trattandosi di PON gestiti a “costi reali” le piattaforme GPU e SIF2020 richiedono l’inserimento di tutta la documentazione relativa all’attività svolta. Pertanto, alla REND (rendicontazione) saranno allegate le tabelle di liquidazione dei compensi, time sheet etc. e alla CERT dovranno essere allegati tutti i documenti di pagamento (mandati).
A tutti noi auguro BUON LAVORO
Lì, 20.05.2020, aggiornato al 25.05.2020
IL RESPONSABILE UFFICIO PON
Alfonsina Montefusco