Il Ministero dell’Istruzione-Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali-Direzione Direzione Generale per le risorse umane, finanziarie e i contratti, ha impartito alle istituzioni scolastiche ed educative statali le prime istruzioni operative con la nota circolare n. 1033 del 29 maggio 2020 avente ad oggetto: “Dotazioni finanziarie per la ripresa dell’attività didattica a settembre, nonché per lo svolgimento, in presenza e in sicurezza, degli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione, presso le istituzioni scolastiche statali e paritarie”.
La nota “de qua” in generale appare completa e dettagliata, utile alla comprensione diretta della ratio e delle finalità per le quali sono stati previsti dal D.L. 34/2020 due distinti e specifici finanziamenti - art. 231, comma 1 (331 milioni di euro per il 2020) e art. 231, comma 7 (39,23 milioni di euro per il 2020) - con l’utilizzo dei quali le istituzioni scolastiche, rispetto all’emergenza sanitaria Covid-19, dovranno dare riscontro, da un lato, alla necessità di promuovere la ripresa dell’attività didattica per il prossimo anno scolastico attraverso l’adozione di tutte le necessarie misure di sicurezza per garantire il distanziamento sociale fra gli studenti, la dotazione di materiale igienico-sanitario, l’adeguatezza degli spazi fisici e per sostenere lo sviluppo di modalità didattiche innovative e, dall’altro, garantire il corretto svolgimento degli esami di Stato conclusivi del corrente scolastico assicurando la pulizia degli ambienti scolastici secondo gli standard previsti dalla normativa vigente e la possibilità di utilizzare, ove necessario, dispositivi di protezione individuale da parte degli studenti e del personale scolastico durante le attività in presenza.
I citati finanziamenti si aggiungono a quelli già previsti ed erogati con il D.L. 18/2020, convertito in Legge 27/2020, per:
- pulizie straordinarie degli ambienti scolastici 43,5 mln di euro (art. 77);
- dotazione di piattaforme e strumenti digitali per l’apprendimento a distanza 10 mln di euro (art. 120 c. 2 lett. a));
- mettere a disposizione degli studenti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali 70 mln di euro (art. 120 c. 2 lett, b));
- formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecnologie per le tecniche della didattica a distanza 5 mln (art. 120 c. 2 lett. c));
- sottoscrivere i contratti sino al termine delle attività didattiche con Assistenti Tecnici (1.000 unità) nelle scuole del primo ciclo 9,3 mln di euro (art. 120 c. 4).
Da quanto esposto risulta evidente lo sforzo finanziario (significativo) compiuto dallo Stato per venire incontro alle esigenze delle II.SS., degli studenti e del personale in questo periodo di grave e straordinaria emergenza sanitaria.
Ci limiteremo di seguito a sottolineare, in estrema sintesi, i punti salienti del documento onde non far mancare anche in questa occasione il nostro tradizionale e tempestivo contributo di supporto ed affiancamento alle istituzioni scolastiche.
In relazione all’esatto utilizzo delle risorse economiche di cui all’art.231, comma 1 - per intenderci quelle finalizzate all’ottimale avvio dell’anno scolastico 2020/2021 - risultano esaustivamente illustrate in specifici paragrafi della circolare le finalità di utilizzo delle risorse e le relative categorie merceologiche, l’assegnazione, programmazione e contabilizzazione delle risorse, le tempistiche per l’utilizzo delle risorse e per i fabbisogni aggiuntivi nonché le procedure per l’affidamento delle risorse per l’acquisizione di beni, sevizi e lavori.
Si tenga conto in questo caso che il Ministero provvederà a definire in tempi brevi, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico nazionale e d’intesa con le Organizzazioni Sindacali del Comparto istruzione e ricerca e dell’Area dirigenziale, un Protocollo d’intesa “ad hoc” sulla falsa riga di quanto già avvenuto per il regolare svolgimento dell’esame di Stato 2019/2020 conclusivo del secondo ciclo di istruzione.
Allo stesso modo, concrete e dettagliate appaiono le indicazioni operative fornite per l’utilizzo delle risorse di cui all’art. 231, comma 7 destinate allo svolgimento degli Esami di Stato 2019/2020, nonché quelle per l’effettuazione dei Controlli di regolarità amministrativo contabile da parte dei Revisori dei conti ed al Servizio di assistenza Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC) messo a disposizione dal M.I.
All’uopo, tra gli allegati alla circolare, si trova opportunamente annoverato anche il Protocollo d’Intesa “Linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami conclusivi di Stato 2019/2020”, siglato dal Ministero con le OO.SS..
Oltre alle considerazioni appena esposte appare utile consigliare, non solo, una proficua lettura della circolare prot. n. 1033 del 29 maggio 2020 ma, anche, un attento esame dell’articolo 231 del D.L.34/2020 nel suo complesso in quanto i vari commi in cui è suddiviso si rivelano alla bisogna quale utilissimo breviario per coniugare alle concrete esigenze di ogni singola istituzioni scolastica, gli interventi da realizzare e gli eventuali relativi approvvigionamenti di beni, servizi e lavori, tenuto conto, nel contesto della riapertura delle scuole per il nuovo anno scolastico ed ai fini della tutela della salute e della sicurezza sia degli studenti che del personale scolastico, delle misure di sistema, organizzative e di prevenzione per il contenimento del contagio da Covid-19.
Per quanto attiene all’assegnazione delle risorse economiche indicate nella nota in parola, la Direzione Generale per le risorse umane, finanziarie e i contratti, ha provveduto a comunicare l’assegnazione alle singole scuole (art. 231 c. 1, avvio anno scolastico) con nota 13449 del 30/5/2020.
La stessa Direzione Generale ha provveduto anche all’assegnazione relativa all’art. 231 c. 7 (esami di Stato) con nota 13450 del 30/5/2020.
Le istituzioni scolastiche, secondo la scansione temporale delle relative erogazioni delle risorse economiche finalizzate all’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 devono provvedere:
- ad accertarle, con assunzione al P.A. 2020 in conto competenza, parte Entrate, nell’Aggregato "03 Finanziamento dallo Stato", Voce "06 Altri Finanziamenti vincolati dallo Stato", sotto-voce “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”;
- ad imputarle, al P.A. 2020 in conto competenza, parte Spese, nelle diverse destinazioni di spesa in funzione delle finalità di utilizzo, con la conseguenza che le risorse per:
- acquistare dispositivi e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, andranno imputate alla categoria “A01 - Funzionamento generale e decoro della scuola”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”;
- acquistare servizi professionali di formazione per il personale andranno imputate alla categoria “P04 - Progetti per "Formazione/aggiornamento del personale”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”;
- acquistare strumenti per la didattica a distanza, andranno imputate alla categoria “A03 – Didattica”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”;
- allocare le spese per natura in ciascuna scheda di destinazione di cui sopra, secondo la sezione spese del piano dei conti;
- monitorare l’avanzamento dei singoli interventi e curare le ordinarie operazioni di registrazione contabile.
È fatta salva la possibilità della singola istituzione scolastica di aumentare con risorse proprie la dotazione di uno o più interventi da attivare con le risorse di cui all’art. 231, comma 1, del D.L. 34/2020, tuttavia sarà necessario tenere una contabilità separata ai fini della rendicontazione.
Entro il 30 settembre 2020 gli interventi finanziati devono essere realizzati o, comunque, devono essere completate le procedure di affidamento, in caso contrario le risorse non impegnate entro la suddetta data, dovranno essere versate in apposito capitolo dell’Entrata del Bilancio dello Stato ed il M.I. le riassegnerà al fondo per il funzionamento per poi redistribuirle alle istituzioni scolastiche che abbiano già utilizzato le risorse ricevute ed evidenziato ulteriori fabbisogni.
Il Ministero fornirà istruzioni operative e metterà a disposizione appositi strumenti digitali per garantire la comunicazione da parte delle scuole sia delle risorse utilizzate e/o impegnate, sia di eventuali ulteriori fabbisogni.
In merito alle procedure per l’acquisizione di beni, servizi, lavori con le risorse stanziate dall’art. 231, comma 1, del D.L. n.34/2020 il M.I. ha puntualmente fatto riferimento al D. Lgs. n. 50/2016 per appalti:
- di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici ex art.36, comma 2, lett. a);
- per lavori di importo pari o superiore a € 40.000,00 e inferiore a € 150.000,00, con affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, ex art.36, comma 2, lett. b);
- per servizi e forniture di importo pari o superiore a € 40.000,00 e inferiore a € 139.000,00 con affidamento previa consultazione di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti ex art. 36, comma 2, lett. b).
Nei casi di estrema urgenza vengono altresì indicati, al punto B.III della nota M.I., i termini specifici secondo cui le istituzioni scolastiche potranno ricorrere alla procedura negoziata senza bando, di cui all’art. 63, comma 2, lett. c) del D. Lgs. 50/2016, per affidare gli appalti in via diretta, anche, per le procedure di importo pari o superiore a € 40.000,00.
Utili infine i richiami alla vigente normativa relativa gli interventi riguardanti l’edificio scolastico e rapporti con gli Enti Locali con un rinvio allo specifico - Allegato 3 - “Rapporti tra scuole ed Enti Locali in merito agli interventi manutentivi sugli edifici scolastici” ed a quella da attuare per le procedure per l’affidamento di incarichi individuali con un rinvio specifico - Allegato 4 - “Possibili misure di semplificazione delle procedure per l’affidamento di incarichi individuali”.
Per quanto attiene gli interventi di manutenzione degli edifici scolastici, si richiama l’attenzione sull’art. 39 del D.I. 129/2018.
Nel procedere all’acquisizione di beni, servizi e lavori le scuole potranno fare ricorso – per ragioni di immediatezza e semplificazione – anche all’uso della carta di credito e del fondo economale, come espressamente previsto dal D.I. 129/2018 (artt. 19, 20 e 21).
Per quanto attiene le Risorse economiche di cui all’art. 231, comma 7 - Esami di Stato 2019/2020 - del D.L. n. 34/2020 viene richiamato l’obbligo dell’ applicazione delle linee guida di sistema, organizzative e di prevenzione per il contenimento del contagio da Covid-19, definite nel “Documento tecnico sulla rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’esame di stato nella scuola secondaria di secondo grado” approvato dal Comitato Tecnico Scientifico il 15 maggio 2020 e recepito, in data 19 maggio 2020 dal Protocollo d’Intesa “Linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami conclusivi di Stato 2019/2020”, siglato con le OO.SS. del Comparto Istruzione e ricerca e dell’area dirigenziale.
Le risorse economiche serviranno per acquistare ogni tipologia di bene e servizio coerente con la finalità prevista dalla norma e secondo i quantitativi ritenuti necessari da ogni singola istituzione scolastica e per garantire l’applicazione delle misure di sicurezza previste dalla normativa vigente durante lo svolgimento degli esami di Stato.
La nota ministeriale (fine pag. 9 e inizio pag. 10) afferma che “qualora al termine dell’anno scolastico il FIS delle istituzioni scolastiche non presenti economie sufficienti per remunerare eventuali attività aggiuntive del personale ausiliario connesse alle attività da svolgere per garantire la pulizia costante degli ambienti scolastici nel rispetto delle misure di sicurezza previste, sarà possibile utilizzare a tal fine parte della risorsa finanziaria assegnata ai sensi dell’art. 231, comma 7, previa attivazione della contrattazione di sede con le OO.SS.”.
L’affermazione ci pare alquanto discutibile e “generosa” poiché nel periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza (dal 5 marzo al termine delle lezioni) la totalità o qualsiasi dei collaboratori scolastici è stata permanentemente (o prevalentemente) in esonero dal servizio; esonero considerato a tutti gli effetti servizio effettivo. Per quanto riguarda eventuali prestazioni orarie aggiuntive le stesse possono ben compensare le prestazioni orarie ordinarie non rese per oltre tre mesi e, comunque, si può far ricorso a diversi istituti contrattuali sull’orario flessibile, le turnazioni e l’orario plurisettimanale.
In conclusione, pur valutando nel complesso positivo e di supporto al lavoro delle istituzioni scolastiche il contributo che il M.I. ha fornito con la nota prot. n.1033 del 29 maggio 2020, non possiamo tuttavia esimerci dal rilevare come, ancora una volta, il carico dell’attuazione dei numerosi e nuovi adempimenti amministrativo-contabili connessi alle indicazioni impartite contribuisca a rendere vieppiù complesso e gravoso l’impegno lavorativo dei Direttori SGA e degli Assistenti Amministrativi. Queste categorie professionali anche nei periodi di sospensione delle attività didattiche in presenza hanno garantito compiutamente le loro prestazioni (svolgendole con senso del dovere sia in modalità smart-working che, quando necessario, anche in presenza), senza ricevere alcun riconoscimento da parte dei soggetti istituzionali.
Se vi è qualcuno che potrebbe legittimamente pretendere compensi accessori aggiuntivi per le prestazioni effettivamente rese questi sono i Direttori SGA e gli Assistenti Amministrativi.
Lì, 03.06.2020
IL RESPONSABILE UFFICIO CONTABILITÀ
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IL PRESIDENTE
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Salvatore Gallo
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Giorgio Germani
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