Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Ragioneria Territoriale dello Stato di Firenze e Prato
c.a. Direttore Reggente Dott. Giovanni PIRAS
PEC: rts-fi.rgs@pec.mef.gov.it
e p. c. all’Ispettorato Generale di Finanza
Ispettore Generale Capo Dott. Gianfranco TANZI
gianfranco.tanzi@mef.gov.it
Oggetto: Controllo di regolarità amministrativa e contabile ai sensi dell’art. 11 comma 1 lett. e-bis d. lgs. n. 123/2011. Riscontro a nota prot. n. 35141 del 26/6/2020.
Nel ringraziare per il vostro riscontro del 26 Giugno 2020 a nostro documento (“DAL MEF INUTILI VESSAZIONI BUROCRATICHE - La burocrazia buona dice basta a quella cattiva) del 23 Aprile 2020, così come ribadito il 22 giugno 2020, con la presente esprimiamo alcune considerazioni di merito.
Siamo a conoscenza che l’attività richiesta è disciplinata da una specifica normativa in materia (citata nel nostro primo documento) e, quindi, va da sé che codesto Ufficio è assoggettato alla predetta normativa. È vero, però, che lo stesso Ufficio potrebbe farsi da tramite nel riportare la convinzione, condivisa dalle scuole, che l’adempimento è da ritenersi inutile e ridondante, per le motivazioni espresse nei documenti dell’Associazione scrivente. Lo stesso vale per il Ministero dell’Istruzione da Voi citato.
Riteniamo che il problema non è che le Istituzioni Scolastiche non fossero a conoscenza dell’adempimento, né che le stesse non possano affrontare le problematiche attinenti al contenuto e alla modalità di invio della documentazione, le scuole hanno dimostrato, in più occasioni, di saper rispondere, pur in mezzo a mille difficoltà e operando in un ginepraio di norme, regole e disposizioni.
Apprezziamo l’iniziativa di aver organizzato tre videoconferenze con i DSGA delle Istituzioni Scolastiche delle province di Firenze e Prato ma, come si evince anche da quanto riportato da codesto Ufficio nella risposta a noi indirizzata: “i vari documenti da inviare” ... “centinaia di telefonate di chiarimenti e delucidazioni”, il punto rimane sempre lo stesso:
le istituzioni scolastiche investiranno, anzi perderanno, molto tempo per un’attività che poteva essere tranquillamente evitata.
Prendiamo atto che il termine indicato non si configura come perentorio, ma voleva essere solo un sollecito per l’invio dei documenti. Cosa che da una parte ci conforta e dall’altra conferma la nostra convinzione sulla “rilevanza” dell’attività.
Ringraziando, di nuovo, per l’attenzione e nello spirito di collaborazione e di confronto che da sempre ci contraddistingue, porgiamo distinti saluti.
Lì, 30.06.2020
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani